«Alla presenza di Giovanni Puccio che ne sarà il presidente, si è insediata nella mattinata di sabato 27 la Commissione di garanzia per le Primarie». Ad annunciarlo è il commissario cittadino del Pd di Crotone Maurizio Tricoli. Altri 5 cinque componenti fanno parte del comitato organizzatore. Si tratta di: Marco Vallone, Giancarlo De Vona, Francesco Livadoti, Paola Curatola e Cristina Ciliberto. «Il primo atto della Commissione - spiega il commissario - sarà sottoscrivere il Patto di coalizione con gli alleati, a questo scopo martedì ci sarà un incontro con i rappresentanti dei diversi partiti, movimenti e associazioni che hanno già aderito alla coalizione. In virtù di tanto - prosegue Tricoli - la Commissione proporrà alla Direzione del partito la rideterminazione della data di scadenza per la presentazione delle candidature e quella della celebrazione delle primarie stesse. Le date che verranno indicate dalla Commissione alla Direzione sono il 6 marzo come termine ultimo per la presentazione delle candidature e 20 marzo per la eventuale celebrazione delle primarie».
È arrivato a mente fredda e senza toni sgarbati il commento del commissario cittadino del Pd di Crotone, Maurizio Tricoli, all'appello lanciato due giorni fa dal gruppo dei "devoniani" («Basta appetiti personali, vogliamo le primarie»). Ieri, invece, erano stati 59 firmatari capeggiati dalle donne del Pd, in testa l'ex assessore Anna Melillo, a chiedere che il Pd indicasse una donna a sindaco per le prossime amministrative. Oggi è stato il commissario Tricoli a dare una bella "frenata" alle fribrillazioni elettorali interne al Pd, invitando tutti a far prevalere il buon senso.
«La campagna elettorale alle porte ormai - scrive il commissario cittadino del Pd di Crotone Maurizio Tricoli - sembra esser entrata nel vivo, con il Pd cittadino che intende tornare ad essere, con forza, dignità e passione il motore della iniziativa politica. Tutto questo - richiama Tricoli - con il contributo fattivo e decisivo dei suoi iscritti, dei dirigenti, degli amici e simpatizzanti del Pd che, avrà anche cose da farsi perdonare, ma non certo la consapevolezza di averci sempre e comunque provato e di aver fatto molte cose buone per la città».
«È sotto gli occhi di tutti che il Pd - dichiara Tricoli - intende ricandidarsi alla guida della città per portare a termine quanto iniziato e programmare il futuro della nostra Crotone. Ma per far tutto ciò credo ci sia bisogno di buon senso diffuso, quel buon senso che deve riportarci tutti a discutere, in pubblico ed in privato, di grandi temi anziché di futili strategie. Il percorso del Pd - ricorda il commissario cittadino - come dichiarato nei giorni scorsi, nell'ordine di una normale dialettica per un partito come il nostro, è quello di cercare fino all'ultimo di fare sintesi. Ma non una sintesi da "caminetto" oramai tipica di una politica superata che si maschera su nuovi volti, bensì sintesi vera e sostanziale, in grado di amalgamare i numerosi pensieri delle varie anime del nostro partito, della nostra società e della nostra coalizione. Coalizione che con profondo spirito di appartenenza e rispetto aspetta che il Pd torni ad indicare un percorso chiaro e decisivo».
«Il percorso - conclude Tricoli - che porterà allo svolgimento per le primarie, a mio avviso, non può che passare da una larga riflessione su temi anziché su persone, è finito da tempo ormai il famoso tiro al bersaglio tipico della "Prima Repubblica". Il Pd crotonese, torno a ripetere, ha uomini e mezzi, per ritrovare unità, mostrare coesione, fare gruppo, dare prospettiva e forma al futuro della città di Crotone che dovrà essere il volano attorno al quale dovrà svilupparsi l'economia dell'intero territorio del Crotonese».
Si terrà domani mattina, a partire dalle ore 11, presso la sede del Pd di Crotone, in via Panella 182, il congresso provinciale dei Giovani democratici. All'evento presenzieranno dirigenti e amministratori del partito.
«Il 28 gennaio - informa una nota - si è svolta presso il circolo del Pd di Cirò Marina l' assemblea degli iscritti convocata dal segretario cittadino Domenico Facente. In apertura - prosegue la nota - il vicesegretario Gianni Notaro, che ha partecipato agli incontri con il responsabile nazionale del partito, ha illustrato sulle novità in tema al tesseramento ed all'anagrafe degli iscritti, sulle comunicazioni e le risultanze delle Assemblee regionali e provinciali del Partito democratico. L' assemblea, ha registrato una straordinaria partecipazione di iscritti e simpatizzanti e nella discussione all'ordine del giorno, sulle Amministrative 2016, ha delineato quale sarà il percorso politico che caratterizzerà, l'operato del circolo in viste della competizione elettorale. Il segretario cittadino ha ribadito la necessità che il Pd si presenti unito e solidale a questa importante campagna elettorale, consapevoli della responsabilità che un grande partito ha nei confronti dei cittadini e della città. All'unanimità, così come già preannunciato da alcuni organi di stampa, si è convenuto e confermato ancora una volta, per una forte discontinuità rispetto al passato recente. Con un giudizio fortemente negativo e critico nei confronti dell'amministrazione Siciliani, di cui non si è mai condiviso, metodi e soprattutto contenuti politici. Gli interventi di molti degli iscritti, in primis dell'ex sindaco e capogruppo uscente Nicodemo Parrilla, unitamente al contributo dei compagni Antonio Gallella, Mario Turano, Gianni Notaro, Nicodemo Carluccio, Giovanni Morrone, Battista Mummolo, Gianni Gentile e del vicesegretario provinciale Giuseppe Dell' Aquila, sono stati tutti improntati alla condivisione di un progetto il più unitario possibile, che sia e si riconosca in un reale cambiamento della visione e del progetto, di amministrazione della cosa pubblica. La mèta da tutti condivisa, di porre il PD al centro ed alla guida di tale progetto, vedrà nei prossimi giorni, attraverso, l'opera del segretario cittadino, l'istituzione di un "comitato per le Amministrative 2016" che gestirà ogni singolo aspetto della campagna elettorale. Dall'organizzazione, alla stesura del programma amministrativo, dal rapporto con la società civile e le forme associative organizzate, dai rapporti con gli alleati alla composizione delle liste. Un organismo, leggero e veloce, che possa dare alla città e per tempo, un candidato sindaco ed una squadra seria, autorevole e competente. In conclusione dei lavori, si sono annunciate una serie di iniziative pubbliche, delle quali il Pd cittadino si è fatto e farà promotore, in primis una pubblica assemblea, alla presenza dei vertici istituzionali del partito, dove verranno delineate ed illustrate, proposte metodi e contenuti della proposta politica e del programma amministrativo, per la città ed i cittadini per il voto del giugno prossimo».
Altro che largeh intese. Tra Pd e Demokratici volano ormai gli stracci. Tutto è cominciato sul finire della scorsa settimana, quando i Demokratici hanno accusato il Pd di immobilismo amministrativo e di scelte scellerate sulle aziende partecipate. Via Panella, dal suo, ha ricorda il ruolo dei Demokratici in numerose amministrazioni da quella comunale alla regione. Adesso la nuova replica di via Roma. «È difficile confrontarsi - scrivono i Demokratici di Crotone - e anche polemizzare con interlocutori che non accettano la realtà, che disconoscono la propria storia e quella degli altri, che consapevoli del proprio disastro governativo distorcono la verità per occultare le proprie responsabilità. Il Pd di Crotone- rincarano i centristi - asse portante di questa consiliatura e di questa amministrazione si è dissolto, è evaporato; ha perso qualunque funzione politica e mediativa mirata a condividere e sinergizzare gli sforzi e le proposte di altre forze politiche e le istanze dei cittadini; ormai prevalgono i rigurgiti di settarismo e di ideologismo con modelli mediatici che richiamano meccanismi di riflessi condizionati. Sono rimasti - proseguono nella nota - i flebili e solitari replicanti dei Ds, del Pds, persino del Pci. I Demokratici hanno puntualmente sottolineato la drammaticità della crisi delle aziende dei servizi pubblici invocando tutte le forze politiche e sociali a ripensare la logica delle società partecipate secondo quelli che sono gli indirizzi del governo Renzi e che sono stati in questi giorni illustrati dal ministro Madia. Il famoso convegno del 2012 -puntualizzano i Demokratici - a cui è stato fatto riferimento aveva evidenziato l'indispensabilità dell'accorpamento dei vari servizi in un'unica grande azienda, superando la tendenza a creare piccoli contenitori figli della logica degli "orticelli". È noto a tutti che in questi lunghi anni passati si è preferito realizzare, nei servizi pubblici locali, tanti "nanetti" divisi e separati tra di loro in totale spregio persino di apposita normativa di legge che suggeriva altri percorsi più adatti ad ottenere un equilibrio tra costi e ricavi che avrebbe garantito solidità economico-gestionale alle stesse aziende e sicurezza stabilità e futuro ai lavoratori e alle loro famiglie. Lo sforzo dei Demokratici del resto, non è solamente teorico, basti ricordare che i primi anni della sindacatura Vallone furono caratterizzati, positivamente, dalla trasformazione dell'Aspc in Akrea con il chiaro intento ed obiettivo di avviare un processo di accorpamento di servizi e attività che hanno reso più forte e solida la stessa Akrea, anche se questo processo è rimasto, come al solito, incompiuto. Quelli furono i soli anni in cui gli attuali Demokratici, allora Margherita, ebbero funzioni di governo locale e furono molto utili per procurare risorse all'Ente comunale che in gran parte sono ancora nella dotazione finanziaria del Comune. La rottura successiva con la maggioranza e la conseguente nascita dei Demokratici interruppe quella sinergia ed è allora che venne coniato lo slogan pro Vallone "finalmente liberi di governare" (sic). Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. I novelli Icaro, sopravvalutando le proprie capacità politiche ed amministrative si bruciarono presto le ali, con la conseguenza di vanificare vecchie e nuove risorse, di non riuscire mai a creare le condizioni per l'apertura di un solo cantiere, trascinando la città in una immota e paralitica gestione, ignorando sistematicamente tutte le occasioni che potessero contribuire a modernizzare Crotone e restituire un minimo di rotta politica ed amministrativa al governo della stessa città. Le drammatiche problematiche inerenti alla partecipate provinciali, magari causate, anche, dall'insolvenza dei Comuni minori, derivano comunque da un'antica pratica, familiare a questo "gruppo dirigente" ed anche a coloro che ne furono i predecessori: scaricare su Crotone le insufficienze amministrative di altri comuni generalmente a guida Pd, Ds, Pds. Ricordiamo che l'Akros fu costituita dalla Provincia a guida Pds senza la partecipazione del Comune di Crotone, allora governato dalla giunta Senatore. Successivamente a guida Ds la Provincia costituì la Soakro de poi fece nascere la Società dei Servizi e quelli furono alcuni dei motivi che determinò la fuoriuscita dalla maggioranza degli "esponenti" della Margherita. L'attuale gruppo dirigente del Pd, tra l'altro, ignora o occulta un fatto gravissimo che è passato inosservato sotto gli occhi dei cittadini di Crotone: la vicenda delle Royalty, da sempre incassate per intero dalla città, furono distribuite diversamente con una semplice convenzione nel 2009. Non si capisce, ancora oggi, per quale ragione e per quali obiettivi. Di tutt'altro tenore il comportamento e lo stile del rappresentante regionale de i "DemoKratici" in seno alla precedente giunta regionale che ha assicurato alla città di Crotone consistenti risorse pari a 1.200.000 euro per avviare la raccolta differenziata, puntualmente dissipati e mal spesi e, per questo dovranno essere restituite. Questo prevalere degli interessi di parte sugli interessi della città è confermato dagli ultimi provvedimenti adottati dall'attuale giunta comunale nella notte del 31 dicembre 2015, che distribuisce Royalties a pioggia, disattendendone le finalità normative. Da questo derivano le ultime operazioni "distributive", in tanti casi con affidamenti e assegnazioni diretti ed ignorando obbiettivi più complessivi e più importanti per la città. Questa è la verità una ed inoppugnabile ed il malumore dei tanti cittadini prevale sulla soddisfazione dei pochi privilegiati. Una uguale reazione scomposta ed inopinata era stata provocata dalla richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio comunale da parte di undici consiglieri per mettere a punto l'iter per la costituzione della New-Co finalizzata al salvataggio dell'aeroporto. Sia pure con la solita lentezza, finalmente, il consiglio comunale viene convocato per procedere alla approvazione degli atti indispensabile ad avviare un percorso solutivo della importante e decisiva infrastruttura aeroportuale. Era quello che volevamo e niente altro. Il nostro desiderio non mai stato quello di fare inutili polemiche, quanto piuttosto compiere il nostro dovere e dare soddisfazione ai cittadini ed alla intera comunità. Su tutte le altre questioni e problemi che drammaticamente incombono sulla città avevamo richiesto e proposto ed invitato a compiere uno sforzo corale ed un impegno unitario, nella consapevolezza che gli stessi problemi non si risolvono in solitudine amministrativa e nemmeno solo in via Panella».
«Ci sono giorni - scrivono i Gd di Crotone - per riflettere e giorni in cui riteniamo sia necessario agire. Alla profonda riflessione che è seguita - spiegano - alle gratuite e inveritiere esternazioni rilasciate dal commissario cittadino Maurizio Tricoli, non può che seguire un gesto forte da parte dei Giovani democratici di Crotone. Tre anni fa - precisano i Gd - abbiamo aperto questa sezione con un solo spirito: perseguire gli ideali di uguaglianza e giustizia sociale. Questi ideali sono stati calpestati da chi si è arrogato il diritto di utilizzare un ruolo politico a livello dirigenziale per scopi personali. Abbiamo sempre fermamente creduto - commentano - che la rivoluzione vada fatta unicamente con la mente e con il cuore e non con la futilità delle parole, tantomeno con la violenza, sia essa fisica o verbale. Se decine di ragazzi di sinistra - incalzano - hanno creduto in noi, è perché non abbiamo mai piegato la testa. Con lo stesso spirito di sempre e sulla scorta di queste motivazioni - entrano nel merito - abbiamo chiesto le dimissioni del commissario cittadino del Pd che riteniamo inadeguato nei tempi e nei modi. Tali dimissioni non sono solo simboliche, ma rappresentano nel "partito con delle regole" un dogma che per noi non può essere eluso: "chi sbaglia paga". Per tali ragioni, vincoliamo il nostro ruolo nel partito a una presa di coscienza all'interno del Pd, ovvero siamo pronti per amore della città a prendere le dovute decisioni qualora le nostre richieste rimarranno inascoltate. Invitiamo il commissario Tricoli - concludono - a compiere immediatamente un passo indietro. Per il nostro partito ci saremo sempre, ma non siamo disposti a scendere a compromessi».
I firmatari del documento.
Manlio Caiazza
Bruno Malena
Alessandro Milito
Francesco Carolei
Valentina Ferraggina
Roberto Spanò
Luca Calzona
Andrea Mungari
Stefany Lizcano
Carlo Figliomeni
Marco Loria
Valentina Camposano
Federica Cassano
Valerio Aquila
Alessandra Pugliese
Gabriella Corigliano
Antonio Borrelli
Carlo Facente
Francesco Proietto
Emanuele Marangolo
Noemi Milani
Martina Bossio
Annagiulia Caiazza
Marta Paluccio
Maria Policastrese
Sara La Torre
Prema Bossio
Anastasia Ferraggina
Ludovica Angotti
Mattia Montorsi