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Domenica, 08 Settembre 2024

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CROTONE Non potranno andare allo stadio per anni i sei tifosi del Crotone che lo scorso 8 aprile si resero protagonisti di un'aggressione ad alcuni calciatori della squadra rossoblù, militante nel campionato di serie C, che ai loro occhi avrebbero dato scarse prestazioni in campo.

 

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CROTONE Clima incandescente intorno all'Fc Crotone, dopo i risultati deludenti ottenuti nelle ultime gare del campionato di serie C. Durante la giornata di riposo, quattro calciatori rossoblu', che erano al mare con le rispettive famiglie in localita' Scifo, sono stati aggrediti e malmenati da un nutrito gruppo di pseudo-tifosi rimasti al momento ignoti.

 

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«Italia Nostra apprende con soddisfazione l’esito positivo della Conferenza dei servizi che ha deciso di riqualificare l'area archeologica di Capo Colonna e demolire due manufatti abusivi che sorgono sul promontorio e ne deturpano il paesaggio».

 

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Una squadra dei Vigili del fuoco del Comando provinciale di Crotone è intervenuta quest'oggi, intorno alle ore 13.30 circa in località Scifo, per verifica di stabilità del terreno in seguito a una frana avvenuta a ridosso della spiaggia limitrofa alla Torre Lucifero.

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fuoco polistirolo scifo carabinieriAveva dato alle fiamme ai bordi del suo fondo un cumulo di contenitori in polistirolo per piantine di finocchi. Un agricoltore di 67 anni e' stato denunciato a Crotone dai carabinieri forestale con l'accusa di combustione illecita di rifiuti speciali e getto pericoloso di cose. I militari, avendo notato nel corso di un servizio di controllo del territorio una colonna di fumo proveniente da localita' Scifo, sono giunti sul posto e hanno constatato il rogo che l'agricoltore aveva acceso per smaltire i contenitori, le cosiddette padelle, dopo avere piantato dei finocchi. Una modalita' vietata dalla legge e pericolosa per la salute umana dal momento che la combustione del polistirolo produce diossina, sostanza altamente tossica.

 

 

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sequestro marine park village scifo«Apprendiamo da una nota stampa del sindaco Ugo Pugliese che "Scifo è una situazione estremamente delicata, impone all'amministrazione di non fare scelte di pancia, dettate più dall'emotività che non dal raziocinio [...] i crotonesi possono stare tranquilli, perché l'amministrazione ha una particolare attenzione sulla vicenda, nell'interesse della città e dei cittadini, confermando quello che ho già più volte espresso e cioè che non vengano fatte aggressioni alla costa crotonese"». I portavoce del Movimento 5 Stelle di Crotone Ilario Sorgiovanni e Andrea Correggia tornano sulla vicenda del sequestro del Marine park village. «Rispondiamo al sindaco Ugo Pugliese – scrivono i due – che sono passati due mesi dal suo comunicato stampa del 04 gennaio scorso in cui diceva: "se potrò, fermerò", che a tratti sembra voler rielaborare in chiave ancor più inetta la celebre frase "faccio cose, vedo gente... nulla di preciso" tratta dal film di Nanni Moretti "Ecce bombo". Ad oggi non si è mossa foglia, più specificatamente, non sono stati revocati i permessi a costruire ed è paradossale tutto questo, soprattutto dal momento che tale inerzia proviene da una persona che dice di amare l'ambiente. Perché lasciare perpetrare questo sopruso ai danni di una già delicata riserva marina, interessata da vincoli paesaggistici ed archeologici? Nel silenzio delle Sue stanze ha permesso (o per meglio dire "lasciato") che venisse costruita una megapiscina di oltre 1000 metriquadri, aggravando così un progetto edilizio già di per sé impattante nell'area del parco archeologico di Capo Colonna. Il primo cittadino dovrebbe certamente informarsi al meglio, come afferma, ma a patto che produca in tempi ragionevolmente rapidi azioni per il bene dei cittadini e per la tutela del territorio. Azione/reazione. Non abbiamo mai chiesto di farsi guidare dall'emotività, ci mancherebbe. Si sarà documentato, attraverso esperti funzionari del Comune e/o altri esperti del settore, che hanno ricostruito questa triste storia ed avrà senz'altro notato la fitta nebbia che circonda la documentazione presente negli uffici del Comune. I cittadini consapevoli, informati e responsabili non vogliono un ecomostro nella splendida località di Scifo, desiderano un turismo ecosostenibile e non frutto di una cementificazione selvaggia che procuri vantaggi economici per pochi a discapito del Bene Comune, da lei tanto professato durante la campagna elettorale. Tutta questa attesa sembra un continuo prendere e perdere tempo. La nostra richiesta è semplice: metta mano al P.S.C. e salvi la nostra storia, i nostri valori, la nostra eredità per l'avvenire. Durante la sua Amministrazione, abbiamo evidenziato il problema di Scifo già nel corso dell'evento del 12 ottobre 2016, con Tomaso Montanari, importante storico dell'arte e con il senatore Nicola Morra del M5S, invitandola con lettere e interrogazioni anche nei mesi successivi ad attivarsi per risolvere la questione, assumendosi le dovute responsabilità. Conosciamo tutti la triste cronistoria relativa a Scifo culminata il 14 febbraio con il sequestro della Procura, confermato dal Gip. Anche se Lei è subentrato ad opera avviata, questo non può giustificare la Sua inerzia ed il suo silenzio. Ora il tempo è scaduto. Dica a chiare lettere cosa intende fare senza tergiversare o appigliarsi a ipotetici pareri tecnico-legali peraltro già ampiamente espletati nel maggio 2014, secondo i quali ricorrevano le condizioni per l'annullamento del permesso a costruire. Noi continueremo a vigilare ed avanzare proposte tutte volte alla difesa, valorizzazione e tutela del nostro territorio perché il promontorio di Capo Colonna è la perla del nostro territorio. Sperando che la sua prossima mossa sia un atto concreto e non un nuovo e formale comunicato stampa. Buon lavoro».

 

 

 

 

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