Centotrentamila euro spesi dal Comune per la realizzazione di un pontile galleggiante in località Capo Donato che servirà come approdo turistico (ma anche a servizio della pesca) in prossimità del Museo del mare e della Terra. Una bella notizia fin qui. Non ci sarebbe infatti nulla da eccepire circa la bontà dell'opera, se non fosse per un particolare di non certo poco rilievo: l'impossibilità a fruire della struttura stessa. Almeno allo stato attuale. L'annuncio del termine dei lavori per quanto concerne la passerella in legno di collegamento al Museo è stato fatto quest'oggi dall'assessore al ramo Giancarlo Devona. La polemica, però, era già sorta nella prima settimana di novembre, allorquando un funzionario e il dirigente di settore (Pietro Ferrante e Gianfranco De Martino) negarono l'utilizzo della struttura di "La Vrica" per l'esibizione del vincitore del "Premio Tenco", Cesare Basile [LEGGI ARTICOLO], adducendo, tra l'altro, l'impossibilità a garantite le norme di sicurezza per l'afflusso dei partecipanti all'interno del Museo. L'opera rientra nel Programma delle opere pubbliche del Comune ed è stata cofinanziata con i fondi del Programma operativo Fep 2007/2013 (Asse IV Misura 4.3 Azione 4.2.5) per un importo di 110.406,82 euro e con fondi comunali per un importo di 19.593,18 euro, per un totale di 130mila euro. La somma è stata liquidata a impresa esecutrice e progettista con due determini dirigenziali del 1o novembre scorso. Nel corso degli anni la struttura non è mai decollata secondo i fini per cui era stata pensata. Dopo un primo restyling operato dall’Amministrazione comunale nel 2010 (si annunciò anche la possibilità di celebrare matrimoni con rito civile al suo interno), oggi il Museo del mare e della terra sembra necessitare di nuovi interventi manutentivi di cui non è stata resa nota l'entità. Chissà che il pontile appena realizzato non fornisca un impulso determinante al rilancio e quindi alla valorizzazione dell’opera.
