«L'iniziativa - spiega il sindacato - di richiedere la revoca in autotutela del concorso e la riapertura dei termini è stata inizialmente intrapresa dalla Figec Cisal, ma è stata poi abbracciata da organizzazioni sindacali e dal mondo politico, dimostrando la condivisione delle preoccupazioni sollevate dalla nostra Federazione. Un punto chiave delle nostre osservazioni riguardava l'assenza di dettagli sulle mansioni specifiche che l'addetto alla Comunicazione avrebbe dovuto svolgere. Questo aspetto cruciale è stato opportunamente affrontato nella riapertura dei termini, evidenziando un passo concreto verso la trasparenza e la completezza delle informazioni nei bandi di concorso. La Figec Cisal ritiene che questo sia un requisito fondamentale per garantire un processo di selezione equo ed accessibile a tutti i candidati. La riapertura dei termini rappresenta un passo importante verso un concorso più trasparente e inclusivo. La Fieg Cisal continuerà a monitorare da vicino lo sviluppo del procedimento di selezione, affinché i principi di equità e pari opportunità siano rispettati».