«Sabato 11 luglio – informa il comunicato –, a riaprire le proprie porte ai visitatori - dopo la fine del periodo di lockdown imposto dal Covid-19 - saranno il Museo archeologico nazionale di Crotone e il Parco archeologico di Capo Colonna, entrambi diretti da Gregorio Aversa».
«In tutti e due i casi – precida la direzione regionale –, nel rispetto dei protocolli sanitari predisposti per la prevenzione ed il contenimento del rischio di contagio epidemico da Coronavirus, sono previsti ingressi contingentati. Al Parco di Capo Colonna, in particolare, potranno accedere massimo 10 persone per volta, mentre 4 sono i visitatori che, a turno, potranno ammirare i “tesori” del Museo di via Risorgimento».
«È preferibile la prenotazione – puntualizza la direzione generale –, telefonando ai rispettivi numeri 0962.934814 e 0962.23082, o tramite mail, agli indirizzi Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. I percorsi sono stati modulati al fine di evitare l’incrocio dei flussi e i visitatori saranno invitati a mantenere le opportune distanze di sicurezza e ad evitare gli assembramenti».
«Il Museo archeologico di Crotone – rende noto il comunicato – rimarrà aperto al pubblico tutti i giorni (escluso il lunedì), dalle ore 8 alle ore 20. Per il momento potrà essere visitato solo il primo piano della struttura, in ossequio alle apposite linee guida ministeriali che tengono conto dei principi di sperimentazione, gradualità e sostenibilità. Il Parco archeologico di Capo Colonna, invece, sarà accessibile al pubblico tutti i giorni (escluso il lunedì), ma in questo caso con orario di apertura dalle 9 alle 19».
«Considerata l’importanza – conclude il comunicato – che il ritorno alla fruibilità delle due strutture riveste per il rilancio del settore culturale e turistico, oltre che per il benessere della comunità locale, in questa prima fase gli accessi al Museo e al Parco saranno gratuiti. Un motivo in più per tornare a scoprire un patrimonio comune di inestimabile valore, noto e apprezzato in tutto il mondo».