«Voglio ricordare che il 12 ottobre scorso, presso il Mattm (ministero dell’Ambiente, ndr), Syndial ha illustrato un’ipotesi di riqualificazione che, oltre alla bonifica, prevede il riutilizzo dell’ex area industriale consegnando copia a tutti i presenti». Lo ha scritto ieri in una lettera inviata al sindaco di Crotone, Ugo Pugliese, l’assessore regionale all’Ambiente, Antonella Rizzo. Sicuramente l’assessore Rizzo ha inteso replicare a Pugliese per la sua decisione di chiedere un rinvio della firma sull’accordo per iniziare l’attività di bonifica nell’area industriale di Crotone. La riunione era stata organizzata due giorni fa presso la Cittadella regionale a Germaneto ed è stata rinviata per esplicita richiesta di Pugliese che vuole approfondire il progetto. Nella lettera l’assessore regionale sottolinea come «la Regione Calabria ha preteso da Syndial che presentasse solo uno studio di fattibilità e non un progetto completamente definito perché, come più volte concordato con il sindaco di Crotone, il piano di sviluppo dell’area deve inevitabilmente essere oggetto di approfondimento e condivisione con le istituzioni territoriali competenti e deve essere necessariamente veicolato alle associazioni di categoria, ai sindacati e a tutti i portatori di interesse, nel rispetto dei propri ruoli». I toni sono del tutto diversi da quelli utilizzati dopo la riunione per l’accordo di programma quadro del 12 ottobre scorso, quando Comune e Regione hanno diffuso un comunicato di condivisione degli intenti. Nel corso di quella riunione, come scrive l’assessore Rizzo, erano stati illustrati i progetti e consegnate le carte. Perché allora Pugliese cambia atteggiamento? Quanto pesa il braccio di ferro politico in atto tra il movimento di Flora ed Enzo Sculco e il presidente della giunta regionale calabrese, Mario Oliverio? Un braccio di ferro che vede impegnati altre forze di altre città e in particolare esponenti del Partito democratico di Cosenza. Proprio ieri si è tentato di dare una spallata ad Oliverio e alla Rizzo tentando di portare a Crotone il ministro dell’Ambiente ad una iniziativa promossa per il referendum costituzionale. Il ministro, non si sa per quale ragione ha disertato l’iniziativa di Crotone. Chi è intervenuto per fare fallire il progetto di portare il ministro Galletti a Crotone alla corte degli Sculco? Si può solo immaginare, ma senza prove non si può dire. Di sicuro gli organizzatori dell’iniziativa di ieri, a proposito delle ragioni dell’assenza del ministro, non hanno saputo rispondere alla domanda del giornalista della ProvinciaKR.
