L'arte bianca
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CROTONE Non cambia la posizione del Comune e della Provincia di Crotone sul conferimento dei veleni presenti nella discarica a mare. Nella Conferenza dei servizi, tenutasi questa mattina, i due enti locali hanno ribadito che i veleni di Crotone devono essere trasferiti all’estero. È stata confermata la volontà che, in ogni caso, le scorie industriali non potranno essere conferite in discariche già esistenti (Columbra) o in discariche di scopo ancora da realizzare.

Secondo quanto è stato possibile apprendere non si è parlato specificamente della realizzazione di una discarica di scopo, ma qualche riferimento a questo impianto è stato fatto anche se di striscio da parte della dirigenza di Eni Rewind. Questo è stato riferito da chi era presente all’incontro. Questa mattina non sono state assunte nuove decisioni, ma così come era avvenuto per la Conferenza dei servizi del 26 giugno 2024, toccherà al ministero dell’Ambiente riassumere.

Lo scorso anno il ministero partorì il contestato Decreto del 1° agosto. Tra qualche giorno, quindi, dovremmo avere un nuovo documento sull’incontro di oggi. Questa mattina il Comune di Crotone, attraverso il sindaco Vincenzo Voce, e la Provincia di Crotone con il vicepresidente Fabio Manica, «hanno ribadito la netta e ferma posizione degli Enti contrari ad ogni altra soluzione che non sia il conferimento dei rifiuti pericolosi all’estero».

Nella nota diffusa dopo l’incontro si legge che «Eni deve ammettere che le falle nelle tecniche che nel tempo sono state proposte per la bonifica ci sono state: prima “gli alberelli magici” e poi “le collinette” dai nomi poetici ma che in realtà erano “collinette dei veleni”… Tecniche per perdere tempo». «Avete sempre sostenuto - si sottolinea - che non esistevano discariche all’estero in grado per conferire i rifiuti pericolosi delle discariche a mare. Guarda caso solo dopo le contestazioni e l'insistenza del sindaco Voce, della Provincia e della Regione, le discariche all’estero sono magicamente spuntate». «E su una cosa siamo chiarissimi e determinati: non diremo mai sì ad un conferimento dei rifiuti nella discarica di Crotone ed a maggior ragione ci opponiamo ad una discarica di scopo», si legge ancora.

La posizione di Comune e Provincia, quindi, non cambia anche se la vicenda della bonifica continua ad avere lati oscuri che meriterebbero chiarimenti soprattutto quando si tengono le Conferenze dei servizi. Nella Conferenza dei servizi del 26 giugno 2024 è stato stabilito, a maggioranza, contro il parere di Regione, Provincia e Comune (a proposito oggi la Regione che posizione ha avuto?) di conferire 360.000 tonnellate di veleni nella discarica di Columbra e di smaltire in Italia 400.000 tonnellate di scorie classificate a livello di rifiuti solidi urbani (rifiuti non pericolosi).

Il lato oscuro di questa vicenda riguarda le 400.000 tonnellate non ancora definite. Nella discarica a mare ci sono oltre 1.100.000 tonnellate di scorie. La preoccupazione è che le attività sono iniziate e riguardano le 40.000 tonnellate che saranno trasportate in Svezia per mare (Porto di Gioia Tauro). Se non ci sono impianti definiti per lo smaltimento di tutti i veleni si corre il rischio di avere la necessità o di aumentare la capienza di Columbra (la richiesta e il progetto è stato già presentato e prevede un aumento di due milioni di tonnellate) oppure costruire la discarica di scopo di cui oggi è parlato di striscio.


 

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