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Domenica, 08 Settembre 2024

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CROTONE Inserire la Torre Vecchia di Isola Capo Rizzuto, antica costruzione costiera risalente ai primi deĺ '500, nel circuito museale calabrese evitando di darla in concessione a privati. È l'appello rivolto al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e alle strutture periferiche del Ministero, dalla sezione di Italia nostra di Crotone e dal Gruppo archeologico Krotoniate.

 

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ISOLA CAPO RIZZUTO «È ufficialmente aperto l’ennesimo cantiere sul lungomare di Capo Rizzuto, già interessata da una serie di lavori che mirano a recuperare uno dei luoghi più suggestivi del territorio che è stato brutalmente deturpato negli anni scorsi». Lo rende noto l'Amministrazione comunale in un comunicato stampa.

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ISOLA CAPO RIZZUTO «Apre un nuovo cantiere sul lungomare di Capo Rizzuto, in particolare nell’area sud e a Punta Faro: la consegna ufficiale è avvenuta martedì 11 ottobre e nei prossimi giorni inizierà una nuova tranche di lavori per il consolidamento della costa». Lo rende noto l'Amministrazione comunale in un comunicato stampa.

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«Si è svolto nella giornata di lunedì 26 ottobre scorso l'ennesimo incontro in Regione Calabria per verificare a che punto sono le autorizzazioni a procedere alla messa in sicurezza del tratto torre vecchia a Capo Rizzuto». Lo rende noto Carmela Maiolo, coordinatrice di Foza Italia Isola di Capo Rizzuto.

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«La torre vecchia di capo Rizzuto rischia di sprofondare nelle meravigliose acque del mar Jonio. Questo è il monito con il quale in questi mesi, insieme al deputato Sergio Torromino (FI) e al consigliere regionale Vito Pitaro (Santelli Presidente), ci siamo recati negli uffici della regione chiedendo che gli interventi previsti per il risanamento costiero venissero avviati al più presto».

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torre vecchia isola capo rizzuto«La direzione generale del ministero Beni e attività culturali – informa una nota – ha accolto la sollecitazione ad occuparsi della frana che minaccia la Torre Vecchia di Capo Rizzuto, allarme di cui la senatrice Margherita Corrado si era fatta portavoce, su invito della popolazione di Isola, già all'indomani delle elezioni del 4 marzo. Il dirigente del Servizio V "Tutela del paesaggio" della direzione generale del Mibact, infatti - ha reso noto la parlamentare - ha risposto in data 17 luglio scorso alla segnalazione inviata dalla Corrado il 26 maggio. All'ufficio ministeriale era stato chiesto di "verificare natura ed entità del rischio che minaccia ormai da presso il monumento" e di "volersi attivare per salvaguardarne l'incolumità grazie ad una messa in sicurezza del versante in frana da intraprendere (auspicabilmente in sinergia con la Regione e gli altri Enti locali competenti) nel quadro della riqualificazione consentita/imposta dal D. lgs. 42/2004, stante l'indiscusso valore paesaggistico, oltre che storico-culturale, del promontorio di Capo Rizzuto". La nota ministeriale, firmata anche dal direttore generale, Caterina Bon, è stata inviata alla Soprintendenza Abap per le province di Catanzaro, Cosenza e Crotone, nonché per conoscenza al segretariato regionale per la calabria, all'ufficio di gabinetto e al servizio ii dello stesso Mibact e alla senatrice crotonese. Destinatario principale è però l'Ufficio territoriale allocato a Cosenza, invitato a "fornire circostanziate informazioni comunicando le eventuali iniziative del caso già assunte o che, con l'urgenza del caso, si ritiene di assumere". La senatrice Corrado esprime il proprio apprezzamento per la sollecita risposta e la sensibilità dimostrata dal ministero oggi guidato da Alberto Bonisoli. L'iniziativa ministeriale segue di tre giorni appena il secondo incontro della parlamentare con il dirigente regionale, Luigi Zinno, sollecitato affinché l'Ente si faccia carico da subito della problematica del dissesto idrogeologico del terrazzo ove insiste Torre Vecchia nell'ambito dei lavori di contrasto all'erosione marina del Capo Rizzuto già finanziati e appaltati da tempo, ormai in procinto di partire. Il valore identitario del monumento richiede e giustifica un impegno a sua tutela giustamente richiesto dalla popolazione e necessariamente fatto proprio da tutti i soggetti in grado di intervenire».

 

 

 

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