«Diffidiamo pubblicamente Doris Lo Moro per quanto comunicato nella sua nota stampa contro il Marrelli Hospital, contro una struttura privata realizzata con investimenti privati e contro la sanità del crotonese». E' quanto scritto in una nota dal comitato "Marrelli Hospital" di Crotone. «Denunciamo - scrivono i rappresentanti della sigla - un atteggiamento discriminatorio da parte di esponenti politici che utilizzano il proprio potere politico per danneggiare azioni e attività imprenditoriali di privati a discapito di altri privati». «Il Marrelli Hospital - prosegue la nota - è un'azienda che ha realizzato con risorse esclusivamente private, una struttura sanitaria che fa invidia (sicuramente) alle migliori cliniche del nord Italia e che da 14 mesi ha avviato un iter per l'autorizzazione all'esercizio sanitario. Da allora è iniziato un logorio, che ha visto interrogazioni parlamentari, denunce, lettere anonime, e tanto altro ancora. Tutte mirate a fare pressioni affinchè chi doveva istruire la pratica fosse dissuaso a farlo, tutto finalizzato a interrompere quello che dovrebbe essere un progetto "straordinario" per la sanità Calabrese. In questi 14 mesi abbiamo assistito ad una molteplicità di atteggiamenti e situazioni, tanti e tali da poter scrivere un libro. Ogni figura che ha avuto in mano i documenti di questa struttura ha sempre cercato di rinviare la propria decisione, o peggio a rinunciare. I grandi faldoni contenenti tutti i documenti hanno fatto il giro degli uffici regionali e quanto doveva essere verificato per legge in 90 giorni, le varie commissioni e direttori delle Asp che si sono succeduti, lo hanno fatto in 420 giorni». «E qualcuno, come l'on. Lo Moro - aggiunge il Comitato Marrelli Hospital - parla di celerità. Vergogna! Invitiamo la Procura e gli organi competenti a indagare i veri motivi che spingono questi signori a interferire con il normale iter tecnico e istruttorio e quali interessi intendono perseguire coloro che continuano a tentare di boicottare l'iter istruttorio di questa struttura. Chiediamo al Direttore Generale del Dipartimento Salute il completamento dell'istruttoria al fine di addivenire in tempi brevi, all'autorizzazione della struttura. Invitiamo i tecnici che stanno istruendo la documentazione a non fare discriminazioni rispetto alle decine di pratiche di autorizzazione che in questi giorni il dipartimento salute della regione Calabria e le Asp calabresi stanno istruendo. Invitiamo l'on. Lo Moro a rassegnare le proprie dimissioni considerato il suo comportamento "poco onorevole" nei confronti di una azienda privata calabrese».