Piscina, il papà di un atleta ad Abodi: «Garantire il diritto allo sport»
Francesco Fischetti ha scritto al ministro allo Sport per «segnalare una situazione gravissima che sta colpendo decine di bambini e ragazzi crotonesi»

CROTONE Una lettera «accorata» quella scritta da Francesco Fischetti, in qualità di genitore di una giovane atleta della Kroton Nuoto, all’attenzione di Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i giovani. Il genitore scrive al titolare del dicastero del governo Meloni per «segnalare una situazione gravissima che sta colpendo decine di bambini e ragazzi crotonesi: il mancato accesso alla Piscina comunale di Crotone, nonostante l'impianto sia formalmente aperto», formulando una «richiesta di intervento urgente» sul caso. Riceviamo e pubblichiamo il testo integrale della missiva.
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Egregio Signor Ministro,
Le scrivo come padre di una giovane atleta della società Kroton Nuoto e come cittadino profondamente preoccupato per il destino sportivo e umano di decine di bambini e ragazzi crotonesi.
Una struttura simbolo tornata a vivere… e subito ricaduta nel caos
Nel 2021 il Comune di Crotone ha affidato la gestione della piscina olimpionica al consorzio Blu Dea Team ATI, formato da Rari Nantes Auditore (51%) e Kroton Nuoto, con l’obiettivo di rilanciare un impianto strategico e garantire tariffe sociali, accessibilità universale e un importante risparmio energetico grazie al nuovo fotovoltaico.
I risultati dei nostri ragazzi dimostrano il valore del progetto
Lo scorso marzo, alle finali regionali di Lamezia Terme, le nostre Esordienti B hanno conquistato uno splendido terzo posto assoluto nella staffetta 4×50 misti femminile, contribuendo con gli altri 12 atleti finalisti al raggiungimento di un non tanto scontato 3° posto della classifica a squadre. E’ facile comprendere quanto il lavoro messo in atto dai bravissimi preparatori sia stato ben ricompensato, portando anche a prevedere - e sperare - futuri anche più ricchi di soddisfazioni durante la crescita sportiva dei ragazzi.
La crisi gestionale che nega il diritto allo sport
Il 4 giugno scorso la situazione è precipitata: agli atleti Kroton Nuoto è stato materialmente impedito l’ingresso in vasca; sono dovute intervenire due volanti della Polizia davanti alle lacrime dei bambini, mentre l’Amministrazione comunale convocava d’urgenza le società litiganti. Il contenzioso tra le società si trascina da mesi, probabilmente sarà materia dei tribunali, ma nel frattempo i ragazzi non nuotano più o sono costretti ad allenarsi in mare aperto, con rischi e costi che gravano interamente sulle famiglie.
Ribadiamo con forza che a noi genitori non interessa chi abbia ragione o torto nella disputa legale tra le due società. Quello che conta – e che deve essere garantito – è il diritto di accesso alla piscina comunale da parte della società Kroton Nuoto, legittimamente titolata dalla convenzione, ma soprattutto il diritto dei piccoli atleti a svolgere regolarmente la loro attività sportiva.
Gestione unilaterale, orari inadeguati e occasioni perse per l’intera comunità
Attualmente, la piscina comunale di Crotone risulta formalmente aperta, ma è gestita unilateralmente dalla sola società Rari Nantes Auditore, in evidente violazione della concessione comunale, che prevedeva una gestione congiunta con la Kroton Nuoto all’interno dell’ATI originaria.
Questa gestione parziale ed esclusiva ha portato all’esclusione sistematica dei giovani atleti della Kroton Nuoto, i quali, per continuare ad allenarsi, sono stati costretti a svolgere sedute in mare aperto, con tutti i limiti e i disagi del caso: acqua fredda, correnti, mancanza di corsie, e persino la presenza di meduse, che ha causato paura e disagi (e punture!), specie tra i più piccoli.
Eppure, la invito Signor Ministro a osservare con quanta passione ed orgoglio i ragazzi abbiano svolto le loro gare! Nonostante tutte queste difficoltà, le nostre Esordienti B hanno confermato la loro determinazione, migliorando il precedente piazzamento ed ottenendo un brillante secondo posto assoluto nella staffetta 4×50 misti femminile durante le recenti finali regionali di Lamezia Terme tenute proprio ieri 6 luglio. Un risultato che ci riempie d’orgoglio, ma che lascia anche l’amarezza per ciò che avrebbero potuto fare queste ragazze con un impianto pubblico pienamente accessibile, allenamenti regolari e condizioni dignitose.
Proprio in occasione di quelle finali, centinaia di atleti, tecnici e genitori provenienti da tutta la Calabria hanno dovuto affrontare l’afa soffocante di un impianto chiuso e privo di adeguata aerazione, quello di Lamezia Terme, che comunque va ringraziata per la disponibilità nonostante le difficoltà.
Ma resta un paradosso amaro: la nostra piscina comunale, olimpionica, moderna, ristrutturata e teoricamente funzionante, è rimasta chiusa e silenziosa proprio domenica 6 luglio, mentre si celebravano le finali regionali. Una manifestazione che avrebbe potuto svolgersi a Crotone, portando in città centinaia di famiglie, un indotto economico, visibilità, entusiasmo e orgoglio sportivo.
Le conseguenze sociali e sanitarie
Privare i minori di uno spazio pubblico di sport significa sottrarre loro salute, disciplina, socializzazione e speranza di crescita professionale. A Crotone, città già fragile sul piano socio-economico, la piscina è un presidio educativo decisivo. Ogni settimana perduta accresce il rischio di abbandono sportivo definitivo.
Le chiediamo, Signor Ministro, di valutare con urgenza:
- Un’ispezione ministeriale sull’impianto e sulla regolarità della concessione.
- L’attivazione di un tavolo tecnico con Comune, Fin e Coni per garantire fasce orarie neutre dedicate ai settori giovanili.
- Un contributo straordinario per ripristinare condizioni di agibilità e scongiurare la perdita di un anno agonistico.
- Programmi di sostegno psicologico e logistico per gli atleti in difficoltà.
Ministro, queste richieste non nascono da un senso di rivalità societarie, ma dall’urgenza di difendere il diritto allo sport sancito dall’art. 33 della Costituzione e di tutelare il futuro di bambine e bambini che hanno già dimostrato talento e dedizione.
Francesco Fischetti - Un genitore dei piccoli atleti della Kroton Nuoto