«Questa mattina la Commissione provinciale di vigilanza ha dato l'ok alla nostra proposta per l'organizzazione della Fiera Mariana 2022». Lo rende noto il sindaco del Comune di Crotone, Vincenzo Voce.
«È stato pubblicato sul sito dell'Ente – informa il comune di Crotone – il preavviso per la concessione temporanea di posteggi nell'ambito della Fiera mariana 2022».
Autorizzato da questa mattina lo svolgimento della Fiera mariana dopo la sospensione inflitta nella mattinata di ieri dalla Commissione provinciale di pubblico spettacolo della Prefettura di Crotone. Lo ha reso noto l'assessore alla attività produttive, Sabrina Gentile, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta questo pomeriggio nella sala giunta per chiarire le problematiche emerse per l'organizzazione della Fiera Mariana. La Commissione ha dato l’ok allo svolgimento della fiera anche nell’area portuale previa ottemperanza di alcune prescrizioni che in queste ore si stanno assolvendo.
«In questi anni – ha detto l’assessore – abbiamo lavorato ispirati da un principio di legalità, oltre che nel rispetto dei criteri di sicurezza. Tra l'altro stiamo parlando, rispetto alla programmazione di una interruzione di sole cinque ore avvenuta ieri», ha aggiunto l'assessore. «Partiamo subito dal precisare – ha proseguito Gentile – che l'obiettivo prioritario dell'amministrazione è stato quello di mantenere la Fiera in città e l'unica area che ci poteva permettere di rispettare la tradizione popolare è quella individuata e condivisa con tutte le autorità competenti che chiaramente hanno preteso il rispetto delle prescrizioni legate alla sicurezza».
«Sapevamo che l'area – ha quindi ricordato l’assessore – per le sue particolarità prevedeva attenzione nel rispetto delle prescrizioni dettate dalle normative, ma pur di tenere la fiera in città e vista la particolarità del sito, una innovazione l'allocazione sul mare che permetteva anche la valorizzazione del porto, abbiamo lavorato intensamente ed in piena sinergia con le autorità competenti, Prefettura, Questura, Capitaneria di Porto che ringrazio vivamente per la loro disponibilità», ha aggiunto l'assessore.
«Le prescrizioni – ha quindi esplicitato Gentile –, condivise nelle numerose riunioni con le autorità e anche alla presenza della ditta assegnataria delle attività fieristiche, sono state ulteriormente integrate nell'ultima riunione tecnica tenutasi venerdì scorso. Tutte le attività fieristiche in passato erano affidate direttamente ad Akrea, ma nel rispetto della legge Madia, tale affidamento quest'anno non era possibile e si è proceduto, tramite gara, ad invitare quattro aziende del settore per l'affidamento di tutte le attività fieristiche. L'unica ditta partecipante è stata la ditta che poi si è aggiudicata l'organizzazione. Preciso che a Crotone non esistono aziende che hanno le caratteristiche richieste e che se fossero state presenti sul mercato avremmo, naturalmente, invitato a partecipare», ha chiosato l'assessore Gentile che poi si è soffermata su quello che è avvenuto nei giorni imminenti all'apertura della Fiera.
«Già sabato e domenica – ha rivelato Gentile – siamo dovuti intervenire con nostri dipendenti del settore Attività produttive e del comando Vigili urbani per coadiuvare la ditta ad espletare le operazioni in quanto si erano creati ritardi da parte di quest'ultima. Abbiamo lavorato senza interruzione purché si potesse arrivare all'apertura, che preciso era prevista per le ore 13 del 13 marzo, dopo la valutazione della Commissione competente. Purtroppo in fase di posizionamento degli stalli, avvenuto tra domenica e lunedì, prima del collaudo della Commissione Prefettizia non sono state rispettate da parte della ditta alcune prescrizioni».
«Ciò ha comportato – ha detto ancora l’assessore – la sospensione del collaudo e il rinvio ad oggi per la sistemazione e per il rispetto delle prescrizioni ai cui la ditta avrebbe dovuto ottemperare. Si è tanto parlato dell'importo dell'affidamento. Le spese che il Comune avrebbe comunque dovuto sostenere (vigilanza, sistemazione area, sistemazione servizi, etc) hanno comunque dei costi. Costi che non gravano sulle tasche dei cittadini in quanto l'incasso della Fiera compensa, e nelle nostre previsioni, supererà i costi».
In merito alle richieste delle dimissioni richieste dal gruppo consiliare del M5s l’assessore ha replicato: «Non credo che debba dimettermi per inadempienze che non riguardano il mio operato, ma di soggetti terzi. Mi rimetto comunque alla volontà del sindaco qualora questi dovesse giudicare l’episodio della gravità tale da giustificare la remissione delle mie deleghe. Cosa che al momento non sussiste, sono in costante contatto col sindaco e sta seguendo passo passo l’evolversi della vicenda che si è finalmente conclusa questa mattina».
«I grandi inconvenienti verificatisi in occasione della fiera mariana in realtà non ci hanno stupiti più di tanto, perché questa amministrazione ci ha abituato a brutte figure, una dietro l’altra». Lo scrive in una nota Il gruppo consiliare M5s di Crotone.
«Andiamo con ordine – proseguono nella nota i consiglieri d’opposzione Andrea Correggia e Ilario Sorgiovanni –. Dopo mesi e mesi di discussione su come realizzare la fiera ed individuare l'area idonea per rispettare tutte le prescrizioni previste dalla normativa dei grandi eventi, il 30 aprile è stata emanata la delibera di giunta che impegnava 160.000 euro e di conseguenza il 9 maggio è stata emessa la determina dirigenziale in cui si assegnava ad una società privata la gestione della fiera. Il 10 maggio è stata pubblicata la graduatoria degli operatori che avevano diritto ad occupare lo spazio della fiera, che sarebbe dovuta iniziare domenica 12, data in cui, invece, molti commercianti si trovavano ancora negli uffici comunali ad aspettare l'assegnazione del posteggio.
Quando non c’è efficienza in un ente pubblico l'illegalità trova facilmente spazio, infatti tanti sono stati i commercianti che hanno riscontrato degli abusi in relazione al loro posto assegnato. Delle domande sorgono spontanee: ma se in una manifestazione così importante, dove gli interessi economici sono enormi, non c’è il controllo di chi governa la città, chi ci assicura che la criminalità organizzata non si infiltri magari per pretendere il pizzo o esercitare un controllo sulla fiera?
Un consiglio comunale degno di questo nome chiederebbe già le dimissione dell’assessore Gentile, ma questo non accadrà poiché non c'è interesse verso il bene della città ma solo verso le prossime elezioni, perciò i nostri amministratori stanno ben attenti a non pestarsi i piedi tra di loro. Le argomentazioni con cui si spostano le colpe sulla Ditta organizzatrice si reggono sulle grucce, in quanto le responsabilità sono sempre sia del committente che dell'esecutore.
Agli annunci altisonanti sull'Antica Kroton, che presentano una città del Terzo Millennio, fanno da contraltare le inefficienze sull'ordinaria amministrazione. La fiera non è certo un'emergenza ma un evento previsto e prevedibile, pertanto ci si aspetterebbe un atteggiamento diverso, maturo e, questa volta, responsabile; ci si aspetterebbe che l'assessore si scusasse nei riguardi degli esercenti e della città e rimettesse il mandato nelle mani del sindaco».
«E come al solito a pagare le spese sono i commercianti e la città!». È quanto scrivono in una nota Confcommercio Calabria centrale area territoriale di Crotone e Confesercenti Crotone.
«Tralasciando una scontata irritazione – commentano –, per non parlare di collera, per quanto verificatosi in ordine alla organizzazione della Fiera mariana, riteniamo di dover puntualizzare la nostra netta presa di posizione contro questa Amministrazione comunale. Non riteniamo, però, utile indirizzare la nostra ira nei confronti di questo o quell’assessorato, posto che, purtroppo, da troppo tempo, abbiamo fatto le nostre valutazioni in termini di inefficienza e incapacità. Riteniamo che alla città non serva una ulteriore fase di confusione, in cui volino stracci e a perderci saremmo tutti, perdendo di vista gli obiettivi comuni. Con questo comunicato intendiamo manifestare il nostro dissenso nei confronti di chi governa la città, che, a nostro parere, deve assumere le proprie responsabilità riguardo alle scelte operate, soprattutto quando queste scelte non hanno portato ai risultati attesi e prospettati negli ultimi tre anni. L’organizzazione della fiera è solo l’ultima di una serie di mancanze che non hanno visto la città e le sue imprese partecipi delle azioni compiute.
Purtroppo, abbiamo ben compreso che il mancato coinvolgimento delle associazioni deputate a manifestare i propri interessi nella costruzione di visioni necessarie per lo sviluppo della città, non interessa a questa politica spicciola che vive di quotidiano e di mancanza di seria programmazione. Neanche una storica manifestazione, fulcro delle nostre tradizioni, riesce a tradursi in un efficiente modello di organizzazione. Ma se la politica decide, legittimamente, di seguire la propria strada (senza coinvolgere nessuno), dovrebbe essere parimenti in grado di assumersi le proprie responsabilità nei momenti di difficoltà. I nostri operatori sono stati maltrattati, l’organizzazione della fiera è stata affidata a chi organizza nella nostra città la fiera di ottobre, il piano del traffico veicolare non è stato concertato, nulla è stato discusso, ma il danno lo pagano sempre gli stessi, le imprese ed i cittadini.
Per queste ragioni Confcommercio e Confesercenti hanno deciso di avviare una raccolta firme per sensibilizzare la cittadinanza rispetto a quelli che sono i temi di fondamentale importanza per costruire uno sviluppo culturale che con questa politica (nessuno escluso) non può arrivare. Riteniamo, peraltro, di dover fare autocritica poiché non sempre abbiamo dimostrato la nostra forza associativa, con idonei mezzi, ma ci siamo illusi di arrivare, attraverso proposte e ragionamenti, alle soluzioni auspicate. A tal proposito vorremmo ricordare che diverse sono state le progettualità presentate a questa amministrazione e diversi sono stati gli impegni presi, ma disattesi. Persiste, in capo a quest’amministrazione, una mancanza di visione che non proietta la città verso una diversa dimensione. Queste affermazioni potrebbero sembrare polemiche, ma, in realtà, sono la naturale conseguenza della forte delusione per quello che poteva essere e non è stato. Siamo pronti a fare autocritica, ma se viene promessa (come avvenuto nell’ottobre scorso) la convocazione, da parte del sindaco, di un tavolo per discutere di sviluppo e fiere, tavolo mai convocato, allora dobbiamo farcene una ragione.
Le attività compiute da questa amministrazione sono state, ahinoi, improduttive. Seppur notiamo la buona volontà di qualche assessore nell’avviare delle attività, questo non basta, necessita un cambio culturale, in cui la concertazione non può essere strumento utilizzato solo da chi la esercita, accondiscendendo ai voleri di chi la propone. L’autonomia delle nostre organizzazioni ci consente di poter esercitare il nostro ruolo rispondendo solo alle nostre imprese. E’ necessario che emergano le responsabilità di ciascuno e che chi ha sbagliato, ne paghi le conseguenze.
In questo particolare momento di disagio sociale ed economico, abbiamo bisogno di figure autorevoli che remino nella stessa direzione con la dovuta consapevolezza ed il dovuto rispetto istituzionale. Il nostro spirito propositivo non si spegnerà, perché esso è parte di noi e della nostra cultura associativa e mira a migliorare la consapevolezza, da parte dei nostri imprenditori, dei mezzi inutilizzati che abbiamo a diposizione per uscire da questo momento sociale ed economico così terribile.
Ma una cosa è certa, non faremo più sconti a nessuno: il silenzio dell’amministrazione verso le nostre innumerevoli proposte (Centro commerciale naturale, Agenda urbana, regolamento lungomare, attività di animazione, attività di rigenerazione urbana, idee su progettazione europea, ed altro) è eloquente e trasmette, a noi parti sociali, un senso di profonda sfiducia, che ci induce a prendere in mano la situazione per risolverla, da soli, con ogni mezzo civile e partecipato».
«Purtroppo inadempienze della ditta che si è aggiudicata l'organizzazione della Fiera mariana hanno messo a dura prova la programmazione che, già da oltre due mesi, avevamo previsto per rispettare i parametri di sicurezza previsti dalla legge ed allo stesso tempo consentire che la tradizionale Fiera mariana si tenesse in città». Lo rende noto Sabrina Gentile, assessore alle Attività produttive, dopo che questa mattina il prefetto di Crotone Fernando Guida ha ravvisato il mancato rispetto delle prescrizioni relative al rilascio del nullaosta all’insediamento della Fiera soprattutto nell’area del Porto commerciale. Secondo i commercianti, ad esempio, alcuni non avrebbero rispetto il limite degli 8 metri dal termine della banchina nell’allestimento dello stand. Ma le infrazioni sarebbero anche altre e più numerose, su cui la ditta che sta gestendo l’allestimento non avrebbe vigilato.
«Non è facile coniugare – spiega l’assessore Gentile – le giuste prescrizioni previste dalla normativa con la volontà dei cittadini oltre alle esigenze degli espositori. Tuttavia proprio per rispettare la tradizione abbiamo previsto più soluzioni che avevano portato alla definizione dell'area in questione».
«Giovedì scorso - spiega ancora Gentile - è arrivato il via libera dalla Commissione ed abbiamo prodotto il massimo sforzo anche ricorrendo a una ditta esterna che non ha, purtroppo, ottemperato a alle prescrizioni previste dalla stessa Commissione. In queste ore stiamo provvedendo anche con l'ausilio di Akrea e degli uomini del Comando dei Vigili Urbani a fare in modo che non ci siano né problemi per gli operatori che sono in regola ed allo stesso tempo evitare che si occupino spazi non autorizzati. Sono impegnata fino alla cima dei capelli da più mesi nell'organizzazione della Fiera Mariana. Mi spiace per gli operatori e per i cittadini, stiamo comunque risolvendo l'inconveniente. Tuttavia non posso accettare la speculazione di alcuni esponenti politici che comodamente affacciati alla finestra giudicano senza conoscere fatti e circostanze, tra l'altro disconoscendo leggi e prescrizioni».
Anche il sindaco Ugo Pugliese ha inviato un messaggio dello stesso tenore. «La ditta – informa – che ha risposto sul Mepa (mercato della pubblica amministrazione) è stata inottemperante alle prescrizioni. Abbiamo mandato sul posto i nostri tecnici al fine di far adempiere alle prescrizioni e nel contempo abbiamo mandato lettera di messa in mora alla medesima ditta per tutti i danni che dovessero derivare dalle inadempienze contrattuali. Questa è la situazione al momento».