CROTONE «Solo due giorni fa la segreteria provinciale del Siulp di Crotone ha denunciato le legittime scelte illogiche poste in essere dal questore di Crotone Marco Giambra, in merito ad un cartello affisso sulla porta dell’ufficio servizi del Gabinetto avente la dicitura “Vietato l’ingresso ai non autorizzati”, solo perché non accetta che il sindacato svolga il proprio ruolo nel rispetto delle prerogative dettate dalle norme costituzionali».
“Il Siulp ed il Sap, che rappresentano di gran lunga la maggioranza dei poliziotti della provincia di Crotone interrompono le relazioni sindacali con il questore Marco Giambra”. È quanto rendono noto in un comunicato stampa il segretario generale del Siulp di Crotone, Claudio Giammarino, e l’omologo del Sap, Eugenio Lucente.
«Con riferimento ad alcune notizie stampa - scrive la Questura di Crotone -, apparse nella giornata odierna, relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro, la Questura di Crotone tiene a precisare che con gli RLS (Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) c’è sempre stata una proficua interlocuzione».
Indagato per calunnia dalla Procura perché, in qualità di sindacalista, ha chiesto al suo datore di lavoro i documenti che certificassero la sicurezza del luogo di lavoro. E' accaduto al segretario provinciale di Crotone del sindacato di Polizia Siulp, Claudio Giammarino, che nei mesi scorsi ha chiesto al Questore di avere il certificato prevenzione incendi ed il documento di valutazione dei rischi.
La segreteria provinciale del Siulp (Sindacato italiano unitario lavoratori di Polizia) di Crotone ha inoltrato un esposto alla Procura della Repubblica con il quale ha chiesto «la verifica di eventuali condotte omissive o negligenti in ordine alla gestione della delicata tematica della sicurezza sui posti di lavoro ed, in particolare, dei locali che ospitano la Questura ove prestano servizio centinaia di dipendenti». «La vicenda – spiega il Siulp – prende le mosse a seguito dell’accesso da parte del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (Rls) che aveva rilevato una serie di incongruenze ed il mancato adempimento del protocollo prescritto dal decreto legislativo 81 del 2008. A distanza di poco tempo, il Rls aveva eseguito un nuovo accesso al fine di verificare se, nel frattempo, si era dato luogo agli adempimenti previsti e segnalati rilevando, invece, che nulla era stato fatto».
«Per tale ragione il Siulp di Crotone – prosegue la nota – aveva rappresentato la situazione in essere alla segreteria nazionale che con diverse missive aveva sollecitato un’attività ispettiva al fine di verificare la fondatezza di quanto asserito senza, tuttavia, avere adeguato riscontro. In assenza di risposte da parte dell’Amministrazione e considerata l’estrema sufficienza con la quale il questore di Crotone Massimo Gambino ha ritenuto affrontare la delicata questione, la segreteria provinciale del Siulp di Crotone aveva interrotto i rapporti sindacali e, pur tuttavia a seguito dell’emergenza Covid con grande senso di responsabilità aveva segnato il passo in attesa di una inversione di tendenza da parte del questore».
«A distanza di circa cinque mesi – conclude il sindacato – nulla sembra cambiare, ragion per cui il segretario provinciale generale del Siulp di Crotone, Claudio Giammarino, a mezzo del proprio legale Giuseppe Trocino del Foro di Crotone ha depositato presso la sezione di Polizia giudiziaria della Guardia di finanza un esposto alla Procura della Repubblica chiedendo che vengano verificati i fatti ed eventuali condotte omissive al fine di evitare una irragionevole esposizione al rischio dei lavoratori».
«Le segreterie provinciali dei sindacati Sap, Mosap, Usip, Siap e Silp Cgil – informa un comunicato –, con la presente, comunicano di dissociarsi da quanto dichiarato dalla segreteria Siulp, la quale in un recente comunicato stampa ha inteso evidenziare alcune problematiche che riguardano la Questura di Crotone».