"Da lunedì lascerò la Prefettura di Crotone dove ho svolto 16 mesi di lavoro intenso in una realta' ricca di risorse": lo ha detto Cosima Di Stani nel suo saluto di commiato alla comunita crotonese che lascia per andare a guidare la prefettura di Caltanissetta. Il saluto del prefetto Di Stani e' avvenuto nel corso del concerto di Natale eseguito nel cortile dell'Istituto comprensivo di Papanice dalla fanfara del Primo Reggimento dei bersaglieri di Cosenza. Una scelta non casuale quella della frazione Papanice dove le istituzioni stanno riguadagnando terreno alle cosche che fino a poco tempo fa dominavano nella zona. "La scelta di organizzare qui il concerto - ha detto il prefetto - e' un desiderio condiviso con il sindaco come piccolo gesto che serve ad unire il territorio alle istituzioni. C'e' stata - ha aggiunto Di Stani - sintonia con tutte le autorita' della provincia nell'obiettivo comune di servire la comunita''. C'e' stata grande intesa con la magistratura per l'appoggio sempre offerto per gestire le situazioni delicate. Nel mio mandato - ha sottolineato ancora il prefetto Di Stani - ho cercato di sensibilizzare i sindaci sulle intese per la legalita'' e in tanti mi hanno seguito. Dai sindaci ho ricevuto tanta collaborazione nel corso degli eventi legati alle calamita' naturali. E' stata una esperienza che mi ha arricchita".
"Vado via con un po' di tristezza, ma consapevole di aver riscritto il modo di operare della Polizia di Stato in questa città": lo ha detto il questore Claudio Sanfilippo nell'accomiatarsi da Crotone dov'era arrivato due anni fa. Dal prossimo 4 giugno Sanfilippo sara' a Roma per il nuovo incarico al Viminale. "Crotone restera' importante per me - ha detto Sanfilippo - perche' e' stata la mia prima sede da questore. Sono stato contento di aver potuto mettere la mia esperienza al servizio di questa comunita' e di aver portato delle idee e ridisegnato alcuni servizi nell'ordine pubblico" ha aggiunto con riferimento alla gestione della sicurezza degli eventi sportivi allo stadio in occasione delle partite di Serie A: "non abbiamo avuto alcun problema, mentre ci sono arrivati molti riconoscimenti per il lavoro svolto". Sanfilippo ha inoltre sottolineato "l'importanza di aver ripristinato la funzione del poliziotto di quartiere nell'ottica di un riavvicinamento della polizia ai cittadini". Riguardo al nuovo incarico al Viminale nella segreteria del vicedirettore generale del dipartimento di Pubblica sicurezza con funzioni di vicario e di consigliere ministeriale, Sanfilippo ha detto: "Mi intriga parecchio perche' ho sempre lavorato nel territorio e mai nell'amministrazione centrale. Un incarico cosi' importante mi esalta".
Il sindaco Ugo Pugliese ha ringraziato per il lavoro svolto, anche a nome della comunità cittadina, il comandante provinciale di Crotone dei Carabinieri, colonnello Salvatore Gagliano, che lascia la città, nel corso dell'incontro di commiato che si è tenuto questa sera nella Casa comunale. «In questi mesi – ha detto il sindaco Pugliese – ho avuto modo di apprezzare la professionalità del colonnello Gagliano che, con i suoi uomini, si è reso protagonista di importanti e brillanti azioni sul territorio legate alla lotta alla criminalità e alla repressione di reati ma soprattutto la sensibilità personale dimostrata in ogni occasione che è pura espressione della secolare tradizione dell'Arma dei Carabinieri, l'Arma della gente ed amata dalla gente. Sensibilità e professionalità che è riuscito a trasmette a tutti gli uomini del Comando provinciale dei Carabinieri sempre vicini alla cittadinanza».
Lascia Crotone il prefetto Vincenzo De Vivo che oggi ha rivolto un messaggio di commiato alla citta'. "Tra qualche giorno - scrive - lascero', dopo due anni e sette mesi, la Prefettura di Crotone e quindi desidero rivolgere un caloroso saluto a questa bella e tormentata terra della Calabria, nella quale ho avuto modo di svolgere con piacere il mio ruolo di rappresentante del Governo sul territorio. Quando si lascia un incarico si e' soliti tracciare dentro un bilancio del proprio operato. Non credo che sia opportuno nella circostanza, anche perche' se sia stato un buon prefetto o meno, se abbia deluso o meno le aspettative in me riposte all'atto dell'insediamento, lo lascio al giudizio di coloro che hanno avuto la cortesia di seguire l'attivita' dell'Ufficio da me diretto. Quello che posso certamente affermare - aggiunge - e' di aver lavorato con passione e dedizione con l'unico obiettivo dell'interesse generale e trascurando a volte le mie esigenze personali e della mia famiglia spaccata in due tra Crotone e Ottaviano, in provincia di Napoli. In definitiva, se poi rivolgo lo sguardo all'indietro - scrive - all'intero percorso professionale, credo di poter parafrasare l'apostolo Paolo e dichiarare con certezza di aver combattuto con determinazione "la buona battaglia", facendo sempre al massimo delle possibilita' il mio dovere e di aver mantenuto fede al giuramento prestato all'inizio della carriera e al quale mi sono sempre ancorato, un giuramento di fedelta' alla Repubblica e alle sue leggi, nell'interesse esclusivo della collettivita'. Sento, ora, di dover ringraziare pubblicamente in primo luogo lo staff dirigenziale ed i dipendenti dell'Ufficio territoriale del Governo della provincia di Crotone, cui va tutto il mio plauso per aver fattivamente collaborato anche se in condizioni di grave sofferenza di organico e sempre in emergenza. Un plauso desidero indirizzare agli operatori delle Forze di Polizia e ai loro vertici gerarchici - spiega - per la preziosa cooperazione fornita nella direzione strategica dell'ordine e della sicurezza pubblica e per aver dato concreta attuazione alle direttive concordate in sede di coordinamento tecnico. Il mio saluto va a tutta la magistratura, ordinaria e amministrativa, all'avvocatura distrettuale, ai responsabili degli uffici statali e parastatali operanti in questa provincia, agli amministratori regionali, provinciali e comunali, con cui ho avuto modo di interloquire in un clima sempre di leale collaborazione, ed in particolare ai sindaci e alle comunita' che, in un momento di conclamata emergenza, anche a volte superando la propria ritrosia, hanno accolto i migranti richiedenti asilo. Un grato pensiero - dice - al personale dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile, del quale ho avuto modo di apprezzare la competenza e l'abnegazione dimostrate in molte occasioni di criticita' e di emergenza". De Vivo rivolge anche "un sentito ringraziamento al mondo sindacale, per la correttezza e la proficuita' dei rapporti intrattenuti nelle piu' diverse occasioni. Una notazione a parte mi preme rivolgere a tutti gli operatori del terzo settore e alla chiesa locale con il suo padre Arcivescovo, motore di tante iniziative che nel silenzio e nella riservatezza sostengono concretamente tutta la fascia di popolazione afflitta da gravi difficolta' economiche. Un plauso al mondo imprenditoriale sano e alle istituzioni che lo rappresentano; il loro impegno e' fondamentale per fare arretrare il malaffare che affoga l'imprenditore e il commerciante onesto. Un particolare grazie voglio esprimere agli organi di informazione per essere stati un costante pungolo e costruttivi interlocutori nella difficile opera della comunicazione istituzionale. Alla Calabria, a Crotone ed ai Comuni della provincia - conclude - auguro i migliori destini, nella consapevolezza che ognuno e' artefice del proprio futuro".
Il colonnello Salvatore Gagliano (foto) è il nuovo comandante provinciale di Crotone dei carabinieri. Gagliano proviene dal Comando della Scuola allievi carabinieri di Reggio Calabria, nel quale gli subentra il tenente colonnello Davide Rossi. Il colonnello Gagliano prende il posto del colonnello Francesco Iacono, che assume l'incarico di Capo di Stato maggiore del Comando Legione dell'Arma. Iacono assume il ruolo che era svolto dal colonnello Giuseppe Arcidiacono, che va a Roma per assumere l'incarico di redattore capo della rassegna dell'Arma dei carabinieri. «Me ne vado con dolore e con commozione». Ha affermato, in una dichiarazione, il colonnello Francesco Iacono, che lascia dopo sei anni il Comando provinciale di Crotone dei carabinieri per assumere il ruolo di Capo di Stato maggiore del Comando Legione della Calabria. «Andrò a ricoprire un incarico importante - aggiunge Iacono - ma che mi terrà distante dalla strada, dalla gente e da un territorio che ho imparato ad amare, ricco di contraddizioni, che mi ha lasciato molto sul piano personale in termini di rapporti con i cittadini prima di tutto, con le istituzioni, con gli imprenditori, con il mondo della scuola, con la Chiesa, con la magistratura. Una gente splendida, buona, semplice. Una Terra bella, piena di risorse culturali ed ambientali, con una grande vocazione sportiva in moltissime discipline; una Terra per cui tutti dobbiamo combattere - insieme! - per migliorarla, per difenderla dai soprusi della 'ndrangheta, della delinquenza, del malaffare. E io ho combattuto. Ciao Crotone».
Prima l'abbraccio da parte degli operatori della rete Sprar che si occupano di accoglienza ai migranti, poi il saluto istituzionale del sindaco Vallone. Maria Tirone se ne va via commossa.