CROTONE «Si vuole continuare a tenere lontano la stampa dai luoghi dove si svolgono attività che coinvolgono i migranti. E questo accade sempre più spesso quando avvengono eventi tragici come il recente naufragio di Roccella Ionica e, prima, quello di Steccato di Cutro». La presa di posizione è di alcuni dei direttori e dei giornalisti delle testate di Crotone dopo che lunedì sera è stato vietato ai cronisti l'ingresso al porto di Crotone dove la nave Diciotti stava sbarcando cinque cadaveri dei migranti morti nel naufragio di Roccella Ionica.