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Gas devettoriato, il sindaco Voce: «Devona chieda conto al suo Partito democratico»

Posted On Sabato, 07 Gennaio 2023 15:33 Scritto da

«Rispondo molto volentieri al consigliere comunale del Partito democratico Andrea Devona, sulle sue preoccupazioni relative all'Accordo di sviluppo che la mia Amministrazione ha sottoscritto con Eni il 21 dicembre 2022». È quanto scrive in una nota il sindaco di Crotone Vincenzo Voce che di seguito si riporta integralmente.

 

Non posso certamente dire che il consigliere comunale del Pd Devona abbia poca memoria, in virtù della sua giovane età, ma, prima di porre certe domande all'attuale sindaco, avrebbe dovuto interpellare gli anziani di "Via Panella" sulla storia del gas devettoriato.
Il consigliere comunale avrebbe potuto fare comunque un accesso agli atti per procurarsi la famosa Convenzione Eni/Ionica gas, che il Sindaco Peppino Vallone sottoscrisse nel 2008.
Il consigliere Devona avrebbe dovuto anche documentarsi sulla proposta di rinnovo della Convenzione, che era scaduta nel 2011 e venne poi bocciata in Consiglio Comunale nel 2014.
Se il consigliere Devona si fosse documentato si sarebbe accorto che le Amministrazioni allora rappresentate soprattutto dal Partito democratico, sono state le uniche che non hanno utilizzato il famoso gas devettoriato quando l'hanno avuto.
Quel gas potenzialmente avrebbe potuto rimpinguare le casse comunali con un vero e proprio tesoro.
La società che ha realizzato la centrale a gas di Scandale presentò una variante al progetto per collegarsi direttamente alla centrale gas di Eni.
Quella centrale turbogas era l'unica che di fatto avrebbe potuto utilizzare quelle quantità di gas ceduto a prezzo devettoriato, cioè senza i costi di trasporto in rete.
Il consigliere Devona, proprio per il ruolo che oggi ricopre, invece di preoccuparsi della mia "rinuncia" al gas devettoriato, dovrebbe chiedere scusa ai cittadini, perchè quella parte politica che oggi rappresenta ha avuto la possibilità di sfruttare 6 miliardi di smc di gas devettoriato e non ha portato nelle casse comunali un solo centesimo di euro.
La prima Convenzione con la società Ionica gas (oggi Eni) prevedeva la fornitura di gas devettoriato per 12 anni cioè fino a luglio 2020. Alla data del mio insediamento non c'era nessuna Convenzione in essere e non avevamo nessuna pretesa legale per ottenere il gas. Non solo, oggi chi utilizzerebbe il gas andando a prenderselo a "bocca di pozzo" alla centrale gas di Eni?
La mia amministrazione è riuscita invece a sottoscrivere un Accordo con Eni per lo sviluppo della città di Crotone pari a 16.750.000 di euro, pretendendo sostanzialmente tutti gli arretrati sulle misure previste nell'accordo iniziale (fondo per le attività produttive, cultura, riqualificazione, ecc.).
L'abbiamo fatto con la massima trasparenza, facendo partecipare ai tavoli sia un Consigliere di minoranza (Antonio Manica) che di maggioranza (Nicola Corigliano).
Chi ha mai portato nelle casse comunali questa cifra? Stia tranquillo Consigliere Devona, non c'è stata nessuna rinuncia al gas devettoriato perchè non c'erano più le condizioni per ottenerlo.
Oggi Eni nemmeno estrae quella quantità di gas che offri al Sindaco Vallone.
Vorrei anche tranquillizzarla che non c'è stata nessuna rinuncia da parte mia a pretendere una vera bonifica.

Dovrebbe sapere, ma evidentemente anche in questo è poco informato, che il Pob Fase 2 in realtà non sarà una vera bonifica, ma semplicemente una messa in sicurezza permanente.
Quando si approvava questa "finta bonifica" tra i banchi del Consiglio Comunale c'era lei e non mi sembra che abbia fatto alcuna opposizione, o espresso preoccupazioni.
Anche il Partito democratico che oggi rappresenta non ha sollevato obiezioni a questa messa in sicurezza che si stava approvando. Anzi, se ricordo bene, i pochi Consiglieri comunali del Partito democratico tenevano i numeri all'Amministrazione Sculco/Pugliese.
Se almeno avesse letto il Decreto del 2020 sul Pob Fase 2, si sarebbe accorto che solo l'attuale Sindaco ha provato ad opporsi, prima al Paur regionale, poi al ministero e infine al Tar contro la multinazionale.
Sulla subsidenza, purtroppo, non posso che farle notare le stesse contraddizioni, visto che nella prima Convenzione con Eni del 2008 l'Amministrazione comunale avrebbe dovuto individuare un tecnico di parte e non l'ha fatto.
A breve sarà sottoscritto un nuovo accordo con Eni sulla subsidenza, dove l'Amministrazione comunale sarà presente con un componente in un comitato tecnico scientifico insieme alla Regione Calabria, alla Provincia di Crotone e Unical.
Mi permetto solo di ricordarle che sulla subsidenza la "superficialità" l'ha avuta chi poteva esercitare il controllo almeno da 14 anni e non l'ha fatto.
Il sindaco Voce è sempre l'ingegnere che si è battuto per i problemi ambientali, non solo quello che lei ha ricordato in piazza Marinai d'Italia in campagna elettorale, ma quello che ha avuto il coraggio di battersi contro la multinazionale e continua a farlo con maggiore forza per tutelare gli interessi dei nostri concittadini. Ad maiora.