Prove tecniche d'avvicinamento. Se in casa propria il movimento dei Demokratici continua a dover affrontare subbugli politici, gli animi sembrano invece essersi rasserenati a livello regionale nei rapporti col presidente Mario Oliverio. È previsto per questa sera alle 18, infatti, un incontro a San Giovanni in Fiore tra una delegazione composta dalla consigliera regionale Flora Sculco e il sindaco Ugo Pugliese e il governatore Oliverio. Scopo del summit istituzionale è quello di per fare il punto sulla situazione di Crotone. Nel corso dell'incontro, il sindaco Pugliese illustrerà quali sono le azioni messe in campo dalla sua amministrazione per risollevare le sorti socio-economiche della città e, al contempo, tenterà di concordare nuove azioni strategiche da porre in essere col sostegno della Regione. Il tutto dovrebbe essere poi cristallizzato in un convegno pubblico di prossima organizzazione nella città pitagorica. Appuntamento, questo, cui dovrebbe prendere parte anche il presidente della giunta regionale Oliverio, assieme agli organizzatori Ugo Pugliese, Flora Sculco e tutti rappresentanti della maggioranza al Comune di Crotone. Al di là dei buoni intenti e (si spera) del fruttuoso confronto istituzionale, sembra proprio che tra il presidente Oliverio e l'area Sculco sia scoppiata la pace. Non proprio. Il confronto a muso duro tra le due parti è esploso pubblicamente qualche mese dopo le elezioni (quelle del novembre 2016) e ha prodotto non pochi danni, sia livello politico, che per l'attività amministrativa di Crotone. Il 2018 è ormai alle porte e una nuova competizione elettorale è in procinto di scuotere il Paese. Allora, più che sottoforma di pace, questo avvicinamento, è da leggersi come armistizio. A nessuno conviene farsi del male, né tantomeno avere nemici quando l'urna scotta.
Giancarlo Devona nominato nuovo segretario particolare del presidente della giunta regionale Mario Oliverio. Subentra a Franco Iacucci. Diventa lui quindi la persona di fiducia del presidente col compito di coordinare lo staff. Devona si era candidato con la lista “Oliverio presidente” alle elezioni regionali del novembre 2014, raccogliendo 3.106 voti. Devona ha già maturato esperienze in campo amministrativo ricoprendo il ruolo di assessore ai Lavori pubblici nell’ultimo anno della giunta Vallone ed è stato eletto più volte come consigliere comunale e provinciale a Crotone. A Devona giungano gli auguri di buon lavoro da parte della nostra redazione.
"Abbiamo scelto di procedere alla dismissione di 19 societa' partecipate e di mantenerne 5: solo l'essenziale". Lo ha annunciato il presidente della Regione Mario Oliverio incontrando i giornalisti al termine dell'odierna seduta di Giunta. "Si tratta di una scelta politica chiara e irreversibile - ha sottolineato Oliverio - anche in ottemperanza del piano di revisione straordinaria previsto dalla legge 175/2016. Abbiamo deciso di mantenere Banca Popolare Etica, proprio per la sua funzione sociale, la Sacal per la gestione unica degli aeroporti allo scopo di rafforzare i collegamenti e abbiamo dismesso Sogas e l'aeroporto S. Anna, gia' dichiarate fallite, per accelerarne la liquidazione, Ferrovie della Calabria, Fincalabra, Terme Sibaritide anche perche' stiamo lavorando al riordino complessivo del termalismo. Con questa operazione demoliamo il vecchio pianeta che ha per anni girato intorno alla casa madre impedendone lo sviluppo. L'obiettivo - ha dichiarato il Presidente Oliverio - e' di liberare risorse da investire per costruire la nuova Calabria e liberarci di questa ragnatela che ha soffocato le potenzialita' della nostra regione. Sono rimaste in piedi, a partecipazione diretta di Fincalabra, anche Immemoryhealth e Lamezia Europa. Le 19 societa' oggetto di razionalizzazione sono: Comalca, Sagas, Somesa, Cerere, Comarc, Societa' progetto Magna Grecia, Sogas, Consorzio Cies, Comac, Aeroporto S. Anna; di partecipazione indirette detenuta da Fincalabra: Calpark, Gias, Crati, Mediatag, Promem Sud-Est, le Ceramiche di Squillace, Conserim, Consorzio Cometra, Consorzio studi di Crotone. Erano presenti alla conferenza stampa anche il dirigente generale del Dipartimento bilancio Filippo De Cello e la dirigente di settore Patrizia Di Renzo.
«Siamo qui perche' totalmente ignorati. Il territorio crotonese e' completamente abbandonato, e' desolante e desolato. Oggi si e' aperto Cantiere Calabria, ma dov'e' la provincia di Crotone in questo cantiere?». Lo ha detto Francesco Turano, presidente del Comitato cittadino aeroporto Crotone, che con alcuni componenti dell'organismo ha esposto uno striscione all'universita' della Calabria, dove si sta tenendo la tre giorni di confronto sulle politiche di sviluppo, organizzata dalla Regione. Sullo striscione campeggia la scritta 'Crotone vuole volare'. «Avremmo voluto chiedere al ministro Delrio - ha aggiunto Turano - di fare il percorso per arrivare a Crotone con noi in modo da cogliere concretamente le nostre difficolta'. Siamo fuori dal mondo, qui si parla di futuro, ma per noi non c'e' alcun futuro, vediamo solo desolazione. Il 30 ottobre sara' un anno esatto che l'aeroporto e' chiuso, da allora solo parole. Noi non siamo al terzo mondo, ma al quarto».
Crotone e la sua provincia continueranno ad avere un ruolo marginale anche con l’avvio del cosiddetto “Cantiere Calabria”. La Calabria non è Crotone, ma senza il rilancio della provincia pitagorica, anche il resto della regione non andrà molto lontano. Dalle secche, o si esce tutti con la stessa marcia, o si è destinati a rimanere impantanati per sempre. Nella tre giorni aperta oggi dal governatore Mario Oliverio nella sala "Caldoro" dell’Unical, è iniziato il resoconto su ciò che la Regione e il governo nazionale (all’iniziativa parteciperanno cinque ministri) intenderanno fare per rilanciare la Calabria. La prima giornata di dibattito è stata dedicata a sanità, burocrazia regionale, porto di Gioia Tauro, megalotto 106 già appaltato… Ma nemmeno una battuta di striscio rispetto la situazione di Crotone. La città Pitagorica meriterebbe un’attenzione particolare per lo stato di crisi in cui versa: totale isolamento, disoccupazione a livelli più alti di quelli africani, questione bonifica e tanto altro. L’isolamento è una delle questioni primarie da affrontare, perché per arrivare a Crotone da una delle quattro province calabresi è una vera e propria impresa; figurasi poi come funzionano i collegamenti con il resto dell’Italia e con l’Europa. Non esiste un sistema stradale provinciale e interprovinciale. Da Roma a Cosenza, con l’autostrada, si impiegano circa cinque ore. Da Cosenza a Crotone ci vogliono, se tutto va bene, due ore. Anche per raggiungere Catanzaro ci vuole un’ora e mezza, rispettando i limiti di velocità. Per arrivare da Petilia Policastro o Mesoraca e tornare da Crotone bisogna mettere in conto una mezza giornata. Con il treno da Lamezia Terme a Roma, invece, sono sufficienti tre ore e mezza. Di contro, sempre in treno, da Crotone a Lamezia Terme ci vuole di più. Vedremo come funzionerà il sistema ferroviario quando saranno ultimate le attività di ammodernamento in atto tra Crotone e Catanzaro Lido. Avevamo un aeroporto e oggi è chiuso. Sull’aeroporto, però, è necessario fare chiarezza. La popolazione sta creando un’aspettativa esagerata quando pensa che la riapertura dello scalo risolverà i problemi dei collegamenti di Crotone. Quando l’aeroporto di Crotone era aperto il territorio non era isolato? Rispondere no significherebbe dire una bugia. Certo, la riapertura dell’aeroporto è importante, ma non basta. Dall’isolamento si potrebbe iniziare ad uscire costruendo undici chilometri di strada a doppia corsia: da Simiricrichi a Botricello, lato Crotone. Questo pezzo di strada ci consentirebbe di raggiungere velocemente Catanzaro e Lamezia Terme ed avere la possibilità di collegarsi con un aeroporto internazionale, i treni più veloci e l’autostrada. Oliverio, nella prima giornata di lavori, non ha parlato di Crotone e a Crotone non è ancora venuto per spiegare i progetti che ha nel cassetto. Doveva venire in occasione della festa provinciale dell’Unità: sui manifesti la sua presenza era stata prevista, ma poi non è venuto. Secondo quanto riferito da alcuni organizzatori della Festa dell’Unità, Oliverio doveva venire a spiegare quali sono i progetti su Crotone. Non è venuto perché la Regione non ha progetti? La sua assenza può anche far pensare questo. Oliverio parla d’altro, ma di che cosa parlano gli attori che dovrebbero fare l’interesse di Crotone? Di tante cose, ma la città continua ad avere problemi ed i giovani stanno andando a vivere dove c’è futuro.
"Per combattere l'emergenza-siccita' la Regione Calabria costituira' una "task force" formata da rappresentanti della stessa Regione Calabria, dei Consorzi di bonifica, di Sorical e dell' Universita' della Calabria". Ad annunciarlo e' stato il presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, a conclusione di un dibattito organizzato presso la sede della Bcc di Crotone dalle sezioni regionali della Coldiretti e dell'Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni. "E' un fenomeno che e' determinato dai cambiamenti climatici in atto e con cui, ormai, dovremo fare i conti anche in futuro - ha aggiunto Oliverio - e impone una riflessione sull'adeguamento della strategia che dovremo perseguire non solo nel nostro Paese, ma a livello europeo e che deve poggiare essenzialmente su due pilastri: l'accumulo e la riserva delle acque attraverso la ripresa di una politica dei grandi, medi e piccoli invasi e l'ammodernamento delle reti e dell'innovazione nella loro distribuzione e nel controllo. Due questioni su cui non solo la Calabria, ma l'intero Paese e' in grave ritardo". "Per quanto riguarda il problema degli invasi - ha precisato ancora Oliverio - abbiamo avuto nella nostra regione investimenti cospicui nel corso degli anni che hanno prodotto, pero', solo una serie di grandi incompiute. Noi abbiamo ripreso queste opere, ne stiamo facendo una dettagliata mappatura e abbiamo programmato nel Por e nel Patto per la Calabria risorse importanti (140 milioni) in questa direzione. Ma questo, lo ripeto, e' un fenomeno che deve essere affrontato a livello nazionale ed europeo. In tal senso ho chiesto in sede di Conferenza dei presidenti di Regione, alla presenza del ministro, che il governo promuova a settembre-ottobre, attraverso una iniziativa interministeriale, un incontro nazionale sul problema dell'acqua alla luce dei cambiamenti climatici e della siccita', perche' vengano allocate risorse gia' nella legge di stabilita' di quest'anno. Risorse che non possono gravare solo sul ministero dell'Agricoltura perche' non interessano solo la parte agricola, ma anche l'uso civile, potabile e industriale di questo prezioso liquido". "Per quanto riguarda la gestione e l'ammodernamento delle reti - ha precisato Oliverio - credo che i Consorzi di Bonifica debbano svolgere un ruolo importante. Essi hanno una funzione specifica, sono espressione di interessi del mondo agricolo, delle aziende e delle imprese, e non hanno bisogno di nessun ulteriore riconoscimento".
"Personalmente non ho mai avuto, nei loro confronti, posizioni pregiudiziali o atteggiamenti liquidatori - ha precisato ancora Oliverio riferendosi sempre ai Consorzi di Bonifica - la loro funzione rispetto all'ammodernamento e all'innovazione delle reti e' importante sia dal punto di vista progettuale, che realizzativo e organizzativo. L'unico problema che pongo alla vostra attenzione e su cui vi chiedo di riflettere e' quello che riguarda, soprattutto in un periodo di vacche magre, la razionalizzazione della struttura consortile. Tutto cio' in piena coerenza con la nostra scelta di liberare risorse per investirle in settori veramente produttivi. E' per questo motivo che abbiamo deciso di chiudere i mulini degli sprechi e delle clientele che fino al 10 dicembre del 2014 sono stati largamente foraggiati ed alimentati attraverso un approccio consociativo che non ha suscitato nessuna protesta e nessuna levata di scudi. Siamo partiti con gli stivali nel fango e stiamo bonificando il terreno fangoso e putrido in cui ci siamo dovuti muovere. E' troppo facile dire che le cose non vanno. Chi ha mai detto il contrario? Il problema e' vedere verso quale direzione di marcia si procede. In tre anni di governo regionale, seppur timidamente, il trend e' cambiato: segnali positivi hanno preso il posto dei segnali negativi". "Questo trend -ha concluso il presidente della Giunta regionale - va ora incoraggiato e sostenuto. Bisogna farlo costruendo un'alleanza che non significa rinunzia al dissenso e alle critiche e che si fondi non sullo scambio, sul "do ut des", ma su un progetto che abbia una bussola che trovi i suoi punti di riferimento nella legalita', nell'affermazione dei diritti e nella costruzione del bene comune. Considero fondamentale il metodo dell'ascolto e del confronto perche' una regione come la nostra puo' realizzare obiettivi di crescita, di recupero dei ritardi accumulati nei decenni, solo se c'e' un concorso di energie che opera e solo se ognuno, per la propria, parte "tira" nella direzione giusta e, soprattutto, se afferma una cultura nuova, la diffonde e la fa diventare lievito di una crescita complessiva della societa' calabrese". Nel corso dell'incontro sono intervenuti Marsio Blaiotta presidente Anbi Calabria, Benito Scazziota, Tecnico Anbi, Roberto Torchia, Presidente Consorzio Ionio Crotonese, Giuseppe Blasi, capo dipartimento Mipaaf-Politiche europee internazionali e sviluppo rurale, Massimo Gargano, direttore generale Anbi, Nicodemo Oliverio, capogruppo Pd commissione Agricoltura Camera dei deputati e Pietro Molinaro presidente regionale di Coldiretti Calabria.