«A noi sembra che ormai si vada verso una gestione personale - scrive la segreteria Provinciale Fse Cobas di Crotone - dove niente è permesso, neanche una “critica propositiva e costruttiva a difesa del lavoro e dei lavoratori e per rilanciare l’Azienda Akrea”, ormai sul baratro, se è vero che il presidente deve anticipare i soldi degli stipendi. Sembra di ritornare al passato dove si doveva rispondere padre padrone…e non sapendo cosa rispondere si va sul personale per dividere i lavoratori senza rendersi conto che quel che si dice deve essere provato o supportato da eventuali denunce agli organi preposti».
«Da quanto si legge nella nota del presidente - prosegue la lettera aperta - riportata dagli organi di stampa, non si comprende se la società ha denunciato questi fantomatici lavoratori che hanno comunicato negli anni passati dai 50 ai più giorni di malattia anno. Ricordiamo al presidente ed ai vertici Akrea che la malattia è prevista dalla costituzione. La domanda nasce spontanea, perché questi lavoratori non sono stati denunciati? Ignoranza, incompetenza, vogliamoci bene? Ricordiamo sempre a noi stessi, che chi amministra i soldi pubblici, ha doveri non interpretabili. Ovvero nel caso di illegittimità deve denunciare, altrimenti le ipotesi sono due o i fatti della nota non sono veri, ma solo strumentali per giustificare e spostare l’attenzione sulla cattiva gestione dell’Azienda, oppure l’ardua sentenza ai posteri!», incalza la segreteria Provinciale Fse Cobas di Crotone.
«Pertanto invitiamo i vertici dell’Akrea - scrive la sigla sindacale - a perseguitare a tutela dell’Azienda tutti i comportamenti di tutti quei lavoratori sospettabili di comportamenti illegittimi (...come tanta acclamata malattia), da denunciarsi nelle opportune sedi e non sulle testate giornalistiche. Siamo fiduciosi e attendiamo ovviamente azioni costruttive e unitaria a salvaguardia dell’azienda, dei lavoratori e della città. Caso contrario ci vedremo costretti a chiedere un tavolo con il comune di Crotone “unico e solo”, proprietario dell’azienda. Per quanto riguarda il pettegolezzo dei privilegi nei confronti dei rappresentati dell’Fse Cobas (che non sono "signor sì"…) nella loro magnanimità i privilegi li lasciamo agli altri», conclude la segreteria provinciale Fse Cobas di Crotone.