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L'ANALISI│Boccone amaro per Flora Sculco e la senatrice Margherita Corrado

Posted On Martedì, 05 Ottobre 2021 17:37 Scritto da Gaetano Megna

L’amaro boccone della sconfitta. Lo hanno dovuto ingoiare due rappresentanti della politica di Crotone: Flora Sculco e Margherita Corrado. Non c’è proporzione nelle due sconfitte. Sculco ha avuto “l’onore delle armi”, mentre il risultato elettorale di Corrado suscita un sorriso compassionevole.

Non c’è due senza tre, recita un modo di dire, e il terzo tentativo è risultato fatale per Sculco che da oggi non siederà più tra i banchi di Palazzo Campanella e dovrà tornare alle attività che svolgeva prima che fosse eletta. Non so quale sia la sua professione e chiedo scusa per questa mia ignoranza. La sconfitta di Sculco è stata onorevole perché ha ottenuto 6.440 voti di preferenza.

E’ stata candidata nella lista dell’Udc dove hanno fatto meglio di lei i candidati Baldo Esposito 7.225 voti e Giuseppe Graziano 7.064 voti. Nell’Udc c’è stato un solo eletto (Graziano), che era candidato nel Collegio nord (Cosenza), mentre Esposito e Sculco erano nella lista Udc del collegio centro (Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia).

C’è da chiarire un aspetto non noto a tutti: nella elezione dei candidati non si tiene conto dei voti di preferenza individuali, ma di quelli conquistati dalla propria lista. Il seggio viene attribuito alla lista che ha ottenuto la percentuale più alta e l’eletto diventa il candidato che, in quella lista, ha ottenuto più consensi. Non è per niente un’ingiustizia.

L’esempio lampante è quello che riguarda l’unico eletto della provincia di Crotone: Francesco Afflitto, candidato del M5s. Afflitto ha conquistato 1.897 voti di preferenza personali (il più votato tra i pentastellati), ma la lista che lo ha candidato ha conquistato 18.696 voti (oltre il 7%).

L’Udc ha conquistato solo un seggio e per confermare l’elezione di Flora Sculco ne occorrevano tre. Nelle due precedenti elezioni, quando è stata candidata con il centrosinistra, Sculco ha usufruito del contributo dei voti ottenuti dai candidati non eletti della sua lista e questa volta è toccata a lei portare acqua al mulino degli altri.

Sono le dure regole della politica. Non le ha portato fortuna il salto dal centrosinistra al centrodestra. “Il nuovo inizio” le è stato fatale, così come fatale è risultata la candidatura nella lista dell’Udc. La sua pratica politica viene così, almeno per il momento, archiviata.

Altra storia, invece, riguarda l’altra donna della politica crotonese. Nel 2018 Margherita Corrado è stata eletta al Senato della Repubblica nella lista dei Cinque stelle, con ben 100.000 voti di preferenza. All’inizio sembrava una stella che brillava di luce propria, destinata ad oscurare tutti i politici espressi dalla città pitagorica, ma dopo tre anni nel palazzo del potere a Roma è sparita e a Crotone sono in tanti a chiedersi che fine abbia fatto la signora 100.000 preferenze.

Dopo mesi di obblio la scorsa estate è arrivata la notizia bomba: Corrado si candidata a sindaco di Roma. In verità il suo nome non è stato mai fatto nei dibattiti televisivi e non è stato nemmeno riportato dai giornali. Sembrava quasi che ci avesse ripensato e, invece, le cose non stanno così. Corrado è stata candidata a sindaco di Roma ed ha ottenuto 0,006% di preferenze. Bella soddisfazione!