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Venerdì, 13 Settembre 2024

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giletti«L'attuale situazione di crisi determinatasi all'interno dell'amministrazione comunale - scrivono i componenti della segreteria cittadina Enrico D’Ettoris, Maurizio Tricoli, Mario Galea e Francesco Livadoti - e ulteriormente aggravata dalla piega presa della trasmissione andata in onda su Raiuno e condotta da Massimo Giletti, deve indurre tutti noi a valutare attentamente le ripercussioni che un dibattito politico eccessivamente acceso e le divisioni tra i vari attori politico istituzionali possono avere sulle principali questioni che interessano la città. Tematiche aperte e fortemente critiche - scrivono ancora i democrat - come quelle del salvataggio dello scalo aeroportuale, della bonifica del sito industriale, della crisi delle società partecipate facenti capo all'ente provinciale e non da ultimo dell'annosa crisi economica del crotonese, per essere discusse e portate a risoluzione necessitano dello sforzo e della condivisione di tutte le forze politiche in campo e soprattutto della massima governabilità delle istituzioni locali. I cittadini, stanchi e disillusi dalla politica - commentano - ci chiedono fatti concreti rispetto ai problemi in campo e ognuno di noi deve oggi sforzarsi di mettere da parte la querelle prettamente politica e trovare punti di sintesi sulle questioni che attengono alla città. Riteniamo che sarebbe un errore far arrivare lo scontro politico fino alla necessità di chiudere anticipatamente la consiliatura in atto, un errore che prima che danneggiare i singoli danneggerebbe la città. Un eventuale commissariamento prefettizio - concludono - sarebbe da considerare infatti una eventualità negativa in un momento in cui Crotone ha bisogno di una guida politica e non meramente tecnico-amministrativa».

 

Anche la sezione del Pd di rione San Francesco è intervenuta sulla tematica. «Le recenti polemiche - scrive la sezione del Pd - che hanno investito l'Amministrazione comunale di Crotone, le cui responsabilità verrebbero addossate interamente ed esclusivamente al sindaco Peppino Vallone ed alla sua giunta, hanno fatto emergere un forte contrasto rispetto a quelle che sono le responsabilità vere in ordine alle molteplici criticità che vive oggi il nostro territorio. Ciò è l'indice - sottolinea la nota - di un fenomeno ormai generalizzato che caratterizza il panorama politico nazionale e che, naturalmente, ha le sue ricadute nel vivere quotidiano delle realtà locali. È chiaro che il sentimento di antipolitica così diffuso trova nella provincia più povera d'Europa terreno più fertile e che fa emergere un nemico unico, valido per tutte le stagioni, anche quando non direttamente responsabile delle azioni intraprese. Di chi la colpa di tutto questo? Di chi la colpa dei danni prodotti dalla grave crisi di lavoro nelle cui decine e decine di vertenze solo l'Amministrazione comunale guidata da Peppino Vallone è stata l'unico, concreto punto di riferimento di vicinanza ai lavoratori ed alle loro famiglie? È giusto altresì sottolineare - risponde la sezione del Pd - come gli Enti locali patiscano i tagli dei finanziamenti. Nonostante questo, solo un'Amministrazione attenta ed oculata è riuscita a garantire con enormi difficoltà i servizi essenziali, divenendo anche qui, molto spesso, il primo ed unico interlocutore nel tentativo di risoluzione dei problemi. È pericoloso strumentalizzare problematiche che attanagliano tutta la cittadinanza solo al fine di anteporre gli interessi particolari o, peggio ancora, personali a quelli collettivi. Crediamo sia giunto il momento - esorta la nota - che chiunque rivesta ruoli politici ed amministrativi dimostri in questo momento così critico e difficile per tutti un alto senso di responsabilità. La città di Crotone, nonostante tutto, ha cominciato a costruire il proprio futuro. Pensiamo ad esempio - ricorda la nota - all'impegno di oltre 35 milioni di euro da parte della giunta comunale in opere pubbliche presentato a consuntivo 2014. Somme che rappresentano una boccata d'ossigeno in questo frangente delicato, e che i cittadini vedranno nel futuro prossimo sottoforma di occupazione e servizi. Non possiamo dunque permetterci - conclude il comunicato - di far pesare sulla cittadinanza operazioni strumentali di bassa lega, come può essere una richiesta di scioglimento del Consiglio comunale, proposte a cuor leggero senza pesarne le gravissime conseguenze in ordine ad un eventuale commissariamento».

 

 

 

 

 

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La decisone è avvenuta dopo una lunga riflessione nonostante fosse sostenuto dalla segreteria e direzione del partito

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Pd area oliverioSfideranno i vertici del partito chiedendo l'autoconvocazione della direzione cittadina del Pd per sfiduciare il segretario, Sergio Contarino. Ma non è tutto. In quest'ultimo scorcio amministrativo, si autodetermineranno di volta in volta, sia in consiglio, che in commissione, in merito ai vari provvedimenti che verranno presentati alla loro attenzione dall'esecutivo guidato dal sindaco Peppino Vallone. Sono questi gli annunci salienti diramati dai 6 consiglieri comunali di Crotone iscritti al gruppo del Partito democratico (Devona, Ambrosio, Mellace, Donato, Candigliota e Pristerà) che, oggi pomeriggio, hanno tenuto una conferenza stampa nella sala intitolata a "Dionigi Caiazza" del Pd in via Panella. Presenti anche i consiglieri Ettore Perziano, Fabio Lucente e Ferruccio Colosimo, i vertici provinciali di Sel (Francesco Caccavari e Antonio Carella) e altri dirigenti del Pd. Proprio ieri era trapelata la notizia delle trattative in corso tra il sindaco Vallone e questa "area" che costituisce la maggioranza del Pd seduta in consiglio comunale (conta 6 consiglieri su 9). Nel corso dell'incontro tenutosi ieri in Comune, Devona e Ambrosio avrebbero chiesto a Vallone due assessorati (con la delega di vicesindaco) e la presidenza di Akrea. I sei consiglieri, dal canto loro, hanno subito smentito questa versione dei fatti e oggi pomeriggio hanno spiegato le loro motivazioni. Hanno precisato di non aver mai chiesto la "testa" dell'assessore Franco Barretta [LEGGI ARTICOLO]. Hanno invece confermato di aver chiesto l'azzeramento su tutti i provvedimenti in atto da parte dell'Amministrazione comunale al fine di redarre, tutti insieme nella maggioranza di centrosinistra, un mini-programma di fine consiliatura. Hanno chiesto soprattutto di rinunciare al doppio ruolo per chi ricopre l'incarico di dirigente di partito e di amministratore pubblico perché, come spiegato dal consigliere Ambrosio, sarebbe incompatibile secondo quanto previsto dall'articolo 21 della statuto del Partito democratico. «Nemmeno un mese fa - ha esordito Giancarlo Devona -, attraverso una missiva [LEGGI ARTICOLO] avevamo elencato tutti i punti su cui da mesi chiediamo all'Amministrazione cittadina di aprire la discussione e, invece, ci presentano sempre un 'pacchetto' a scatola chiusa chiedendoci di approvarlo in consiglio a distanza di qualche giorno». Il riferimento è al Piano comunale delle spiagge, al Piano strutturale comunale, alla fusione in atto tra Akros e Akrea, alla gestione Soakro, dell'aeroporto e del porto, alla mancata approvazione del bilancio preventivo del 2015. Ma Devona si è scagliato anche nei confronti dei vertici provinciali del Pd e non solo sull'amministrazione cittadina. «Mi sento di dire - ha sottolineato Devona - che il mio unico progetto fallito, considerata anche la mia veste professionale di architetto, è stato quello di aver appoggiato Arturo Crugliano Pantisano alla carica di segretario provinciale: ha completamente disatteso e sta continuando disattendere il suo compito». A quello di Devona è quindi seguito l'intervento di Mimmo Mellace che ha subito precisato: «Chiederemo in autoconvocazione la direzione cittadina per sfiduciare il segretario cittadino» e per quanto riguarda il ruolo nell'assise cittadina «ci riserveremo di valutare le nostre posizioni in consiglio, così come in commissione, di volta in volta e in modo autonomo». Caustico il giudizio di Franco Pristerà sui circa otto anni d'amministrazione Vallone. «Dopo tanti anni d'amminstrazione - ha detto il consigliere - il Comune si presenta come una macchina obsoleta: ecco perché a parere nostro bisogna azzerare tutto per comporre insieme a tutto il centrosinistra un programma  di fine consiliatura». Il consigliere Candigliota si è invece soffermato sulla fusione in atto tra Akros (azienda misto pubblico-privata che si occupa della raccolta differenziata) e Akrea (società in house multiservizi del Comune). «Non approverò mai - ha detto Candigliota - un piano di fusione che spalmi in tre anni l'assorbimento delle sue società. Dico questo in considerazione del fatto che, fra due anni, questa maggioranza non ci sarà più e, chi subentrerà, potrebbe non accettare le nostre scelte amministrative: molti lavoratori potrebbero così perdere il posto di lavoro!». Per Michele Ambrosio «c'è una mancata assunzione di responsabilità da parte di chi svolge le funzioni di dirigente all'interno delle partecipate». «Mi chiedo - ha detto in proposito di Soakro - come si possa acquistare l'acqua a 0,37 euro e rivenderla a 0,25 e, come si sia passati dalle 63 unità lavorative iniziali della società alle oltre 140 odierne: è normale che i conti non quadrano». 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   

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enza bruno bossio«Al Cara di Crotone e' messa a rischio la sicurezza degli ospiti e del personale impiegato. Una situazione divenuta insostenibile: sono palesemente violati alcuni elementari diritti umani». Lo dichiara la deputata del Partito democratico Enza Bruno Bossio prima firmataria, insieme ai colleghi Ernesto Magorno e Nico Stumpo, di un'interrogazione al ministro dell'Interno Angelino Alfano sulla situazione del Cara di Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto. «Il Cara di Crotone - spiega - e' il piu' grande di Italia e soffre una condizione di sovraffollamento (con punte di 1.700 persone per lo piu' ospitate in vecchi container, a fronte di 729 posti disponibili) in cui la precarieta' delle condizioni igieniche, la promiscuita' tra etnie e la mancanza di attivita' lavorative e culturali sono causa continua di incidenti e rivolte. Si sono poi verificati dei ritardi nell'erogazione dei permessi di soggiorno, con la conseguenza di lunghissime permanenze nel centro, l'insufficienza del servizio di mediazione culturale - e in generale del personale - e, infine, la vicenda del pocket money di 2,50 euro al giorno, il piu' basso d'Italia e illecitamente erogato sotto forma di due pacchetti di sigarette da 10 a settimana. Ho avuto modo nei mesi scorsi - continua Enza Bruno Bossio - di visitare con il collega Nico Stumpo e una delegazione del Pd della Calabria il Cara di Crotone e rendermi conto di assumere le necessarie iniziative per migliorare l'accoglienza e perche' l'ente affidatario applichi le norme del capitolato d'appalto sulla dotazione minima personale, sull'assistenza 24h su 24h da garantire con l'impiego di figure professionali adeguate e, piu' in generale, su tutti i servizi. Abbiamo infine chiesto di velocizzare le pratiche di smaltimento delle richieste di asilo e la riforma del cosiddetto pocket money che oggi, poiche' erogato sotto forma di beni e servizi invece che in denaro, non garantisce ne' l'emancipazione degli ospiti del Cara ne' l'integrazione con la comunita' locale» conclude la deputata del Pd.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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pd segreteria2«Quella di lunedì sera - commenta Sergio Contarino, segretario cittadino del Pd - è stata una partecipata e franca assemblea cittadina (foto). Oltre cinque ore di discussione e più di venti interventi hanno dimostrato, ancora una volta, che la vivacità del Partito democratico cittadino è la capacità di riuscire a fare sintesi sulle grandi questioni che investono la città. Tre - elenca Contarino - i punti salienti che sono stati al centro della discussione, ampiamente dibattuti e che sono stati anche il nucleo portante dell'intervento del segretario cittadino. Il primo, la necessità di trovare l'unità non nelle parole, ma nei fatti. Gli ultimi eventi - ricorda Contarino - tra cui l'elezione del presidente della Provincia, le dimissioni del capogruppo nel consiglio comunale e le difficoltà a dialogare tra partito, consiglieri ed amministrazione attiva, hanno messo a dura prova gli equilibri del partito cittadino senza che questo, entusiasmasse particolarmente la gente. Si è richiamato - prosegue Contarino - la necessità di ritrovare l'unità attraverso la consapevolezza del ruolo di dirigenti ed organi politici, anche mettendo in conto di fare un passo indietro, se è necessario, per ritrovare quello slancio che porti compatti alla nuova sfida elettorale del prossimo anno, il rinnovo del consiglio comunale. Alla irritualità delle dimissioni del capogruppo, deve fare riscontro una nuova indicazione che deve nascere dal partito, proprio per il ruolo strategico e anello di congiunzione, tra gruppo consiliare, amministrazione attiva e partito. Il secondo punto, si deve ritornare a parlare nel partito dei grandi temi amministrativi che interessano la città e il suo progetto futuro. Non ha molto senso - incalza Contarino - parlare di azzeramento della giunta da un lato e di rilancio amministrativo dall'altro. Occorre un patto di fine consiliatura, sui grandi temi che anche ieri sera sono stati messi sul tavolo di discussione, tra cui il piano spiagge, il piano strutturale comunale, la convenzione con Ionica Gas, l'accorpamento di fondamentali partecipate. La convocazione dell'assemblea cittadina del partito - spiega il segretario cittadino -, il massimo organismo nasce sopratutto per discutere proprio della linea politica, delle prospettive di fine legislatura e lavorare con la coalizione di centro sinistra per i prossimi cinque anni. Il terzo elemento è quello di prevedere che nel governo regionale ci sia una rappresentanza del territorio di Crotone. Alla recente competizione elettorale, il Partito democratico crotonese ha dato un grande contributo in termini di voto. Emergono tuttavia la difficoltà del non essere rappresentati, come Partito democratico crotonese, in Consiglio ed in Giunta. Per questo nella prossima assemblea provinciale - conclude - siamo convinti che il partito compatto chiederà al presidente Mario Oliverio di prevedere una giusta rappresentanza nel governo regionale».

 

 

 

 

 

 

 

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enrico dettoris«In un territorio - scrive D'Ettoris (foto) della segreteria cittadina del Pd - da sempre disattento alle questioni che lo riguardano, sembra passare del tutto inosservata la discussione che ruota intorno alla decisione ormai assunta dal Governo, di accorpare le Camere di commercio. Eppure - commenta D'Ettoris - in un territorio già povero di servizi questa discussione dovrebbe suggerire un'attenzione ben più forte da parte di tutti i rappresentanti istituzionali e maggiormente da quelli che oggi rivestono ruoli apicali nel governo della città. Mi pare del tutto evidente - prosegue - che la politica in generale e il Partito democratico (poiché partito di maggioranza nel governo della città e della provincia), dovrebbero raccogliere la proposta pervenuta nei giorni scorsi dalle principali organizzazioni sindacali e di categoria di aprire un tavolo di confronto sulla questione e suggerisco io, governare il processo piuttosto che farlo governare ai più attenti rappresentanti degli altri territori. Un ulteriore stimolo - ricorda D'Ettoris - per la politica locale dovrebbe essere, ma di fatto non lo è per nulla, la consapevolezza che la situazione specifica della Cciaa di Crotone –commissariata da tempo – di fatto rende l'ente camerale crotonese "politicamente" più debole rispetto ai suoi pari delle altre province. Sarebbe sbagliato accettare - stigmatizza - scelte che non hanno visto il coinvolgimento delle organizzazioni di categoria che sono poi, i principali riferimenti del mondo produttivo crotonese e sarebbe ancora più sbagliato sottostare a decisioni prese altrove e che ancora una volta non vedono questo territorio protagonista. Anche nella irreversibilità delle decisioni assunte, nessuno vieta che queste siano prese coinvolgendo tutti e con l'intento di evitare ulteriori spogli ad un territorio già profondamente isolato. La Camera di Commercio di Crotone - sottolinea D'Ettoris -per anni è stata tra le migliori d'Italia per l'erogazione dei suoi servizi, credo quindi che siamo tutti d'accordo che meriti un' attenzione diversa, così come maggiore sostegno meriterebbero i lavoratori della stessa. Oggi il territorio crotonese, corre un serio rischio di depauperamento del suo potenziale economico e della sua rappresentanza istituzionale, tra una provincia "in bilico" ed un aeroporto la cui società di gestione rischia il fallimento. È allora necessario - sollecita il dirigente del Pd - un confronto ampio su questi temi e la politica deve favorirlo senza indugi e senza chiusure verso l'esterno. Fino ad oggi troppo spesso, Crotone è stata caratterizzata dalla mancanza di dialogo tra i vari soggetti istituzionali e associativi e soprattutto da un atteggiamento rinunciatario della politica locale. Ora è arrivato il momento - conclude - di ragionare insieme perché il rischio è che tra poco tempo non avremo più nulla su cui confrontarci».

 

 

 

 

 

 

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