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Bonifica: tutti pronti per partire, anzi no! Il Comune ha bisogno di approfondire se... servono discariche?

Posted On Giovedì, 10 Novembre 2016 16:29 Scritto da

pugliese bonificaArriva anche il tempo della bonifica. Il progetto di bonificare l’area dell’apparato industriale dismesso di Crotone è partito negli anni ‘90 del secolo scorso. Sono passati da allora 26 anni e, al momento, è stata realizzata la sola attività di messa in sicurezza delle strutture industriali, mentre i veleni prodotti in 70 anni di attività con impianti chimici e metallurgici sono ancora tutti depositati nel sottosuolo e nel mare antistante l’area industriale. Si tratta di un killer silente che negli anni ha ucciso migliaia di crotonesi, provocando il cancro e la leucemia. Dopo tante chiacchiere e annunci sembrerebbe che finalmente sia anche arrivato il tempo di mettere mano alla bonifica. La Regione Calabria e l’Eni hanno già condiviso un progetto e la firma doveva essere effettuata ieri pomeriggio nella sede della Regione a Germaneto. Il sindaco della città, Ugo Pugliese, ha chiesto legittimamente di poter approfondire il progetto prima di dare il proprio assenso. Sembrerebbe che siamo arrivati, dopo circa 30 anni di incontri e annunci, alla fase di far partire il progetto e restituire ai crotonesi un sito senza veleni e privo di pericoli per la salute. Prima di partire, però, ci sono questioni importanti da chiarire. Al primo posto va messa la questione dell’impiego di discariche. Il progetto che dovrà essere condiviso dal Comune richiede l’utilizzo delle discariche? La risposta a questa domanda consentirà di capire se a Crotone ci sono gruppi di potere che pensano prima di tutto al business e, poi, se resta tempo, al bene dei cittadini. Gli annunci non costano niente per questo quando vengono fatti mettono al primo posto l’interesse dei cittadini. Ma gli annunci fanno parte della pubblicità, che spesso è ingannevole. I veleni presenti a Crotone possono o non possono essere inertizzati senza ricorrere alla costruzione di discariche? Bisogna capire, cioè, se la metodica già utilizzata in altre aree dell’Europa (inertizzare senza usare discariche) può essere applicata anche a Crotone. Una cosa deve essere chiara a tutti gli attori che hanno una parte nella vicenda: non si può fare ripartire a Crotone la corsa delle discariche. La città ha già dato e continua a dare più di quanto sia lecito immaginare in tema di discariche. Sarebbe per questo opportuno che anche la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone, sempre molta attenta alle questioni dei cittadini, accendesse da subito i riflettori su quanto sta per partire.