La Guardia di finanza ha proceduto ieri alla confisca di beni patrimoniali per oltre 1 milione di euro nei confronti di Salvatore Morrone pluripregiudicato, elemento di spicco della locale di ‘ndrangheta Farao/Marincola di in Cirò Marina recentemente attinto da ordinanza di custodia cautelare in carcere, nell’ambito dell’operazione denominata “Stige”. Nello specifico, l’esecuzione del provvedimento, da parte dei Finanzieri calabresi, ha portato alla confisca, di svariati conti correnti e conti deposito, due ville lussuose site nel Comune di Cirò Marina, un locale commerciale, n. 09 autoveicoli, un’azienda esercente l’attività di produzione di prodotti di panetteria operante nel Comune di Cirò Marina e numerose quote societarie. Il provvedimento giunge a seguito di indagini patrimoniali coordinate dal procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, dal procuratore aggiunto presso la Dda, Vincenzo Luberto e dal sostituto procuratore della Dda di Catanzaro, Domenico Guarascio. Nello specifico è stata la tenenza della Guardia di finanza di Cirò Marina a porre in essere l’attività ai sensi della normativa antimafia che prevede l’applicazione delle misure di prevenzione a carico di soggetti ritenuti, sulla base di elementi di fatto, abitualmente dediti a traffici delittuosi, ovvero, che per la loro condotta ed il loro tenore di vita, debbano ritenersi che vivano abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività delittuosa. La misura di prevenzione patrimoniale è stata emessa dal Tribunale di Crotone (Ufficio misure di prevenzione) a firma del presidente Maria Vittoria Marchianò e del giudice estensore Angiuli, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Complesse e articolate le indagini di polizia giudiziaria ed economico finanziaria espletate dalla Fiamme gialle attraverso un capillare controllo economico del territorio, effettuato mediante pedinamenti, osservazioni, accertamenti bancari e l’incrocio delle informazioni acquisite con i dati rilevati dalle banche dati in uso al Corpo della Guardia di Finanza.
«Stante la situazione di maltempo – informa una nota – si è riunito il Centro operativo comunale di Protezione civile presieduto dal vicesindaco Antonella Cosentino. La situazione viene monitorata ora per ora. Al momento non vi sono condizioni tali da decidere la chiusura degli istituti scolastici (per domani 22 febbraio, ndr). Rimane la situazione di allerta e di monitoraggio per tutta la notte». Il messaggio di allertamento unificato di colore arancione è stato emesso oggi e trasmesso a mezzo Pec ai Comuni con valenza di “avviso di criticità” a partire dalle ore 13. Il bollettino emesso da Arpacal, Protezione civile e Regione Calabria, infatti, prevede precipitazioni sparse anche a carattere di rovescio o temporale, di forte intensità, con frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Identiche condizioni meteo avverse sono previste pure domani fino alle ore 24.
(Foto: Repertorio)
Sarà ripristinato nelle prossime ore il normale servizio idrico in città. Lo rende noto un comunicato stampa del comune di Crotone. «Si è tenuto questa mattina – informa la comunicazione – nella Casa comunale un incontro tra Comune di Crotone e Sorical relativo al servizio idrico in città. Con il sindaco Ugo Pugliese erano presenti il presidente del Consiglio Comunale Serafino Mauro, l'assessore ai Lavori Pubblici Tommaso Sinopoli, la consigliera regionale Flora Sculco. Per Sorical erano presenti Baldassare Quartararo e Adriano Mollo. Al termine della riunione è stato definito che sarà sospesa la riduzione fino da oggi effettuata da Sorical e ripristinata la normale portata idrica. Congesi nel frattempo redigerà nel breve un piano di rientro che sarà proposto a Comune e Sorical».
Il Tribunale del riesame di Catanzaro ha scarcerato Nicodemo Parrilla, disponendo nei suoi confronti la misura degli arresti domiciliari. L'ex sindaco di Ciro' Marina ed ex presidente della Provincia di Crotone era finito in carcere lo scorso 9 gennaio insieme ad altre 170 persone nell'ambito dell'operazione della Dda di Catanzaro contro la cosca Farao-Marincola di Ciro'. Con lui in manette sono finiti diversi amministratori locali del Crotonese oltre a numerosi affiliati al clan per alcuni dei quali nei giorni scorsi il Riesame ha rigettato la richiesta di scarcerazione. La decisione adottata dal Tribunale di Catanzaro giunge dopo l'udienza camerale di martedi' 6 febbraio durante la quale i giudici hanno esaminato la copiosa documentazione prodotta dalla difesa, rappresentata dagli avvocati Giuseppe Aloi ed Ornella Nucci, ed hanno pertanto riqualificato l'ipotesi accusatoria, ritenendo non sussistenti i gravi indizi di colpevolezza per la partecipazione intranea di Parrilla nell'associazione mafiosa.
Rischia veramente di entrare in un cul-de-sac la vicenda dello stadio “Ezio Scida”. Il Mibact, infatti, annuncia una campagna di indagini geofisiche sull’area e, al contempo, ribadisce che la concessione di occupazione temporanea delle strutture amovibili (Curva sud e Tribuna) avrà termine il 18 luglio prossimo senza possibilità di proroghe. Il tutto è scritto in una nota che, lo scorso 5 febbraio, il direttore generale del ministero, Caterina Bon di Valsassina e Madrisio, ha inviato al Comune di Crotone e ai vari uffici della Soprintendenza archeologica della Calabria. «Al fine di realizzare – scrive il direttore generale del Mibact – una esaustiva mappatura delle presenze archeologiche nell’area interessata dalle strutture pertinenti allo stadio Ezio Scida, questa Direzione sta predisponendo una campagna di indagini geofisiche. Tali indagini – prosegue la nota –, acquisito per le vie brevi il parere del soprintendente della Sabap (…), saranno realizzate dal dottor Silvano Agostini, coadiuvato da un assistente tecnico. Si comunica inoltre – informa il Mibact – che è in corso di definizione un programma di prove di carico da effettuare sulla cosiddetta "Tribuna autorità", oggetto della concessione di occupazione temporanea». Ed è a questo punto della missiva che il direttore generale Caterina Bon ribadisce: «concessione che, come già rammentato nella precedente nota protocollo 1284 del 16.01.2018, non è rinnovabile e, di conseguenza, avrà termine il 18 luglio prossimo».
Sorical ha avviato da qualche ora la riduzione sulla portata nella fornitura idrica a Crotone e, in città, alcune zone sono rimaste già totalmente a secco. Le segnalazioni arrivano costantemente, da qualche minuto a questa parte, ai numeri di Congesi, il consorzio che gestisce il servizio idrico integrato in città come in altri otto comuni del Crotonese. Il presidente del consorzio Claudio Liotti, preso atto della situazione, considerato il fatto che le zone alte della città sono senza fornitura, annuncia che nel pomeriggio presenterà un esposto contro Sorical alla Procura della Repubblica di Crotone per interruzione di publico servizio. La riduzione di portata, secondo quanto appreso, sarebbe infatti dovuta essere del 5% sulla normale fornitura, ma a questo punto sta significando per alcuni quartiere rubinetti a secco. Sorical, la società regionale che affidataria della fornitura idrica (attualmente in liquidazione), aveva annunciato l'avvio del provvedimento per martedì scorso con una lettera attraverso una lettere inviata a Congesi e ai comuni interessati lo scorso 17 gennaio [LEGGI ARTICOLO]. Tra le righe della diffida Sorical sottolineava un'espostizone debitoria del Consorzio nei suoi confronti di circa 6 milioni di euro, aggiungendo che questa non è possibile ridurla «con saltuari pagamenti di importo pari a 50mila euro».