L'arte bianca
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CROTONE «Nella giornata di oggi, il Tar Calabria si è finalmente riunito per discutere nel merito il ricorso presentato da Arci, Wwf e altri soggetti contro le scelte di Eni e del commissario straordinario in merito alla gestione dei rifiuti pericolosi derivanti dalla bonifica del Sin di Crotone». Lo rendono noto in un comunicato stampa Filippo Sestito e Paolo Asteriti rispettivamente presidente di Arci Crotone Aps e di Wwf Crotone Odv

«Dopo un'attenta analisi - riferiscono - delle argomentazioni delle parti e della documentazione depositata, il Tar ha trattenuto la causa in decisione e si è riservato di depositare la sentenza nei prossimi giorni. È un passaggio fondamentale, che segna una tappa decisiva di questo lungo percorso di lotta e mobilitazione civica. Ora attendiamo con fiducia la decisione del Tribunale, convinti della solidità delle nostre ragioni e del valore del lavoro svolto fin qui per difendere il diritto della comunità a vivere in un ambiente sano e tutelato».

«Negli ultimi mesi, infatti - commentano Sestito e Asteriti -, grazie alla pressione esercitata dalla cittadinanza attiva, all'azione legale coordinata e alla mobilitazione di associazioni come Arci e Wwf, abbiamo già ottenuto un primo risultato concreto: le prime 40.000 tonnellate di rifiuti pericolosi non saranno trattate localmente ma saranno smaltite in Svezia. Questa giornata rappresenta un ulteriore passo in avanti. Non è la fine del percorso, ma un momento di attesa consapevole e determinata. Continueremo a vigilare e a informare, perché la trasparenza, la salute pubblica e la giustizia ambientale non sono negoziabili».

Arci e Wwf ribadiscono il loro impegno al fianco della comunità crotonese: «La nostra lotta continua, con la forza della partecipazione e con la fiducia nella giustizia».



 


 


 

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