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Venerdì, 20 Settembre 2024

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ROMA - Il colonnello dei carabinieri Sergio De Caprio, noto come "Capitano Ultimo", sarà l'assessore all'Ambiente della Regione Calabria nella Giunta presieduta da Jole Santelli.

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L'autore di un omicidio commesso la sera del 5 dicembre 2001 a Roma, è stato arrestato dalla Squadra mobile di Crotone. Nell'occasione, un cittadino italiano era stato ucciso da colpi di pistola sparati da un'auto in movimento.

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Un cittadino nigeriano O.O., di 35 anni, è stato arrestato lo scorso 13 dicembre dalla Polizia di Stato a Crotone per maltrattamenti, lesioni aggravate e rapina ai danni della propria compagna, una donna di nazionalità sierraleonese residente a Roma.

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Una storia di maltrattamenti e violenze domestiche che lo scorso 28 giugno portarono con ogni probabilità una minore di origini pakistane, ma residente nel centro storico di Crotone, a farla finita.

Fu il fratello, in quel disperato frangente, a tentare di sventare l’estremo gesto della sorena di 16 anni, ma con esiti poco confortanti: da quel 28 giugno, infatti, la minore giace in stato vegetativo presso la Casa di cure Sant’Anna. Da qui una serie di incessanti attività investigative della Questura di Crotone, svolte anche al di fuori del territorio nazionale e in collaborazione con la Polizia di Frontiera di Fiumicino che, nella mattinata del 19 novembre scorso, hanno permesso di trarre in arresto presso l’aeroporto “Leonardo da Vinci”, M. R., pakistano, di 46 anni, residente a Crotone e padre della vittima.

L’uomo è stato raggiunto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere ed è indagato per i reati di maltrattamenti in famiglia, con l’aggravante di aver commesso il fatto in presenza e in danno dei figli minori, lesioni personali, con l’aggravante di aver provocato l’indebolimento permanente dell'organo della masticazione, consistito nella perdita di un incisivo della moglie, nonché di istigazione al suicidio della figlia minore. Scondo le indagini, il 46enne avrebbe sottoposto la figlia da anni a maltrattamenti gravi, nonché denigrandola quotidianamente e costringendola a vivere in uno stato perenne di timore. Da qui l'ipotesi degli inquirenti circa l'induzione a impiccarsi della 16enne che, nel tentativo di suicidio, ha riportato una lesione personale gravissima consistente in uno stato vegetativo post-anossico. L'uomo, quel maledetto giorno, non era a Crotone, ma fuori città per le sua attività lavorativa.

I particolari dell'operazione sono stati resi noti questa mattina nel corso di una conferenza stampa che capo della Mobile, Nicola Lelario, ha tenuto nel suo ufficio in Questura. La misura deriva dagli esiti dell’attività d’indagine posta in essere da personale della Squadra Mobile con la collaborazione, dapprima della Squadra Volante intervenuta sul posto al momento del tentativo di suicidio dalla minore, e con il personale della Divisione Anticrimine - Ufficio Minori, al termine delle quali emergevano gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato circa i fatti reato contestatigli.

Sulla scorta di quanto raccolto il pubblico ministero ha chiesto l’applicazione di una misura cautelare al Giudice per le indagini preliminari, ma, al momento dell’esecuzione, si appurava come l’indagato avesse lasciato il territorio nazionale per far rientro in Pakistan. A seguito di contatti con i colleghi dell’Ufficio di Polizia di Frontiera di Fiumicino, grazie ai quali si aveva avuta conferma dell’avvenuta partenza per l’estero, e di rintraccio in banca dati Sdi, il 19 novembre scorso è pervenuta segnalazione da parte di quell’ufficio relativo al prossimo rientro dell’indagato in Italia. All’atto del rientro nel territorio italiano presso lo scalo aereo di Fiumicino, M.R. è stato preso in consegna dal personale della Polizia di Frontiera e, terminate le procedure, tradotto presso la Casa Circondariale di Civitavecchia (Roma).

 

 

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«Mercoledì 20 novembre scorso - informa una nota -, in occasione del trentesimo anniversario della Giornata sui diritti dell'infanzia insieme al direttivo nazionale dell'Unicef composto dal presidente Francesco Samengo, dai rappresentanti del Consiglio direttivo di cui fanno parte Anna Miccoli, Patrizia Surace, Matteo De Mitri, al direttore generale Paolo Rozera e dal portavoce Andrea Iacomini, il maestro orafo Michele Affidato, in qualità di Ambasciatore Unicef, insieme all’Ambasciatrice, l’astronauta Samantha Cristoforetti, sono stati ricevuti in Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Nel corso dell'incontro, bambini e ragazzi del "Kids Take Over", hanno simbolicamente omaggiato il Capo dello Stato con una speciale edizione della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Nell’occasione, inoltre, è stata consegnata una scultura realizzata da Affidato al Presidente Mattarella. Un'anfora d'argento accompagnata dalla seguente frase: “L’anfora, raccoglitore di un bene prezioso: l’acqua, fonte di vita. Un bene primario, così come lo sono i nostri bambini, futuro e speranza dell’umanità, in ogni angolo del mondo”.

Il Capo dello Stato, dopo aver ringraziato l'Unicef per l'impegno profuso quotidianamente a sostegno dei bambini, ha sottolineato come “Anche nel nostro Paese sia migliorata nettamente la condizione di salute e di vita dei bambini, un grande risultato. Bisogna - ha però sottolineato - fare sempre di più, così come anche per il problema dei ragazzi e dei giovani, già ampiamente maggiorenni, che non lavorano né studiano”. Dello stesso avviso anche il Presidente Nazionale Unicef, Francesco Samengo: “La Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è il trattato sui diritti umani maggiormente ratificato al mondo e in 30 anni è stata determinante nel migliorare la vita di bambini, bambine e adolescenti”.

Samengo ha quindi aggiunto: “La Convenzione ha ispirato i governi ad adottare nuove leggi e stanziare nuovi fondi per aumentare l’accesso ai servizi loro destinati e godere dei propri diritti. Nonostante questo, la Convenzione non è ancora pienamente attuata, conosciuta e capita. Inoltre, la condizione dell’infanzia e dell’adolescenza è in continua evoluzione, bisogna quindi attualizzare quanto previsto in materia di diritti affinché per ogni bambino, ogni diritto sia garantito e realizzato”. “L'impegno verso i bambini, al fianco dell'Unicef, ormai è diventata una vera e propria missione di vita - commenta invece il maestro Affidato - C'è grande orgoglio in me, ma anche tanto senso di responsabilità. Ringrazio il Capo dello Stato per le splendide parole che ha espresso nei confronti dell’Unicef”. Subito dopo l'incontro con il Presidente della Repubblica la delegazione è stata ricevuta anche dal Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico.

 

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«Da settimane ricevo da moltissimi la sollecitazione a candidarmi alla Presidenza della Regione Calabria per provare a costruire un futuro di rinnovamento e di rinascita per la mia regione. È la terra che amo, che mi ha dato moltissimo e per la quale anche personalmente e con la mia famiglia abbiamo fatto qualcosa».

E' quanto afferma, in una dichiarazione, l'editore Florindo Rubbettino il cui nome circola come possibile candidato del centrosinistra alla carica di Governatore della Calabria. «Nonostante le mie molteplici riserve - spiega - credo che quando queste richieste arrivano da più parti (associazioni, mondo del lavoro, della Chiesa, intellettuali) ascoltarle e riflettere seriamente sia doveroso. Per questo - aggiunge Rubbettino - ho voluto parlare anche con il segretario del Pd Nicola Zingaretti, che ho avuto l'opportunità di incontrare stamattina a Roma. Riconosco a lui e al suo nuovo corso la determinazione di voler avviare un serio rinnovamento della politica in Calabria», ha aggiunto.

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