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Venerdì, 13 Settembre 2024

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Hanno scatenato un vero e proprio putiferio le dichiarazioni rilasciate in esclusiva alla ProvinciaKR dal commissario cittadino del Pd Maurizio Tricoli [LEGGI ARTICOLO]. Alla domanda «che voto dà all'Amministrazione cittadina», il dirigente del Pd aveva risposto «certamente un voto insufficiente». E alla richiesta di chiarimento aveva aggiunto: «In generale. Ordine, Sicurezza, Ambiente, la Tufolo Mare ancora inesistente, mercato piazza Nettuno che non darà la risposta che si attendeva, la vicenda Soakro, la Società dei servizi, tutti settori che stanno mettendo a dura prova i cittadini. Ed a proposito dei sindacati che oggi gridano all'elevato numero di dipendenti occupati in Soakro e Società dei servizi, loro dove erano quando si facevano queste assunzioni?». Insomma, il commissario cittadino aveva sparato a zero come si dice in questi casi. Ma forse a qualcuno, in via Panella, non è proprio andata giù questa sferzata di autonomia critica del commissario. Tanto è che, a distanza di qualche ora dalla pubblicazione dell'intervista, non si è fatta attendere la replica del partito che è arrivata attraverso il nuovo responsabile della comunicazione Francesco Biafora. «In merito alla intervista rilasciata dal commissario cittadino del Pd Maurizio Tricolial signor Giuseppe Livadoti - è scritto nella replica - da noi ritenuta inesatta e penalizzante per l'immagine del partito, riportiamo le reali dichiarazioni di Maurizio Tricoli al giornalista. Ho affermato - chiarisce il commissario cittadino - che non è sufficiente quanto prodotto dall'amministrazione comunale (quindi confermando il voto di sfiducia, ndr) che però ha dovuto fare i conti con i tagli del governo, le contingenze economiche e le non poche emergenze di tutti i tipi che si è trovata a dover affrontare (dichiarazioni che il commissario aveva riferito in merito alla formulazione del bilancio, ndr). Sicuramente una situazione difficile e non di poco conto - conclude Tricoli - che bisogna tenere nella dovuta considerazione quando si parla dell'attività di una amministrazione comunale come quella di Crotone». La nota chiude con una richiesta di «maggiore attenzione e rispetto delle persone e delle istituzioni». Nel concedere il diritto di replica al Pd e all'avvocato Maurizio Tricoli, si conferma il contenuto delle dichiarazioni precedentemente riportate nell'intervista. Quanto accaduto, invece, nelle dinamiche interne alla dirigenza del Pd nei minuti immediatamente successivi alla pubblicazione dell'intervista sono e devono rimanere un fatto interno al partito stesso, né appartengono alla cronaca giornalistica. Perché a noi appartengono i fatti, soltanto i fatti.

 

 

 

 

 

 

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biafora«Sono lieta - scrive Tonia Stumpo del Coordinamento nazionale donne Pd - della nomina di Francesco Biafora come responsabile della comunicazione del Pd crotonese perché gli riconosco ottima professionalita, serietà ed esperienza. Tutte qualità importati che mi portano ad augurargli buon lavoro ed un sincero in bocca al lupo».

 

 

 

 

 

 

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biafora«Francesco Biafora - annuncia il segretario provinciale del Pd Arturo Crugliano Pantisano - è il nuovo responsabile della comunicazione del Pd di Crotone. Una lunga esperienza alle spalle nella sua carriera giornalistica che lo ha portato a cooperare con diversi organi di informazione locali, emittenti televisive e radiofoniche ma anche giornali on line ed infine come responsabile dell'ufficio stampa del F. C Crotone. Questo il curriculum di Biafora che certamente non mancherà di dare il suo contributo in questa nuova avventura, per la quale a nome del partito gli auguro un grosso in bocca al lupo».

 

 

 

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«La revoca della delega di assessore ai Lavori pubblici del Comune di Crotone - scrive l'onorevole Emilio De Masi - non esaurisce la sua gravità nella contingenza di un gesto comunque inqualificabile prima che inspiegabile. Questa vicenda rappresenta la sintesi plastica - commenta l'ex consigliere regionale - di una degenerazione etica che ha pressoché consumato l'anima, cioè la ragion d'essere della politica. Si è ormai strutturato un costume che, nelle più significative decisioni degli assetti istituzionali o amministrativi, prescinde radicalmente dalle basilari motivazioni che dovrebbero indurle. La politica confinata nella surreale dimensione oligarchica. Nessuna ragione, personale, comportamentale, amministrativa, é stata addotta (e ci mancherebbe altro!) a giustificazione dell'esclusione di Candigliota, né tantomeno a conforto dell'indicazione del nuovo assessore. All'indignazione avvertita e schiettamente manifestata all'indomani di questa inopinata scelta, si va sostituendo una più serena ma altrettanto ferma coltivazione di analisi che, nella loro spregiudicatezza, rappresentano un contributo alla riqualificazione culturale della politica crotonese. C'è una cifra di coerenza politica, alimentata nella profondità di una tensione ideale che, al giorno d'oggi, appare un'evocazione romantica: come movimento, abbiamo preferito privarci di una unità consiliare in nome di atteggiamenti elettorali che violavano la coerente adesione alla scelta di fondo compiuta nel 2011. Altri, additati quali ispiratori o attuatori di trame funzionali alla demolizione di assetti, la cui salvaguardia é stata garantita esattamente dal nostro gruppo, diventano destinatari di gratificazioni "giuntali". Il Pd riprova a ricomporre la propria stabilità a scapito dell'altra parte più significativa della coalizione, così pregiudicandone le stesse fondamenta politiche. Convocati sovente, come movimento, in occasione di sedute di consiglio ad alto rischio abbiamo puntualmente garantito decisive presenze. Per altro verso, non abbiamo mai ottenuto riscontri a proposte, idee, contributi amministrativi che, se accolti, avrebbero probabilmente mitigato la severità della crisi in cui l'amministrazione versa e l'implacabile giudizio dell'opinione pubblica stremata in qualunque aspettativa di futuro. Una coalizione privata di occasioni di confronto, nell'immiserire l’ispirazione politica che dovrebbe qualificare un'amministrazione, annienta la sua genesi culturale. Non so se sussistano margini e soprattutto volontà di ricomporre la dignità di uno schieramento che pure sembrava indispensabile al corso politico di questa città. Eventuali riscontri - conclude - unicamente polemici verso questa nota mi confermeranno nella mia crescente sfiducia».

 

 

 

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pd festa unita 2015 internaEstate per il Pd significa anche, tradizionalmente, Festa dell'Unità. Tutto ciò, naturalmente, vale anche per la provincia di Crotone. Una due giorni intensa, infatti, quella tenutasi sul lungomare di Cirò Marina dove i due circoli del Pd, quello locale e quello di Cirò Superiore, hanno messo in piedi una interessante due giorni di festa e dibattiti. Il primo giorno, insieme al segretario provinciale Arturo Crugliano Pantisano, il consigliere regionale Enzo Ciconte e l'assessore Antonella Rizzo, si è discusso del ruolo del Pd all'interno del centrosinistra, delle primarie e soprattutto di Regione. Pantisano ha spiegato che il Pd deve ritornare a far rivivere i circoli che non devono essere solo utilizzati per le primarie. Queste ultime, a giudizio del segretario, possono anche continuare ad essere considerate uno straordinario strumento di selezione solo se vissute con lo spirito giusto, e non come strumento di competizione tra classi dirigenti. Si è parlato anche ed inevitabilmente di ambiente, e soprattutto di bonifica. Pantisano ha affermato che il tempo dell'attesa per la nomina del commissario per il danno ambientale a Crotone è finito. Se occorre ha aggiunto «solleveremo le barricate e la Regione deve essere vicino a noi: i 56 milioni di euro che Eni ha versato allo Stato sono in cassa da gennaio e il governo deve subito nominare il commissario come la legge prescrive». Caustico l'onorevole Ciconte che ha fatto un resoconto dei suoi 5 mesi da vicepresidente in un contesto di estrema difficoltà a causa dello sfacelo lasciato dall'amministrazione Scopelliti. Pragmatica l'assessore regionale Antonella Rizzo, che ha individuato nella necessità di dare risultati immediati al territorio come l'unica strada da dover percorrere, per consegnare risposte ad un territorio, e soprattutto ai sindaci, che spesso sono stati lasciati soli e abbandonati al proprio destino. Ha aggiunto inoltre, su precisa richiesta di Pantisano, che avrebbe promosso per l'inizio della prossima settimana il tanto agognato incontro con la Regione per affrontare, assieme ai sindaci, la questione Soakro-Sorical. Presente all'incontro anche Giuseppe dell'Aquila che, come i due segretari di circolo di Cirò e Cirò Marina ha chiesto ai massimi livelli politici ed amministrativi del partito, che è arrivato il momento delle risposte, riconnettendo il legame tra base partito ed amministratori. A moderare il dibattito la giornalista Antonella Marazziti. Presenti anche nel pubblico, il sindaco di Melissa Murgi e il presidente della commissione di garanzia Pietro Secreti.

 

 

 

 

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I Giovani democratici delusi dalle modalità e dai criteri utilizzati dal commissario Maurizio Tricoli per la composizione del coordinamento cittadino del Pd [LEGGI ARTICOLO]. «Nuovo coordinamento Pd - scrivono i Gd di Crotone - ancora una volta non tenute in considerazione le competenze e la passione dei Giovani democratici. Ci sarebbe piaciuto poter dire la nostra, con lo spirito di abnegazione di sempre, nell'interesse del partito e dei crotonesi. Consideriamo infatti - scrivono ancora i giovani dem - il partito uno spazio di lavoro e condivisione di ideali, non un territorio di conquista. Se la dirigenza del partito ha optato per l'epurazione dei Giovani dem, indipendenti e non allineati a chi decide nell'interesse di pochi, ci troverà sempre allo stesso posto, a testa alta, a lavorare per il futuro e nell'interesse della città di Crotone. Buon lavoro al nuovo coordinamento».

 

 

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