Si tratta dell'imbarcazione San Nikolaus, un barcone di 12 metri che era approdato al porto di Crotone il 22 marzo 2022 con a bordo dodici migranti di nazionalità curda e il cui relitto, trasformato dall'artista Sirelli su impulso di un'associazione di volontariato in un'opera multicolore dedicata all'accoglienza, era stato collocato all'interno del parco Pitagora, dove ha sede anche l'omonimo museo. Nelle scorse settimane altri due incendi erano stati appiccati all'interno del parco danneggiando panchine e alberi.
L'incendio è stato appiccato all'alba utilizzando un bidone della spazzatura pieno di rifiuti come innesco posizionato sotto la carena. Un gesto di chiara matrice intimidatoria che si collega ad altri incendi e danneggiamenti avvenuti nelle scorse settimana nel parco (panchine bruciate, piante estirpate).
I vandali sono entrati senza difficoltà da uno dei tanti buchi presenti nella recinzione dell'area verde. L'allarme è stato dato da alcuni cittadini che abitano nella zona. Sul posto è arrivata una squadra di vigili del fuoco del Comando provinciale di Crotone che per entrare ha dovuto tagliare la catena con la quale è chiuso il cancello di ingresso da quando gli atti vandalici hanno iniziato a essere troppi.
Peraltro l'area di Parco Pitagora non è dotata di un sistema di videosorveglianza: le telecamere presenti sono spente da anni. La barca-monumento era stata inaugurata il 13 aprile scorso. Si tratta di un relitto di una imbarcazione con la quale un gruppo di 12 migranti è giunto a Crotone nel marzo del 2020.
Il relitto, su commissione dell'associazione #ioresto è stato trasformata in opera d'arte da Sirelli che, con il suo stile colorato, ne ha fatto un inno alla vita dipingendolo con centinaia di pois in dodici colori diversi, tanti quante le persone che grazie a quella barca sono giunte in Italia.
«La crudeltà dei vandali, di questi criminali, non si ferma davanti a niente - afferma una nota del Consorzio Jobel che gestisce il parco -. È il terzo incendio nel giro di poche settimane. Il consorzio Jobel chiede alle autorità tutte maggiori tutele e attenzioni e l'avvio di indagini approfondite e soprattutto una prevenzione particolare. La situazione diventa sempre più insostenibile».
Il consorzio si chiede «a chi dà fastidio l'opera di rigenerazione umana, sociale e culturale che si fa al museo e giardini di Pitagora? Perché questi atti così frequenti? Si tratta di vandalismo o di azioni mirate? Guarda caso questi atti vandalici sono sempre coincidenti con azioni importanti del consorzio Jobel. In queste settimane la mostra su Leonardo da Vinci ha avuto un successo di pubblico eccezionale e ci si avviava al programmazione estiva. è urgente più che mai avviare i lavori di ripristino delle telecamere e delle recinzioni e di maggiore tutela di chi si pone al servizio solidale della comunità», conclude la nota.
«Sciacalli ed esseri ignobili». Così ha definito il sindaco Vincenzo Voce, gli autori del gesto. «Quella barca - ha sostenuto - è simbolo di vita e qualcuno vuole distruggerla. Oggi perdiamo tutti, perde la città. Noi presenteremo una denuncia e spero che le forze dell'ordine arrivino ad individuare i responsabili. Se pensano di colpire l'Amministrazione non hanno capito nulla».