Nessuna soluzione per ora in merito alla vicenda del Marrelli Hospital. Questa mattina a Roma si e' svolto uno dei tavoli per la vertenza, al quale hanno partecipato la proprieta' con i suoi consulenti legali e Andrea Urbani con i tecnici del ministero della Salute. Dal tavolo non e' venuta fuori nessuna soluzione concreta, si legge in una nota diffusa dal gruppo imprenditoriale. L'incontro e' servito a chiarire alcuni aspetti su numeri, dati e attivita' della clinica crotonese, in relazione alla programmazione regionale. L'impegno preso dal tavolo e' quello di scrivere al commissario ad acta, Massimo Scura, per chiedere una verifica puntuale, e quindi anche per constatare se realmente tutti gli aspetti e le variabili siano stati considerati nell'assegnazione dei tetti di spesa alle Asp. I vertici del gruppo imprenditoriale crotonese hanno avanzato la richiesta di conoscere che spazio si intenda dare al Marrelli Hospital all'interno della programmazione sanitaria calabrese. Se la struttura serve, deve avere a loro giudizio pari dignita' rispetto a tutte le altre strutture della Calabria e se non serve, e' meglio chiudere. Il prossimo 16 ottobre e' previsto un ulteriore tavolo al ministero dello Sviluppo economico, dove saranno inviati, oltre che il ministero della Salute, anche il commissario Scura e la Regione, oltre che le parti sociali.
"Una delegazione del Marrelli Hospital e' stata ricevuta dal consigliere del ministro Luigi Di Maio per le crisi d'impresa e ha parlato anche con alcuni di noi, tra cui il presidente della commissione Sanita' del Senato, Pierpaolo Sileri". Lo affermano, in una nota, i deputati M5s Dalila Nesci e Francesco Sapia, della commissione Sanita'. "Va detto - continuano i 5stelle - che il caso del Marrelli Hospital ha come principale responsabile il direttore generale dell'Asp di Crotone, Sergio Arena, che non e' stato conseguente con la propria deliberazione del marzo 2017 sul fabbisogno di prestazioni, omettendo di chiedere il relativo budget al commissario Massimo Scura. Intanto il governatore Mario Oliverio prepara la sua ricandidatura pensando alle tavolate, agli affidamenti diretti e al concorso a primario della Geriatria che non c'e' a Reggio Calabria. Ricordiamo - proseguono i 5stelle - che il Tar ha dato torto a Scura e ragione ai laboratori privati cui il commissario aveva ridotto il budget per aumentare le risorse ad alcune cliniche e non a ospedali pubblici. Anche per questo abbiamo gia' sottoposto all'attenzione del ministro della Salute, Giulia Grillo, la necessita' di intervenire sulla struttura commissariale della sanita' calabrese. In termini piu' chiari - sottolineano i deputati M5s - il problema non e' solo del Marrelli Hospital, che pure ha centinaia di dipendenti e apparecchiature all'avanguardia, ma e' da ricondurre all'attuale rapporto tra pubblico e privato in Calabria, che va equilibrato in modo serio, tenendo conto dei fabbisogni territoriali, delle rispettive dotazioni e capacita' e del fatto, spesso colpevolmente trascurato, che nel Servizio sanitario il privato integra il pubblico per le carenze. Al ministro abbiamo gia' chiesto - concludono Nesci e Sapia - di interessarsi della situazione del Marrelli Hospital, nel quadro complessivo del rapporto tra pubblico e privato in Calabria".
ROMA - Prestazioni di specialistica ambulatoriale eseguite, da gennaio a giugno, ma non riconosciute. I dipendenti del Marrelli hospital di Crotone sul piede di guerra, questa mattina, davanti Montecitorio. Hanno manifestano il loro dissenso nei confronti del commissario alla sanita' calabrese, Massimo Scura, che per il 2018 ha assegnato al 'Marrelli' un budget di 147mila euro. "Ci sono state estorte una parte delle prestazioni gia' erogate - dicono i manifestanti - ovvero radiologia, risonanze magnetiche e Tac. Avevamo anche abbattuto le liste d'attesa, passate a Crotone da 8 mesi a 20 giorni". Poi e' venuto fuori un errore riconosciuto "anche verbalmente dal commissario Scura" sul budget del 2018 che doveva essere parametrizzato dopo l'uscita del decreto di giugno. Di fatto l'ospedale ha erogato prestazioni per 806mila "che non ci vogliono riconoscere". Infruttuoso anche il confronto in piazza Montecitorio con una delegazione di parlamentari calabresi. "Le solite promesse - dicono ancora i manifestanti - ma noi non abbiamo tempo. L'azienda ha finito il budget 2018 lo scorso 30 settembre e dunque contava sull'erogazione di queste prestazioni per andare avanti fino a dicembre e mantenere le maestranze". Non solo, il Marrelli recentemente ha investito anche su macchinari, "e ora ha scadenze che non puo' andare a sopperire".
«Si è svolta a Roma - informa una nota -, domenica 22 luglio 2018 la conferenza programmatica nazionale di Articolo 1 Mdp nella quale Roberto Speranza è stato eletto all’unanimità coordinatore nazionale dai cinquecento delegati arrivati da tutta Italia. Il ricambio generazionale e la coscienza del passaggio di epoca sono necessari per ricostruire un partito credibile e se si costruisce un partito per l’Italia, vale sempre la pena combattere. Il coordinamento provinciale di Crotone ha partecipato con i suoi delegati all’assemblea nazionale con Pino Greco, Antonella Rizzo, Luciana Durante, Caterina Dima, Carmelo Salviati, Roberta Nicoletta. Franco Parise coordinatore provinciale di Art.1 Mdp, si ritiene soddisfatto per l’ottimo risultato ottenuto con la scelta dei rappresentanti calabresi in direzione, la Calabria avrà un ruolo centrale nella costruzione del nuovo partito. La proposta della nuova direzione nazionale, infatti, votata all’unanimità dei delegati, vede per la Calabria ben cinque rappresentanti: Pino Greco coordinatore regionale, Antonella Rizzo assessora regionale all’ambiente, Arturo Bova presidente della commissione antindragheta, Alex Tripodi coordinatore della città metropolitana di Reggio Calabria e Berto Liguori Cosenza. Per Articolo1 MDP Calabria questo importante riconoscimento da parte dell’assemblea nazionale è motivo di profonda soddisfazione e allo stesso tempo di responsabilità nel dare nuovo impulso e rinnovato entusiasmo alle tante energie calabresi che in questo periodo si sono interessate, incuriosite e appassionate all’unico soggetto politico che ha portato in Parlamento la voce della sinistra. L’impegno a costruire quindi un soggetto politico aperto inclusivo, com’è stato indicato dal coordinatore nazionale Roberto Speranza nella sua relazione, sarà alla base del nostro percorso, mai interrotto e in crescita da febbraio dell’anno scorso, che, dopo mesi di confronto e consapevolezza verso un cammino difficile, spesso rinunciando a percorsi più comodi e garantiti, ha dato il via dal 4 marzo scorso a una grande sfida, un’alternativa convincente che dia a tutti coloro ormai senza, una casa. Si riparte dal basso riconoscendo limiti ed errori di questi anni. Si chiude la stagione pattizia tra personalità e forze politiche. Il percorso dal basso è l’unica strada possibile ed è anche la garanzia di un vero rinnovamento di cui si sente il bisogno. Non vi è alcun dubbio che una fase diversa avrà bisogno di nuove idee, di una nuova generazione e di nuovi protagonismi che superino sin da subito l’immagine di una politica spettacolo. Non è la solita politica delle passerelle ma la sostanza di un ragionamento convincente senza rassegnarsi all’idea di un’Italia irrecuperabile».
La Suprema Corte di Cassazione ha annullato ieri con rinvio dinanzi al Tribunale della libertà di Catanzaro l'ordinanza che confermava l'applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti di Francesco Bonesse di Melissa. L’uomo era stato arrestato lo scorso 9 gennaio 2018 in Germania a Munsingen nell’ambito dell’operazione Stige e, nel mese di marzo scorso, era stato tradotto in Italia presso il carcere di Rebbia dov'è tutt'ora detenuto. Era stato arrestato con l'accusa di essere l'emissario della cosca Farao - Merincola in Germania. Allo stesso veniva contestata l'associazione mafiosa, il reato di concorrenza illecita con minaccia, il reimpiego di denaro sporco per la costituzione di un'attività economica denominata "Venere e Peperoncino", ed infine il reato di detenzione di armi comuni da sparo. In sede di Riesame, il Tribunale della libertà, accogliendo le tesi difensive dell'avvocato Giovanni Mauro, aveva già annullato il reato di concorrenza illecita con minaccia commesso in Germania. In particolare, era stato annullato il reato secondo cui Bonesse Francesco avrebbe imposto ai ristoratori italiani, calabresi e cirotani, che risiedevano in Germania, il monopolio dei prodotti semilavorati per pizza dell'azienda "Cuor di farina srl" e dal "MolinoCaputo di Caputo Amodio", attraverso atti di concorrenza sleale avvenuti con la minaccia di far parte del sodalizio ndranghetistico denominato "Locale di Cirò". Rimanevano ancora in piedi il reato di associazione mafiosa, di armi e il reimpiego di denaro illecito in attività economica. La Suprema Corte di Cassazione, accogliendo le tesi difensive degli avvocati Giovanni Mauro e Tiziano Saporito, ha annullato con rinvio la prendente ordinanza de Tribunale della Libertà di Catanzaro che aveva confermato la misura cautelare in carcere.
Questa mattina si e' tenuto presso la sede romana di Anas un incontro programmato con la Regione Calabria per discutere dello stato di avanzamento del progetto di fattibilita' tecnica ed economica dell'ammodernamento della Strada Statale 106 nel tratto previsto tra Crotone e Simeri Crichi (CZ). Tale progetto si pone l'obiettivo di individuare, tra piu' soluzioni, quella che presenta il miglior rapporto tra costi e benefici per la collettivita', in relazione alle specifiche esigenze da soddisfare e prestazioni da fornire. All'incontro hanno preso parte l’ingegner Vincenzo Marzi, dirigente Anas responsabile del settore coordinamento e progettazione, mentre per conto della Regione Calabria, Roberto Musmanno, assessore alle Infrastrutture e Luigi Zinno, dirigente generale del Dipartimento Lavori pubblici e mobilita'. L'incontro, gia' previsto in sede di avvio di attivita' a maggio 2018, ha consentito di verificare e aggiornare il cronoprogramma delle attivita' progettuali previste. In particolare, e' stata completata l'analisi dei flussi di traffico, che ha consentito di individuare le possibili soluzioni progettuali alternative di tracciato su cui e' attualmente in corso una preliminare valutazione parametrica. A partire dal mese di settembre 2018 saranno avviate le indagini (geologiche, idrauliche, geotecniche, sismiche, ecc.) con prevista consegna degli studi e analisi dei risultati entro il mese di dicembre 2018. A febbraio 2019 e' previsto il dibattito pubblico con la partecipazione delle comunita' locali interessate. Nel ringraziare Anas per la disponibilita' offerta e il lavoro svolto finora, l'assessore Musmanno cosi' commenta il ricorso al dibattito pubblico a chiusura di questa fase: "Per la prima volta in Calabria sperimenteremo il procedimento di consultazione pubblica, assoggettando a discussione il progetto di fattibilita' tecnica ed economica dell'opera stradale. Un passo innovativo di enorme portata, fortemente voluto dalla Giunta regionale guidata dal presidente Oliverio e che offre una straordinaria opportunita' di partecipazione diretta alla definizione dei processi decisionali su un'arteria stradale che e' per i territori interessati e per tutta la Calabria un volano autentico di sviluppo economico".