«Un diffuso sistema clientelare, al centro del quale si pone la figura di Vincenzo Sculco, soggetto da tempo implicato nelle di namiche politico affaristiche della città di Crotone e ingrado di influenzare le istituzioni e di eterodirezionare i finanziamenti verso un gruppo di potere privo di scrupoli».
«Il gruppo di attivisti del Meetup "Crotone in Movimento" – precisa una nota –, che si ispira ai valori e al programma nazionale del Movimento 5 Stelle, prende pubblicamente le distanze dal nuovo progetto politico che fa capo al signor Enzo Sculco, anch'esso denominato "Crotone in movimento" in maniera assolutamente inopportuna».
«Vediamoci giovedì 18 aprile alle 17 nella sala Oro della Cittadella regionale». È l’invito rivolto dalla consigliera regionale di Cir, Flora Sculco, in merito alla mancata approvazione di ieri a palazzo Campanella della legge sulla doppia preferenza di genere per le prossime Elezioni regionali calabresi.
«Lunedì 15 – scrive Sculco – in consiglio regionale si è consumata una pagina nera della storia del regionalismo calabrese. Una pagina che la Calabria francamente, nonostante le tante criticità da cui è caratterizzata, non meritava e che, da cittadini italiani, non possiamo tollerare. La bocciatura della proposta di legge sulla doppia preferenza di genere costituisce un pericoloso arretramento democratico. Il messaggio deplorevole che è stato mandato all’Italia, ossia di una terra che ostacola quasi con pervicacia l’accesso alle donne nelle Istituzioni in palese contrasto con i principi costituzionali e la legislazione nazionale ed europea, per fortuna non rappresenta la volontà della stragrande maggioranza dei calabresi. Le donne, tutte indistintamente le associazioni, i sindacati, il sistema delle autonomie locali, ogni istanza democratica che riflette il meglio della nostra società, reclamano a viva voce una Calabria libera, aperta, innovativa ed inclusiva. Ed è questa la Calabria che vogliamo e che decisamente non si dichiara sconfitta, perché ogni prospettiva di crescita e di sviluppo, senza un'ampia partecipazione delle donne alla vita politica ed istituzionale, sarebbe seriamente compromessa. Per questo, è necessario continuare a percorrere con maggiore impegno, convinzione e forza, la strada già tracciata e rilanciare le ragioni a sostegno della affermazione del principio di democrazia paritaria. Avanti con maggiore lena e coraggio, dunque. Nel solco individuato all’inizio di questa Legislatura, quando, prima in Italia, la Calabria ha introdotto nello Statuto regionale l’obbligo di avere in Giunta almeno il 30 per cento di donne. Duole prendere atto che ci sono forze politiche, in Calabria che, a dispetto di ogni sentimento democratico, non intendono ascoltare le ragioni delle donne e che anzi ritengono di poter fare a meno delle loro storie, della loro rilevanza, della loro dignità. La parità di genere nella legge elettorale della Regione ha assunto, come si evince agevolmente, un’importanza che travalica il suo significato specifico e contingente. E’ divenuta, oggi, il discrimine netto fra chi come noi vuole imprimere un’accelerazione ai processi democratici sostanziali in questa nostra terra e chi, viceversa, ritenendo superflua la volontà del popolo calabrese, porge le spalle al futuro!».
«La bocciatura della proposta di legge sulla doppia preferenza di genere, presentata dall' onorevole Flora Sculco, vanifica il percorso democratico intrapreso dal governatore della Calabria Mario Oliverio e della sua maggioranza». È la reazione della segretaria cittadina del Pd di Crotone Antonella Stefanizzi.
«Ieri il consiglio regionale – commenta – preferendo l’astensione (13 astenuti e un voto contrario), ha fatto sprofondare la nostra Regione ancora di più nel buio dell'arretratezza. La legge voleva evitare la sola appartenenza ad un genere e portare la nostra Regione al passo con i cambiamenti che a livello nazionale ed europeo sono attuati e approvati aldilà degli schemi precostituiti di maggioranza e di minoranza. I consiglieri regionali che si sono astenuti hanno commesso un gravissimo errore, che palesa l'arroccamento e l'arretramento di chi ha ostacolato il percorso democratico, facendo emergere in maniere chiara e netta la distanza culturale tra maggioranza e minoranza. Senza tenere conto del futuro della nostra società, dei nostri figli e della stessa democrazia».
«Ci sono momenti in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo». Lo scrive sempre a proposito della mancata approvazione del ddl regionale, Simona Mancuso, componente dell'assemblea nazionale del Partito democratico.
«Siamo chiamati tutti – scrive la dirigente dem –, dopo quanto è accaduto, a partecipare a gran voce ad una manifestazione che sensibilizzi e rafforzi il sentimento comune sull'importanza del ruolo delle donne nelle istituzioni. Perché una triste pagina di storia è stata scritta ieri in Consiglio regionale affossando la doppia preferenza di genere nel tentativo di indebolire il presidente Oliverio. Ci sono momenti, nella vita delle istituzioni, nei quali non è possibile trincerarsi dietro trasversalismi di maggioranza e minoranza, destra o sinistra. Il vero obbiettivo è stato perso mettendo da parte l'evidente disparità di genere in Calabria pur di viziare la seduta da interessi partitici e personali conferendo a questa legge un significato strumentale volto al mantenimento dei ruoli di potere e di controllo. Così le istituzioni, invece di rappresentarci, nonostante la legge 20 del 2016 obblighi le regioni a garantire l'equilibrio di genere, hanno bocciato una riforma prioritaria calpestando quello che sarebbe stato un tassello fondamentale per la democrazia paritaria.
Questo ignobile teatrino che si è registrato, evidenzia una delimitazione mentale e che non racconta di quella Calabria laboriosa, sensibile ed in crescita e che ha dimostrato di essersi rialzata negli ultimi anni. La Calabria ha dimostrato di essere terra di donne anche nelle sue battaglie politiche e sociali, ma le donne non sono una categoria e la Calabria non merita questa miope rappresentazione! L'auspicio, dunque, è che il Consiglio riveda la legge approvandola. Seguendo così l'esempio che il presidente Oliverio ha dato attraverso la nomina della sua Giunta a maggioranza femminile, è bene ricordarlo a tutti».
«L’inserimento della rotta Crotone-Bologna per l’inverno 2019 da parte di Ryanair conferma l’attenzione della compagnia irlandese per lo scalo pitagorico, e conferma che quando si lavora in sinergia per il territorio i risultati arrivano. Così dopo la programmazione dei voli per Norimberga e Bologna a partire da aprile e fino al 30 ottobre (stagione estiva), per la tratta bolognese è arrivato il prolungamento della programmazione anche per la stagione invernale 2019».
È quanto scritto in una nota congiunta dla presidente della Provincia Ugo Pugliese e dalla consigliere regionale Flora Sculco (Cir).
«La ripresa dei voli da e per Crotone e l’incremento delle rotte – ha dichiarato la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco – sono il primo tangibile risultato del lavoro portato avanti in questi anni dalla Regione Calabria e dal Comune di Crotone. Ora però è necessario avere in tempi brevi la disponibilità degli oneri di servizio così da attivare i collegamenti da e per Roma e da e per Milano. La Regione – prosegue l’onorevole Sculco – ha inviato alla direzione generale Trasporto aereo del ministero e all’Ente nazionale aviazione civile la documentazione necessaria per il prosieguo dell’iter per l’utilizzazione degli oneri di servizio pubblico, avviato già lo scorso mese di gennaio. Si punta ai collegamenti dello scalo di Crotone con gli aeroporti di Roma e Milano, ma ipotizzano ulteriori collegamenti con gli aeroporti di Torino e Venezia. Quando si hanno le idee chiare e quando soprattutto chi deve esercitare la funzione di rappresentanza e di tutela degli interessi del territorio e delle nostre fondamentali infrastrutture si dà da fare, mettendo da parte ogni sterile e qualche volta velenosa polemica, i risultati arrivano e sono graditi ed apprezzati dai cittadini. Questa è la strada da seguire con continuità. Così facendo si compie il proprio dovere! I numeri lo confermano, l’aeroporto S. Anna è necessario, si tratta di una infrastruttura indispensabile per contrastare l’isolamento del nostro territorio, per collegarci al resto del Paese e quindi all’Europa».
«L’aeroporto pitagorico – ha spiegato il sindaco di Crotone e presidente della Provincia Ugo Pugliese – si inserisce in un piano di sviluppo che riguarda non solo il territorio crotonese ma che abbraccia tutta la fascia ionica, crotonese, catanzarese e cosentina, e anche le zone più interne, ed è quindi necessario che il lavoro sia corale. E’ indispensabile un coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali, locali, regionali e nazionali. I rappresentanti del territorio – conclude Pugliese - devono per queste ragioni essere uniti, coesi e lavorare per lo stesso obiettivo, senza barricate ideologiche, ciascuno è chiamato a fare la propria parte, Comune, Regione e Governo».
Quando fa caldo i veleni della politica dati in pasto all’opinione pubblica trasformano le bugie in verità. Il caldo estivo, quindi, diventa ancora più pericoloso quando qualcuno fa arrivare una scintilla alla miccia. Specialmente se la miccia viene posta nelle mani della politica l’esplosione è certa. Succede così che una pizza organizzata per passare una buona serata tra amici diventa l’inizio delle attività per preparare la prossima campagna elettorale regionale dall’area politica che fa riferimento al reuccio di via Firenze, Enzo Sculco. La dose viene addirittura rincarata quando viene raccontato che alla pizza “elettorale” partecipano persino Peppino Vallone e Rocco Gaetani. Sono stato, senza volerlo, quasi testimone oculare dell’evento. La pizza si è tenuta lo scorso 8 agosto su iniziativa di Filippo Esposito, che ha pagato il conto. Esposito, tra l’altro non è nuovo a questi inviti, lo fa anche con altri gruppi di suoi amici; inviti che non hanno finalità politiche. Alla pizza che si è tenuta presso il locale di Annibale a Le Castella hanno partecipato Cesare Spanò, Filippo Esposito, Enzo Sculco, Serafino Mauro, Leo Pedace, Mimmo Critelli e Carmine Talarico. Esposito, Spanò e Talarico sono arrivati da Praialonga, dove passano la stagione estiva. L’unica motivazione di “ordine politico” che avrebbe potuto spingere Esposito a riunire il gruppo potrebbe essere riconducibile alla necessità di tentare di porre fine alle divergenze che si sono determinate nell’area dei DemoKratici. Esposito sa, però, che questo tentativo potrebbe essere catalogato tra le “missioni impossibili”. Nel gruppo il rapporto di amicizia c’è, ma le distanze politiche sono quasi insormontabili. Gli incontri per gli accordi politici, poi, non si fanno nel locale di Annibale, che in estate è frequentatissimo. La sera dell’8 agosto, infatti, ad un altro tavolo c’era l’ex presidente del Crotone, Raffaele Vrenna, in compagnia di altre persone e ad un altro tavolo c’era Sergio Arena (il locale è della sua famiglia) con il vescovo di Noto, monsignor Tonino Staglianò, e altri suoi amici. Finita la pizza, intorno alle 23, Esposito ha espresso il desiderio di tornare a casa per cui i tre di Praialonga hanno abbandonato il resto della compagnia che si è attardata sul corso del centro turistico estivo. Quando li ho incontrati ho anche scattato una foto ricordo, pensando di poterla poi utilizzare per qualche servizio giornalistico futuro. Vallone e Gaetani? Fanno parte delle palle estive frutto dei veleni della politica.
«Si è concluso da pochi minuti – informa una nota – l’incontro tenutosi alla Cittadella regionale tra il presidente della Regione, Mario Oliverio, i presidenti delle Province di Catanzaro e Crotone, Bruno e Pugliese, e la consigliera regionale Flora Sculco. Alla riunione ha partecipato anche il sindaco di Mesoraca, tra i primi Comuni a promuovere l’idea della variante alla SS 106, divenuta, finalmente, oggetto di progettazione. Gli amministratori hanno avuto la conferma che lo studio e la progettazione della variante al mega lotto 6, sarà finanziato dalla Regione mentre la realizzazione dell’opera sarà interamente a carico dell’Anas, e che il progetto dopo la presentazione in Regione, prevista per il 9 maggio, verrà successivamente presentato in un incontro a cui parteciperanno tutti gli amministratori dei comuni attraversati dalla variante, e che si svolgerà a Mesoraca, uno dei comuni che da tempo ha lavorato e si è impegnato in raccordo con tutti le altre realtà affinché questa importante e strategica opera potesse essere progetta, finanziata e avviata alla realizzazione. “Sono molto soddisfatta – ha dichiarato la Consigliera Sculco – che il lungo lavoro svolto in questi mesi stia, finalmente, dando i primi frutti. Giorno 9 maggio potrebbe diventare una data importante per la provincia crotonese che sta cominciando a rompere quell’isolamento infrastrutturale a cui sembrava, oramai, condannata. La presentazione di Ryanair di oggi e la successiva riunione in Cittadella sulla “variante ala SS 106” sono segnali positivi frutto del lavoro di squadra, in sinergia tra diverse istituzioni, che finalmente si sta portando avanti, con tanta fatica, nel nostro territorio”».