Presenti il prefetto, Franca Ferraro, ed altri rappresentanti delle Istituzioni militari, l'assessore alle Politiche sociali del Comune di Crotone, Filly Pollinzi, in rappresentanza del sindaco, e i volontari di Libera, di Italia nostra e di Arci.
Nel ricordare il sacrificio della vita da parte del magistrato Paolo Borsellino e della scorta, un invito alla comunita' crotonese, da parte degli organizzatori della cerimonia, per «agire con coerenza e senso di responsabilita', rispettando le regole del vivere civile e puntando al bene comune. Cio', per essere testimoni credibili di un "cambiamento", di un impatto positivo sopra tutto sulle giovani generazioni, ed evitare che siano attratte da falsi miti».
«Cio' che conta nella vita non e' il semplice fatto di aver vissuto. E' il modo in cui abbiamo fatto la differenza nella vita degli altri a determinare il significato dell'esistenza che abbiamo condotto», da Nelson Mandela, di cui si e' celebrato il 18 luglio scorso (1918- 2013) il 105° anniversario della nascita.
All'indimenticabile magistrato Borsellino ed alla sua scorta, l'omaggio floreale di un rampicante, la dipladenia, messo a dimora all'ombra dell' Ulivo di Falcone e Borsellino, nella aiuola centrale del giardino.
Infine, un appello all'Amministrazione comunale perche' il "Giardino dei Giusti", dedicato ai magistrati ed alle scorte uccisi dalla mafia, sia dodato di un impianto di irrigazione idoneo, per evitare che altre alberature (pioppi) muoiano per carenza di acqua.
Italia Nostra chiede - insieme a Libera e ad Arci - che gli alberi tagliati siano sostituiti con altre specie più idonee e che delle siepi di oleandri fioriti siano messe a dimora nella recinzione esterna dell'area.