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Domenica, 06 Ottobre 2024

PRIMO PIANO NEWS

sculco oliverio«Finalmente lunedì 20 novembre, presso il dipartimento Sanita' della giunta regionale, sara' firmata la convenzione per l'istituzione della Casa della salute del distretto sanitario di Mesoraca». Lo rende noto la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco. «Un risultato - commenta la consigliera di Cir - che ha richiesto anni di lavoro e impegno da parte di tutti e che, ora, grazie all'ottimo lavoro di squadra che si e' messo in campo e all'intervento risolutivo del presidente Mario Oliverio, smette di essere un progetto per diventare una straordinaria opportunita' per l'intero comprensorio della parte occidentale della provincia di Crotone. C'e' voluto un tempo incredibilmente lungo - prosegue Sculco - per giungere all'istituzione di un presidio sanitario che oltre a Mesoraca, citta' di 6.500 abitanti e dal ricco patrimonio storico, include altre e importanti realta'. Decisamente per realizzare questo presidio sanitario, sarebbe stata necessaria una maggiore rapidita', soprattutto in presenza di una struttura chiamata ad offrire un servizio essenziale per garantire il diritto alla salute dei cittadini. Tuttavia, il momento conclusivo e' arrivato e possiamo ritenerci soddisfatti. Ora - sostiene ancora la cosigliera regionale - avendo rimosso ogni farraginosita', si passi rapidamente alla fase della realizzazione. Da parte nostra e da parte del sindaco di Mesoraca Armando Foresta che, con straordinaria diligenza, passo dopo passo, e senza mai tralasciare nulla, ha seguito tutto l'iter burocratico, si continuera', con la stessa attenzione e determinazione, a monitorare la fase di concreta attuazione. La politica ai cittadini deve saper dare atti e fatti concreti e questo risultato ci dice che siamo sulla strada giusta».

 

 

 

 

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sindacati cittadella catanzaro manifestazioneIl maltempo non ferma la protesta. E' in corso alla "Cittadella regionale" la manifestazione organizzata dalla Cgil e dalla Uil Calabria per sollecitare il "cambio di passo" della Regione su varie tematiche di carattere sociale ed economico. Secondo gli organizzatori alla mobilitazione sono presenti 5.000 manifestanti, che, sfidando la pioggia, hanno raggiunto la sede della Giunta calabrese a Catanzaro a bordo di un centinaio di pullman provenienti da tutte le province. L'obiettivo primario del sit-in e' quello di "realizzare una grande alleanza sociale per un piano straordinario del lavoro", sottolineano i vertici regionali della Cgil e della Uil, guidati rispettivamente dai segretari Angelo Sposato e Santo Biondo, che rivendicano un salto di qualita' dell'azione della Regione e del governatore Mario Oliverio nelle politiche attive dell'occupazione. Le due confederazioni in particolare invocano il definitivo superamento del precariato, misure in favore dei giovani, una profonda lotta alla poverta' e il rilancio del tessuto industriale e imprenditoriale calabrese. Cgil e Uil inoltre chiedono alla Regione e al governatore Oliverio una decisa accelerazione nella spesa dei fondi comunitari e atti concreti anche in tema di istruzione e di ricerca, ambiente, politiche sociali, sanita', forestazione, l'agricoltura e riforme istituzionali: nella piattaforma sindacale non manca poi un forte appello al governo nazionale per un potenziamento degli investimenti nelle infrastrutture, in primo luogo nel porto di Gioia Tauro. Alla manifestazione non ha invece aderito la Cisl calabrese.

cgil crotone manifestazione cittadella"O si ascoltano le ragioni di questa piazza o andremo allo sciopero generale". Lo ha detto il segretario generale della Cgil Calabria, Angelo Sposato, parlando con i giornalisti alla "Cittadella". Sposato ha spiegato i motivi della mobilitazione criticando inoltre le politiche del presidente della Giunta Mario Oliverio: "È sbagliato - ha aggiunto - far passare i fondi per la forestazione, che sono fondi ordinari, per un fatto straordinario. Invece e' arrivato il momento di far ripartire la Calabria senza fare annunci ne' azioni eclatanti ma con grande forza: e la vera forza della regione sono i calabresi che sono venuti a manifestare oggi, in un giorno lavorativo. Aumenta la disoccupazione, soprattutto quella giovanile, non funzionano sanita' e trasporti, tutti gli indicatori sono negativi. Noi - ha sostenuto ancora il segretario della Cgil - abbiamo un progetto e un'idea di Calabria diversi da quella del governatore, che pero' non ci ascolta. Ma da domani chiediamo di voltare pagina". A sua volta il segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo, ha osservato: "Cinquemila calabresi oggi si sono impossessati della piazza dei calabresi per rivendicare atti concreti dalla Regione e dal governo nazionale. Finora abbiamo assistito, soprattutto da parte del presidente Oliverio, a tanto fumo e niente arrosto. Diciamo basta: questa - ha affermato Biondo - e' solo una prima iniziativa per spingere a cambiare passo chi finora ha tradito la fiducia dei calabresi". I leader sindacali hanno anche commentato la mancata adesione alla mobilitazione da parte della Cisl. Secondo Sposato "si e' trattato di una posizione che non abbiamo compreso, visto che da anni stavamo lavorando insieme, ma probabilmente in questi giorni e' successo qualcosa che non conosciamo ma che evidentemente - ha proseguito il segretario della Cgil - ha indotto la Cisl a fare addirittura una manifestazione con il governatore Oliverio". Biondo della Uil ha definito "incomprensibile l'atteggiamento della Cisl anzitutto in rapporto ai risultati negativi dell'azione del governo regionale e alle drammatiche condizioni in cui versa la Calabria, e poi in rapporto al percorso unitario che stavamo portando avanti", auspicando tuttavia di "avere la Cisl di nuovo con noi nelle prossime iniziative, a cominciare da possibile sciopero generale a livello regionale".

 

 

 

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sindacati regionali"Quello che stiamo lanciando e' un messaggio forte al governatore Oliverio: o cambia passo, o cambia posto. Noi non ci fermeremo, quella del 16 novembre sara' la prima di una serie di manifestazioni. Ne faremo altre e chiameremo in causa anche il governo nazionale e i rappresentanti della deputazione parlamentare calabrese". Lo ha detto il segretario generale della Uil della Calabria, Santo Biondo, presentando a Lamezia Terme insieme al suo omologo della Cgil, Angelo Sposato, la manifestazione promossa dai due sindacati giovedi' a Catanzaro per chiedere un maggiore impegno alla Regione sui temi dello sviluppo. "Non saremo noi a spingere Oliverio - ha detto ancora Biondo - fuori dalla Cittadella, ma lo faranno i cittadini calabresi. Al presidente della Giunta regionale chiediamo di svegliarsi e di raccontare la Calabria vera, quella che soffre ad uscire dalla crisi". "Quello che chiediamo - ha detto, da parte sua, Angelo Sposato - non sono azioni eclatanti. Per quanto riguarda la sanita', per esempio, sarebbe bastato proporre un piano alternativo, sempre se il Governatore ne ha uno, o quanto meno cercare un accordo con il commissario Scura. Invece non cerca altro che prendersi l'ennesima delega. Ma ai calabresi di chi c'e' al comando della sanita' non importa nulla. Ai calabresi interessa che gli ospedali aperti e funzionanti”. Biondo ha fatto anche riferimento alla scelta della Cisl calabrese di defilarsi dalla mobilitazione del prossimo 16 novembre. "Non entriamo - ha sostenuto il segretario della Uil - nelle scelte di questa organizzazione sindacale, ma non riusciamo a comprendere cosa possa avere indotto la Cisl a fare un passo indietro rispetto all'unita' sindacale che abbiamo ricercato, trovato e sostenuto, come dimostrano i documenti stilati al termine degli esecutivi unitari che abbiamo tenuto in Calabria negli ultimi anni".

 

 

 

 

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oliverio praia marePRAIA A MARE - "Ora basta. Se entro fine novembre non si porra' fine a questa grave situazione saro' costretto ad incatenarmi davanti a Palazzo Chigi per chiedere giustizia per la mia regione. L'Italia intera deve conoscere la condizione vergognosa, di disparita' dei diritti, nella quale viene costretta la mia regione". A dirlo - e' scritto in una nota dell'ufficio stampa della Giunta regionale - e' stato il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio invocando la fine del commissariamento della sanita' in occasione della riapertura dell'ospedale di Praia a Mare. Il governatore, e' scritto nella nota, "e' ritornato sul tema della sanita', lanciando un vero e proprio appello al presidente del Consiglio dei Ministri Gentiloni e quindi al Ministro della Salute Lorenzin affinche' possa essere superato il commissariamento della sanita' in Calabria". "Come, tra l'altro, mostra l'esperienza dell'ospedale di Praia a Mare - ha affermato Oliverio - per vedere riconosciuto un diritto occorre aspettare anni. Siamo in una regione la cui sanita' e' commissariata dal 2010; piuttosto che mettere in atto una strategia volta a tagliare sprechi, a razionalizzare l'uso delle risorse, a migliorare i servizi si e' pensato a fare tagli lineari, come quello che ha riguardato l'ospedale di Praia e non solo. E' aumentato il numero dei calabresi che si curano fuori, oggi abbiamo superato i 300 milioni di unita', registrando il 30% di aumento; le liste di attesa sono cresciute, come i costi. La qualita' delle prestazioni si e' indebolita, per via dei vincoli scattati, come quello del blocco del turnover, con 4000 unita' in meno rispetto al 2010. Il risultato di questa gestione e' drammaticamente pagato dai calabresi". "Mi rivolgo - ha aggiunto - all'onorevole Gentiloni: non e' possibile piu' mantenere la Calabria in questa condizione. Chiedo anche al Ministro della Sanita' Lorenzin di adottare un provvedimento che rimuova immediatamente questa situazione intollerabile".

 

 

 

 

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progetto nuova statale 106«È il momento per ridare una concreta speranza e nuova fiducia a quanti ancora non vogliono abbandonare questa terra». Lo scrive il comitato Nuova 106 Adesso (Crotone) in merito all’annuncio della riattivazione dei voli sull’aeroporto “Pitagora” a pratire dal prossimo primo dicembre. «Il Comitato Nuova106 Adesso – prosegue la nota – esprime allora grande soddisfazione per l’imminente riapertura dello scalo Pitagora di Crotone, così come annunciato dallo stesso governatore della Calabria Mario Oliverio, con voli per Roma, Milano, Bologna e Londra. Si esprime soddisfazione per l’operato sinergico delle amministrazioni comunale, provinciale, regionale e nazionale. Come Comitato di cittadini, interessati allo sviluppo delle infrastrutture del territorio, non possiamo che esprimere il nostro plauso a questo primo risultato. Auspichiamo quindi che si inizi a integrare il sistema infrastrutturale e dei trasporti in questo territorio emarginato. L’avvio e la riapertura dell’aeroporto va nella giusta direzione per far uscire questo territorio dalla marginalità. Nuove vie di comunicazione, nuove infrastrutture significano infatti sviluppo e crescita. Uscire dall’isolamento in cui versa Crotone è una grande necessità e un’urgenza. Speriamo che questo segnale riaccenda negli animi la fiducia e sia foriero di sviluppo e di una rinascita per la città e il suo comprensorio. Chiediamo, inoltre, l’attenzione di tutte le istituzioni e della politica nei confronti della disastrata situazione in cui versa la Strada Statale 106, specialmente nella nostra provincia, la Cenerentola d’Italia, non a caso sul tacco dello stivale. E chiediamo che venga accolta dal governatore la richiesta di incontro lanciata da istituzioni provinciali e comunali e dallo stesso Comitato Nuova 106, affinché si avvii finalmente l’iter per la progettazione della proposta di variante della statale 106 (mega-lotto 6) sul tratto Crotone/ Simeri. La petizione lanciata dal Comitato sta avendo largo consenso da parte dei cittadini e merita dunque di essere presa in carico dagli enti preposti (Regione e Anas in primis). Solo attuando una sinergia reale tra le forze e gli interessi in campo a favore del territorio si potrà ridare energia e vitalità alla nostra provincia».

 

FIRMA LA PETIZIONE.

petizione nuova statale 106

 

 

 

 

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oliverio vinoIl figliol prodigo. Un confronto che si è esaurito solo a tarda notte, con un patto politico rinnovato e accordi precisi per il rilancio di Crotone. Questa la sintesi del summit istituzionale riunito ieri a San Giovanni in Fiore (dove era in corso il congresso di circolo del Pd cittadino) tra il presidente della giunta regionale, Mario Oliverio, e una delegazione capeggiata dalla consigliera regionale di Cir, Flora Sculco, e dal sindaco di Crotone, Ugo Pugliese. La discussione è andata abbontamente oltre l'orario di cena, consumata in un ristorante della zona. I punti strategici dell’accordo, adesso, verranno resi noti nel corso di un convegno pubblico che verrà organizzato a Crotone entro novembre, cui ha già dato la propria adesione il governatore Oliverio e potrebbe inoltre arrivare la presenza del ministro all’Ambiente, Gian Luca Galletti, proprio per sugellare l’importanza dell’iniziativa. Senza ombra di dubbio sarà la bonifica dell’ex sito industriale uno dei temi centrali che verranno affrontati nel corso del convegno, ma, ad essa, si affiancheranno temi di non secondaria importanza come le infrastrutture, il progetto Antica Kroton e lo sviluppo più in generale. Nel corso del confronto, il sindaco Pugliese e l’onorevole Sculco hanno illustrato al governatore tutte le azioni strategiche messe in campo per risollevare sorti socio-economiche della città pitagorica e hanno inoltre chiesto il sostegno della Regione per metterne in campo delle altre. Il presidente della giunta, dalla sua, ha offerto massima disponibilità perché il tutto si realizzi, anche e soprattutto, attraverso il sostegno delle strutture della Regione e il supporto dell’indirizzo politico garantito dunque dal suo esecutivo. Di certo, interessa a entrambe le parti stringere un patto per il rilancio di Crotone perché l'accerchiamento attorno a chi governa è assai pressante da parte di cittadini e opinione pubblica, anche di livello nazionale, circa lo stallo e l'arretramento socio-economico della città pitagorica. Ma accanto a queste, che sono ragioni prettamente amministrative, e dietro questo riavvicinamento improvviso, molti ravvisano un patto di non belligeranza, una sorta di armistizio, in vista delle immininenti elezioni politiche. Non è certo un mistero il fatto che Oliverio è interessato a raccogliere quanto più voti possibili in Calabria e le oltre 9mila preferenze incassate dagli Sculco nel 2016 sono un'assicurazione più che mai sufficiente. Così come è ormai un segreto di pulcinella quello sottaciuto da "padre e figlia" dell'area politica che governa Crotone: insieme nutrono la naturale aspirazione a trovare un posto tra le liste che contano e che potrebbero staccare il biglietto di sola andata per i palazzi che contano a Roma. Ma queste sono al momento solo supposizioni... Dall'incontro di ieri a San Giovanni in Fiore, invece, l'unica certezza sugellata è stata quella di mettere un piano di rilancio per Crotone.

 

 

 

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