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POLITICA NEWS

Voto alla Provincia caratterizzato dai tradimenti: nel Pd emergono "franchi tiratori" sparsi tra capoluogo e territorio

Posted On Martedì, 10 Gennaio 2017 16:42 Scritto da

parrilla sculco pugliese2Voto per il rinnovo del governo della Provincia di Crotone caratterizzato dai tradimenti. I conti non tornano per il candidato a presidente del Partito democratico, Franco Parise. Mancano all’appello diversi voti e il divario con il vincitore della competizione, Nicodemo Parrilla, va al di là di ogni pronostico proprio perché nelle fila dei consiglieri comunali, che fanno riferimento al Pd, ci sono stati troppo franchi tiratori, in particolare tra quelli di Crotone. Su 33 consiglieri comunali a Crotone sono andati a votare in 31: non hanno votato i due rappresentanti di Cinque stelle per scelta politica. Su 31 consiglieri la maggioranza che fa riferimento a “Provincia in rete” (la lista messa in piedi da Enzo e FLora Sculco che ha candidato Parrilla a presidente) sulla carta poteva contare su 21 voti. Parrilla, solo a Crotone, ha preso 25 voti pesantissimi. Il voto provinciale è di secondo livello e possono esercitarlo solo i consiglieri comunali eletti, nel caso di Crotone, nei 27 comuni che compongono la provincia. Vale di più il voto del consigliere comunale di Crotone in quanto rappresentativo di una popolazione residente più numerosa. Sulla carta il candidato del Pd avrebbe dovuto prendere dieci voti (secondo fonti del partito c’era l’accordo anche con i due rappresentanti delle Tre elle) e ne ha avuti quattro. Cinque sono andati a Parrilla e uno è stato annullato, perché volutamente contraffatto dal votante. Tradimenti si sono registrati anche nei comuni tra i 3.001 e 5.000 abitanti e nei comuni tra i 5.001 e i 10.000 abitanti. La gravità di questo tradimento sta nel fatto che ad esercitarlo sono stati candidati che hanno utilizzato il simbolo del Pd o fanno riferimento a questo partito per essere eletti nei consigli comunali di appartenenza. Non è, quindi, sbagliato parlare del decadimento della politica, a livelli così bassi da fare arrossire anche coloro che nella politica non credono più. Oltre al tradimento in questa tornata elettorale è stato del tutto assente il Pd. Ieri, giornata di elezione, nel seggio allestito presso il palazzo della provincia l’unico rappresentante presente durante le operazioni di voto è stato il candidato a presidente, Parise, che è stato lasciato solo. Non si è fatto vedere nemmeno il segretario provinciale, Gino Murgi. Mentre gli avversari erano presenti in massa a partire da Enzo Sculco che non si è mai mosso, dando così una bella lezione a chi pensa che la politica si possa fare senza lavorare, magari utilizzando il telecomando seduto davanti alla tv di casa o al caminetto con vivande e libagioni. Sculco vince anche perché non è uno scansafatiche ed ha organizzato un movimento che risponde alla chiamata del capo e si comporta di conseguenza. Nel Pd, invece, si litiga per cose inutili, non ci sono gli organismi e molti si sentono arrivati. I dati dicono che questi comportamenti hanno portato alla sconfitta alle comunali a Crotone, Cirò Marina, Cutro, a tanti altri comuni e ieri si è aggiunta anche la Provincia.