"La sofferta decisione - riferiscono i due - a seguito dell’ennesima scelta non condivisa che, oltre a penalizzare l’efficienza e la funzionalità dei dispositivi di sicurezza crea una serie di ricadute negative sul personale". “Basti pensare che in un momento delicato per il Paese – scrivono i due -, allorquando, cioè, la filosofia dipartimentale pone al centro delle politiche sulla sicurezza il fenomeno migratorio, il questore pro-tempore della provincia di Crotone, dove insiste uno dei centri di accoglienza più grandi d’Italia, riduce il personale delle vigilanze del predetto Centro, destinando il personale colà in servizio da anni, a servizi diversi depauperando un know how di conoscenze che potrebbe avere riverberi estremamente negativi sul piano dell’efficienza di un dispositivo di sicurezza che ha dimostrato, nel tempo, affidabilità e tenuta”. ‘Ovviamente questa può metaforicamente intendersi – commentano Giammarco e Lucente - come la classica goccia che fa traboccare il vaso. Infatti, val la pena evidenziare che i reiterati tentativi, esperiti nel tempo, di instaurare momenti di confronto proficui si sono infranti contro il muro dell’arroganza e dell’autoreferenzialità. E’ inaccettabile nell’ottica di una visione moderna del ruolo del questore, intesa nell’accezione più ampia della managerialità, l’atteggiamento di chi propone un modo di fare improntato a logiche padronali piegate su se stesse e prive di qualsivoglia prospettiva”. “L’apertura al dialogo – sottolineano i due - più che vana declamazione deve sostanziarsi in fatti concreti. Ed in verità sino ad oggi di fatti concreti non si è registrata nemmeno l’ombra. Una gestione del personale quantomeno discutibile persino sul piano umano, un’organizzazione carente sotto molti punti di vista, una capacità di interpretare i bisogni del territorio non in linea con le esigenze di una realtà come quella pitagorica, costituiscono condizioni idonee a determinare uno stop alle relazioni sindacali ed un invito alle strutture nazionali affinché si facciano interpreti presso il Dipartimento della Polizia di Stato della situazione di disagio e malcontento serpeggiante tra il personale della Questura di Crotone”, conclude la nota.