«I rappresentanti della mozione Orlando presso il Pd di Crotone devono sapere di poter contare su un segretario provinciale garante delle diverse anime nelle quali si articola il partito, consapevoli che Murgi è uomo di specchiata onestà e correttezza, uomo di garanzia per tutti gli iscritti al partito, come dimostrato sin dal momento della sua elezione». Così il parlamentare piddìno Nicodemo Oliverio dopo l'aut aut lanciato questa mattiva da alcuni rappresentanti della mozione Orlando che hanno minacciato di ricorrere all'autorità giudiziaria se entro 48 ore non venisse insediata la commissione provinciale per il congresso [LEGGI ARTICOLO]. «Nulla potrebbe essere fatto - sottolinea il parlamentare - se non nel rispetto delle regole. Dispiace, pertanto, che esponenti e dirigenti di partito espongano pubblicamente accuse che rischiano di compromettere la serenità della competizione congressuale, che deve vederci uniti pur nelle diversità, e ognuno nei propri ruoli. Sono sicuro che altrettanta imparzialità e correttezza sarà svolta anche dalla segreteria regionale. Agli amici della mozione Orlando mi sento di poter dire che siamo tutti nella stessa barca. E insieme dobbiamo remare dalla stessa parte. Stando nel partito nella buona e nella cattiva sorte, lottando con la gente e fra la gente. Per affermare i temi che stanno a cuore agli italiani in questo momento. Le primarie devono essere una festa della democrazia, un momento di condivisione e confronto. Guai a sciupare questa occasione con inutili litigi da cortile».
Il presidente della giunta regionale calabrese, Mario Oliverio, ha incontrato il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Crotone, Giuseppe Capoccia. L’incontro è avvenuto questa mattina presso l’ufficio di Capoccia a Crotone ed Oliverio era accompagnato dall’assessore regionale all’Ambiente, Antonella Rizzo. Secondo quanto è stato possibile apprendere l’argomento trattato è stato quello della bonifica dell’area industriale di Crotone. Sembrerebbe che Oliverio abbia voluto incontrare il procuratore Capoccia, prima della riunione del tavolo tecnico fissata per il prossimo 28 marzo, per informarlo di tutte le attività messe, sino ad oggi, in campo per la bonifica. Al di là di questo incontro il procuratore segue attentamente tutte le vicende che riguardano la questione ambientale di Crotone, sin dal primo momento del suo insediamento. Oliverio avrebbe proceduto ad informare Capoccia sui passaggi che sono stati fatti a livello istituzionale, prima della riunione del tavolo tecnico per gli interventi nell’ex area industriale, che è stata convocata, presso la sala giunta della Provincia di Crotone, lo scorso 17 marzo dal commissario per la bonifica, Elisabetta Belli. L’ordine del giorno prevede la trattazione di cinque punti: “Procedure operative di collaudo degli interventi di cui al decreto del ministero dell’Ambiente – direzione generale per la salvaguardia del territorio delle acque – Prot. n. 20/STA del 03/02/2017 concernente l’approvazione del “progetto operativo di bonifica dei suoli dello stabilimento ex Agricoltura – Revisione1”, trasmesso da Syndial attività diversificate Spa, ricadente nel sito di interesse nazionale di Crotone, Cassano e Crotone”; esiti delle sperimentazioni condotte nel sito ex Pertusola, giusta autorizzazione provvisoria all’avvio dei lavori di cui al Decreto ministro prot. 1098 del 25/1/2011; approfondimenti in merito ai vincoli idraulici nell’area ex industriale e alla loro incidenza sulla normativa relativa ai rifiuti pericolosi; interventi proposti dalla curatela fallimentare nell’area ex Sasol: iter di approvazione, modi e tempi di realizzazione dei lavori; varie ed eventuali”.
«Voglio essere estremamente chiaro: sulla bonifica di Crotone si gioca una partita importante anche sul piano della trasparenza e della legalità, in una regione massacrata nella sua storia dalle organizzazioni criminali e mafiose». Lo ha detto il governatore della Calabria, Mario Oliverio, nel corso dell’audizione alla Commissione parlamentare sulle attività connesse al ciclo dei rifiuti dell’8 febbraio scorso. Oliverio paventa il pericolo che le organizzazioni ‘ndranghitiste possano entrare nell’affare della bonifica considerato che in ballo vi sono diverse centinaia di milioni di euro e per questo pensa che sia «importante che per la gestione della bonifica del sito Sin Crotone si avvii al più presto la sottoscrizione di un protocollo di legalità, che veda tra gli altri anche la presenza autorevole del ministero dell’Interno». In questa direzione Oliverio ha detto di impegnare l’amministrazione da lui presieduta a mettere in campo attività e strumenti finalizzati ad impedire «infiltrazioni di malaffare o di qualsiasi tipo, che vanificherebbero gli sforzi di rilancio del territorio e dell’intera collettività a favore di gruppi ristretti e di forze che nel corso di un lungo periodo hanno condizionato negativamente la vita in Calabria». In precedenza Oliverio aveva parlato del ruolo del commissario per la Bonifica, Elisabetta Belli, che, a suo dire, avrebbe dovuto facilitare «un percorso con un atteggiamento super partes, improntato alla risoluzione dei problemi e al superamento degli ostacoli» e, invece, «purtroppo registriamo un comportamento che… sta creando una forte confusione». «Secondo quanto stabilito dall’articolo 4 del decreto legislativo n. 145 del 2013 – ha detto ancora Oliverio – il commissario cura le fasi progettuali, promuovendo le opportune intese tra i soggetti pubblici e privati». Secondo il governatore «i soggetti pubblici interessati alla bonifica sono il ministero dell’Ambiente, la Regione, la Provincia e il Comune di Crotone», mentre il soggetto privato è la Syndial. La Belli, quindi, farebbe confusione «anche in questo caso».
«Le notizie uscite sulla stampa, riguardo l'atteggiamento di chiusura del presidente della Sacal a qualsiasi confronto istituzionale riguardante gli aeroporti di Crotone e Reggio Calabria, oltre ad essere bizzarro, sono a dir poco preoccupanti». È questa la reazione di Flora Sculco, consigliera regionale di Calabria in Rete. «Quando sin dall’inizio di questa vicenda – prosegue la consigliera regionale – abbiamo chiesto una concertazione ed un dialogo tra tutti i soggetti in gioco e soprattutto una regia istituzionale in capo alla Regione, il nostro intento era quello di garantire e assicurare trasparenza al percorso ed evitare qualsiasi inghippo, anzi un’azione del genere sarebbe servita ad accelerare e facilitare i percorsi di rilancio degli scali di Crotone e Reggio». Secondo la consigliera regionale occorre ora uscire da questo empasse. «Da sempre - continua Sculco - il mio unico intento è stato quello di assicurare la ripresa dello scalo crotonese, la sua ripaertura, il suo potenziamento ed il suo rilancio, indipendentemente dalla società che avrebbe vinto il bando Enac. Questo è stato l’unico interesse che ha mosso le mie azioni in questa vicenda. È questo continuerà ad essere il mio impegno, determinato ed infaticabile, affinchè questo risultato sia raggiunto nell’interesse della città di Crotone e dell’intera fascia ionica, che ritengono questa infrastruttura strategica nel rispetto del diritto inalienabile alla mobilità». Sculco prosegue dicendo che «è la politica che deve riprendere le redini di questa vicenda. Adesso - conclude la consigliera regionale di Cir - occorre, ancora più di prima, che la Regione e il suo presidente, Mario Oliverio, in quanto titolari del piano regionale dei trasporti che prevede un assetto aeroportuale regionale basato sui tre scali di Lamezia, Reggio e Crotone, svolgano quel ruolo di regia che fino ad oggi è mancato».
«L’affidamento a Sacal delle concessioni aeroportuali di Crotone e Reggio Calabria consente il rilancio dei nostri aeroporti». Così il presidente della giunta regionale Mario Oliverio dopo che L’Enac, a seguito delle procedure di gara per le concessioni trentennali relative agli aeroporti di Crotone e Reggio Calabria, ha proceduto all'affidamento della gestione dei suddetti aeroporti alla Sacal. «La conclusione della gara con l'affidamento a Sacal delle concessioni aeroportuali di Crotone e Reggio Calabria - ha dichiarato il presidente della Regione Calabria - consente il rilancio delle attività aeroportuali calabresi. Questa mattina ho avuto un colloquio telefonico con il presidente di Enac, Vito Riggio, al quale ho chiesto l'accelerazione delle procedure relative alle certificazioni necessarie per la riattivazione delle attività di volo sull'aeroporto di Crotone e per la concreta assunzione della gestione degli aeroporti a Sacal. Ora che la gara si è conclusa - ha proseguito Oliverio - bisogna fare ogni sforzo per consentire i collegamenti aerei su Crotone a partire dalla stagione estiva ed il rilancio dell'aeroporto di Reggio Calabria, anche creando le condizioni per la presenza di nuove compagnie aeree. Oggi pomeriggio ho incontrato il ministro del Rio al quale ho chiesto il sostegno del Mit in questa direzione. La Calabria – ha concluso il presidente della Regione - per costruire il suo sviluppo deve realizzare un sistema di mobilità adeguato. In questa direzione stiamo lavorando concretamente realizzando risultati concreti». Il presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, aveva incontrato questa mattina invece il presidente del Consiglio dei ministri, Paolo Gentiloni, «con il quale - si legge in un comunicato dell'ufficio stampa della Giunta regionale calabrese - ha svolto una disamina della situazione della Calabria e, in particolare, delle maggiori emergenze economico-sociali e delle attivita' in corso per dare impulso allo sviluppo occupazione e produttivo della nostra regione. Tra i principali problemi affrontati una particolare sottolineatura e' stata dedicata al tema del sistema degli investimenti produttivi, alle infrastrutture e al ruolo del porto e dell'area di Gioia Tauro. Al termine del cordiale colloquio - e' scritto - il Presidente Oliverio ha invitato il Presidente Gentiloni a visitare la nostra regione. Un invito che il premier ha immediatamente accolto, annunciando una sua visita in Calabria per il prossimo mese di aprile. Il Presidente Oliverio, infine, ha incontrato nel pomeriggio il ministro alle Infrastrutture, Graziano Delrio, con il quale - continua la nota - ha affrontato i problemi connessi al superamento delle difficolta' emerse nell'iter di realizzazione del progetto relativo al macrolotto 3 Sibari-Roseto, le problematiche del rilancio del sistema aeroportuale calabrese alla luce dell'avvenuta aggiudicazione alla Sacal delle gestioni degli aeroporti di Crotone e Reggio Calabria e alla messa in attivita' dell'agenzia portuale di Gioia Tauro».
«Dal rapporto Ismea-Svimez e dall'Osservatorio Polos della Camera di Commercio di Crotone emerge un sistema agroalimentare del Mezzogiorno ed in particolare della provincia pitagorica che mostra significativi segnali di ripresa, divenendo uno dei principali perni su cui appoggiare una credibile strategia di ripresa dell’economia meridionale». E' quanto ha dichiarato il capogruppo del Pd in commissione agricoltura della Camera dei deputati in occasione del Tavolo dell'economia promosso dalla Camera di Commercio di Crotone [LEGGI ARTICOLO]. «I dati – prosegue Oliverio – ci parlano di un incremento del numero delle imprese agricole, di una crescita degli investimenti che prefigura una ripresa non effimera della capacità produttiva; di un rapporto tra credito e comparto agricolo che si caratterizza per una maggiore affidabilità rispetto ad altri comparti; di una significativa crescita dell’export agroalimentare. Ma il dato che voglio con più forza sottolineare ė quello di una capacità del settore di generare nuova occupazione, con una dinamica particolarmente positiva per le nuove generazioni. La terra in Calabria ed anche a Crotone, non è più soltanto il luogo della tradizione e delle radici. L'agricoltura può rappresentare, se esercitata con competenze e capacità di innovazione, un veicolo importante per avviare un’attività imprenditoriale moderna, professionalmente e socialmente gratificante, capace di interagire positivamente con i valori ambientali e sociali. I giovani calabresi hanno compreso le opportunità che scaturiscono dalla capacità di mettere a valore il patrimonio produttivo, ambientale, paesaggistico e eno-gastronomico. Il settore trainante dell'economia crotonese ė infatti l'agricoltura: il settore agricolo rappresenta il 26.7 per cento del totale delle imprese della provincia. Il 90 per cento delle quali ditte individuali. Una incidenza nettamente superiore sia rispetto al 16.9 per cento del valore regionale che a quello del 12.5 del paese. Le imprese agricole guidate da donne a Crotone sono particolarmente presenti e sviluppano un tasso pari al 2.59 per cento rispetto a quello regionale dell'1.63 per cento. Così come la provincia pitagorica è leader in Calabria per concentrazione di imprese di giovani 2.806 pari al 16.20 per cento. Dalla capacità di cogliere queste potenzialità può nascere un nuovo progetto di sviluppo dell’agroalimentare meridionale. Bisognerà ora muoversi con interventi differenziati a seconda del tipo di produzione e di territorio interessati, incentivando forme di aggregazione che possano portare ad economie di scala e ad una maggiore rappresentatività del settore nella filiera agroalimentare. Occorrerà lavorare perché i terreni siano sempre più esenti da contaminazioni, perché la ricerca offra nuovi strumenti di precisione per un minor consumo di acqua e di fitosanitari, perché le produzioni biologiche abbiano maggiore sviluppo per preservare il territorio ed offrire un prodotto di alta qualità. E c'è anche da affrontare il problema del credito che affligge non poco le nostre aziende agricole. Un problema che si è accentuato in considerazione delle notevole difficoltà che pongono in essere le banche. Un forte impegno di Ismea e della Regione su questo delicato problema, può contribuire a trovare adeguate soluzioni. Per tutto quanto esposto, credo possa essere necessario mettere in piedi un tavolo permanente presso la Camera di commercio della nostra provincia. Un punto di studio, osservazione e proposta relativo al complesso ed esaltante mondo agricolo della nostra terra».