«Piani di frequentazione antichi - riferisce il post in merito alle risultanze degli scavi in corso a Capocolonna -, blocchi di calcare squadrati, il banco roccioso lavorato. Gli archeologi della Scuola superiore meridionale guidati dal professor Carlo Rescigno, stanno cercando le risposte alle tante domande che le nuove scoperte ci pongono».
Nel merito si legge che «ancora molti interrogativi e nessuna certezza» si hanno su questi ritrovamenti, ma viene aggiunto anche che «molto presto però avrete l’occasione di porgere loro (archeologi, ndr) le vostre domande».
«Stiamo organizzando infatti un open day - annuncia Demma - nel quale si potrà accedere al cantiere, parlare con gli archeologi, vedere i reperti più interessanti».
«Perché l’archeologia pubblica è scritta nel nostro Dna - commenta il direttore - e restituire alla comunità le informazioni che riusciamo a raccogliere, condividere in tempo reale i risultati delle ricerche, informare il pubblico, lo consideriamo il miglior modo per restituire un patrimonio che è di tutti», conclude Demma.