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Martedì, 21 Maggio 2024

POLITICA NEWS

Dieci dirigenti e tesserati del Pd contro Barbieri: «Ma quale complotto... La candidata non aveva appeal elettorale!»

Posted On Venerdì, 09 Settembre 2016 20:01 Scritto da

rosanna barbieri primo pianoDieci fra dirigenti e tesserati del Pd di Crotone hanno firmato un duro documento all'indirizzo dell'ex candidata a sindaco del centrosinistra, Rosanna Barbieri, che viene accusata di non aver avuto il giusto appeal sull'elettorato, scongiurando l'ipotesi del complotto alle urne. Si tratta di Mario Galea, Roberto Lumare, Giuseppe Stasi, Pino Calabretta, Giancarlo Sitra, Pino Napoli, Gaetano Grillo, Salvatore Di Lascio, Lino Fazio e Piero Adolfini.

 

«Alla candidata a sindaco di Crotone del centrosinistra - scrivono i dieci - imposta dai vertici regionali del Pd e duramente sconfitta al ballottaggio proprio non riesce a mostrarsi, finalmente, distaccata dall’esito elettorale, di assumere consapevolezza degli esatti termini della propria candidatura e dei limiti che questa ha palesato sin dall’annuncio fattone dal segretario regionale Magorno. Ella, invero, mostra di preferire non prendere atto degli impietosi risultati elettorali che, purtroppo, la sua candidatura ha collezionato tanto al primo turno che a quello di ballottaggio. Onde evitare che i lettori, specie quelli meno informati, possano assentire all’irreale e pur fascinosa tesi del complotto, appare il caso di richiamare in forma chiara gli esiti della recente vicenda elettorale amministrativa, ormai alle spalle. Al primo turno hanno votato a Crotone 35.625 elettori pari al 71,14 % del corpo elettorale e la candidata a sindaco del centrosinistra ha raccolto 10.446 voti pari al 30,26 % mentre per la coalizione di liste del centrosinistra hanno votato 12.917 elettori corrispondenti al 38,41 %, viceversa lo sfidante ha raccolto 9.054 voti pari al 26,23 % e per la relativa coalizione di liste hanno votato 9.780 elettori pari al 29,08%. Dunque al primo turno la candidata a sindaco del centrosinistra perde rispetto alla propria coalizione 2.471 voti pari all’8,15%. Al turno di ballottaggio hanno votato 22.971 elettori pari al 45,87% e la candidata del centrosinistra si è fermata a 8.838 voti pari ad appena il 40,73% - risultando incapace di mantenere i voti raccolti al primo turno e di incrementare i consensi al successivo turno, perché al ballottaggio la sfida è tra i due candidati - mentre per il suo sfidante hanno votato 12.860 elettori pari al 59,27%. Una differenza di ben 4.042 voti non può essere giustificata facendo ricorso alla tesi della doppiezza, che al più può riguardare i singoli ma giammai assumere una tale proporzione ed ampiezza. La candidata imposta e sconfitta non solo non ha guadagnato voti al turno di ballottaggio dagli elettori delle altre coalizioni e liste, ma ha perso al secondo turno anche 1.608 voti raccolti alla prima tornata elettorale, che se è vero che non sarebbero bastati a vincere, tuttavia avrebbero segnalato una resistenza a mantenere l’insediamento elettorale raccolto al primo turno. Ella ha, dunque, perso sia al primo turno rispetto alla propria coalizione (2.471 voti pari all’8,15%) che a turno di ballottaggio (1.608 voti raccolti alla prima tornata elettorale). Questi numeri – per chi sa leggere i flussi elettorali e non si adagia sulle teorie di comodo – sono la risposta più eloquente all’addomesticata tesi del “tradimento”, forse utile al solo scopo di tentare di coprire le grossolane improvvisazioni e le gravissime lacune politiche, programmatiche ed organizzative, dovute alla palesata impreparazione rispetto all’ambito ruolo istituzionale, oltre che alla totale assenza di direzione politica durante tutta la campagna elettorale. Il dato incontestabile è che la candidata a sindaco del centrosinistra non è mai apparsa come un valore aggiunto per la coalizione, anzi; il meccanismo elettorale, infatti, pretende che il candidato a sindaco aggiunga e non sottragga consensi alla coalizione, così come invece è accaduto sin dal primo turno, il che segnala una seria difficoltà di rappresentanza della coalizione per un verso e l’inidoneità ad oltrepassarne i confini, limiti esiziali entrambi per una candidatura. Chi ha mostrato l’ambizione – ma forse era solo vanità – di amministrate la città, anziché perdersi oggi nelle polemiche da cortile - oltre che risultare gratuitamente irrispettosa - dovrebbe avere la capacità di misurarsi con i grandi obiettivi strategici che attendono la comunità, con le straordinarie sfide che impegneranno il futuro prossimo di Crotone e del suo territorio, offrendo idee e progetti per mostrarsi più adatta del vincitore nel ruolo di guida politica ed amministrativa della collettività. Difendere l’autonomia di Crotone, il suo diritto all’autodeterminazione politica, opporsi al profilato commissariamento della Federazione del Pd di Crotone, sforzarsi di aggiornare la piattaforma programmatica, aprire un serio confronto con la Regione Calabria sui temi dirimenti per lo sviluppo e la crescita del nostro territorio, sostenere il rinnovamento politico, specie dopo l’umiliazione dei recenti risultati elettorali, sono gli obiettivi che impegneranno i prossimi mesi il Pd di Crotone. Su questi temi centrali per un forza politica come il Pd - che malgrado i deludenti risultati elettorali rimane il partito di maggioranza relativa a Crotone e nel resto della provincia - avvieremo il confronto all’interno del Partito, consapevoli che la diffusa e radicata presenza sul territorio pretende ormai una nuova e più incalzante azione politica ed istituzionale, a partire dalla città capoluogo. In tale impegnativa prova valorizzeremo le giovani energie e le fresche risorse intellettuali di cui ampiamente dispone il Partito, attingendo alle preziose esperienze ancora capaci di riflessioni originali, dotate di autonomia e spessore politico e comprovata fede ideale, rifuggendo da inadeguatezza ed approssimazione funzionali a chi immagina di marginalizzare, se non infeudare, il P.D. di Crotone, e che hanno già prodotta la perdita per il centrosinistra della guida della città, consegnata per un lustro all’improvvisazione ed al dilettantismo».