Il restauro sarà possibile grazie ai fondi del Pnrr destinati dal ministero della Cultura per l’adeguamento sismico dei luoghi di culto, che per la provincia di Crotone ammonta a quasi due milioni di euro.
Nel suo intervento, introdotto dall’arcivescovo di Crotone-Santa Severina, Angelo Panzetta, la dottoressa Argenti ha sottolineato l'importanza della collaborazione istituzionale tra la Soprintendenza e la Diocesi. Ha lodato il lavoro del giovane direttore dell’ufficio tecnico diocesano don Gino Gulizia, incaricato di coordinare le attività di restauro, definendolo un esempio di passione per il Vangelo e capacità di collaborazione. «Il fare squadra tra la sovrintendenza e la diocesi è fondamentale per il bene comune» ha affermato Argenti, esprimendo la speranza che questa sinergia continui senza interruzioni.
Il restauro del Duomo di Isola di Capo Rizzuto è visto non solo come un intervento conservativo, ma come un'opportunità per la valorizzazione culturale e turistica del territorio. Argenti ha parlato di un "giacimento culturale" che, se ben valorizzato, può diventare una risorsa per il turismo e la promozione sociale della zona. L'attenzione della Soprintendenza si estende anche alla sicurezza, con interventi mirati a prevenire ulteriori danni sismici e a garantire l'incolumità di quanti fruiscono dei luoghi di culto.
La dottoressa Argenti ha descritto con orgoglio l’intenso lavoro del suo staff, paragonandolo a quella "goccia" che, piccola ma costante, riesce a farsi sentire. Ha condiviso la sua esperienza personale nei cantieri di restauro, sottolineando l'importanza di interventi preventivi e pianificati per affrontare le emergenze e preservare il patrimonio artistico e culturale della Calabria.
La dottoressa Argenti ha espresso gratitudine a tutti coloro che, con impegno e dedizione, contribuiscono a questi importanti progetti. «La nostra attenzione è rivolta a studiare, monitorare e valorizzare questa realtà per quello che merita», ha dichiarato ancora il soprintendente, lanciando un messaggio di speranza per il futuro del patrimonio culturale locale.
L’attenzione della dottoressa Argenti e del suo staff si è anche soffermata anche sull’icona della Madonna Greca, conservata nel Duomo di Isola. Argenti si è detta profondamente commossa dalla bellezza dell’antica immagine mariana ed ha espresso la sua intenzione di adoperarsi per il restauro della venerata effige, che versa in buone condizioni di salute, ma necessita di interventi per rimediare ad alcuni segni che il tempo ha lasciato sul prezioso dipinto.