Una città più povera che perde pezzi di economia ed identità. C’era una volta Crotone con le fabbriche in piena attività, i partiti che sfornavano classe dirigenti e i sindacati pronti a scendere in piazza in difesa dei cittadini.
«Siamo sibariti, siamo crotoniati, siamo calabresi, ma prima d'ogni altra cosa siamo italiani e si sa, per antonomasia, siamo il Paese dei campanili». È quanto scrive Domenico Mazza, cofondatore del comitato per la provincia della "Magna Graecia".