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Veleni e morti per tumori: mozione solleva problema, attorno il silenzio!

Posted On Lunedì, 26 Giugno 2023 16:32 Scritto da

Non vedo, non sento, non parlo e se c’ero dormivo. Non piace il silenzio di Regione Calabria, Provincia e Comune di Crotone rispetto alla nuova offensiva messa in campo da Eni Rewind per lo smaltimento dei veleni presenti nella discarica fronte mare della “Passeggiata degli innamorati”.

Hanno il valore della carta straccio il Piano autorizzatorio unico regionale e le due conferenze dei servizi (24 ottobre 2019 e 9 febbraio 2023) che avevano sancito il fatto che quel milione di tonnellate di rifiuti stipati dalla stessa Eni nella discarica fronte mare non possono stare più dove si trovano e devono essere smaltiti fuori dal territorio della calabrese.
L’Eni ritorna alla carica e chiede ai tre enti locali interessati (Regione, Provincia e Comune) di individuare un sito all’interno del territorio della provincia di Crotone da adibire a discarica per i suoi rifiuti. Il documento con la nuova richiesta è stato tramesso lo scorso 11 maggio e acquisito al protocollo dei tre enti locali il giorno dopo (12 maggio).
E’ passato un mese e mezzo e sulla vicenda gli enti non hanno intrapreso nessuna iniziativa. Addirittura il documento sarebbe rimasto secretato se la stampa non lo avesse tirato fuori. Un silenzio tombale che non trova condivisioni e la dice lunga sul comportamento che stanno avendo i responsabili dei tre enti locali, al di là delle dichiarazioni estorte dalla stampa.
Tutto va bene madame la marchesa. In verità non va bene proprio nulla, così come si evince dal contenuto della mozione presentato alla Regione Calabria da un gruppo di consiglieri regionali. Tra i firmatari c’è Amalia Bruni, una scienziata prestata alla politica, che è stata la candidata a presidente del centrosinistra sconfitto dal centrodestra.
Nella mozione si parla della vicenda dei veleni presenti nel sito di interesse nazionale (Sin) di Crotone, Cassano e Cerchiara (metalli pesanti come arsenico, cadmio, mercurio, piombo, zinco e non, composti inorganici, composti organici dei vari natura, ivi inclusi gli alifatici clorati, materie prime di natura chimica e metallurgica, residui di lavorazione ad elevato contenuto di radioattività) e si fa riferimento allo Studio Sentieri, promosso dall’Istituto superiore di sanità di concerto con il ministero della Salute e dell’Ambiente.
Lo studio si è occupato dell’incidenza della mortalità dei soggetti malati di tumori nei Sin. Per quanto riguarda Crotone, Cassano e Cerchiara «sono stati osservati eccessi di rischio in entrambi i generi per la mortalità generale e per tutti i tumori maligni in Crotone; in particolare su Crotone la mortalità per cause con evidenza a priori di associazione con le fonti di esposizione ambientale risulta in eccesso per il tumore epatico e nei soli maschi un eccesso di tumori allo stomaco, linfomi e tumore della vescica e nelle femmine tumore della mammella; eccessi di rischio per la mortalità in generale e per le malattie del sistema cardiocircolatorio e per tumori nei soli maschi, il Comune di Crotone ha un livello di deprivazione intermedio; il 61,1% degli abitanti del sito risiede nelle sezioni di censimento ad alto livello di deprivazione - il tasso standardizzato di mortalità prematura per malattie croniche mostra, rispetto al riferimento regionale un aumento pari al +6.7% nei maschi e +10.8% nelle femmine».
A Crotone insomma si muore di tumore più che nel resto della Calabria e lo studio attribuisce questa situazione ai veleni disseminati nel territorio, provenienti dagli scarti delle attività industriali. Nella mozione viene rilevato anche che non è stata trovata una soluzione per rendere più sicuro il territorio: «Il problema del Sin di Crotone non è mai stato risolto; numerosi commissari si sono succeduti senza trovare una soluzione”. E’ evidente che se si continua ad usare la logica delle tre scimmiette (non vedo, non sento, no parlo) a cui ho aggiunto quella che “non c’ero, ma se c’ero dormivo», la popolazione crotonese continuerà ad essere decimata dal cancro. Non va tutto bene madame la marchesa.