Mazzata per Eni dalla Cassazione: 3,4 milioni per l'Imu delle piattafforme
La Suprema corte ha confermato la legittimità dell'avviso di accertamento del Comune di Crotone per il 2016. Rimane da definire il contenzioso tra il 2017 e il 2019: oltre 11 milioni in tutto

CROTONE Vittoria giudiziaria del Comune di Crotone contro Eni. La Corte Suprema di Cassazione ha rigettato il ricorso della multinazionale confermando in via definitiva la legittimità dell'avviso di accertamento Imu relativo alle piattaforme marine per l'annualità 2016.
Eni dovrà pagare al Comune di Crotone 3,4 milioni di euro tra imposte, interessi e sanzioni. La decisione della Suprema Corte, che ha accolto integralmente le tesi dell'amministrazione, riconosce al Comune piena legittimazione ad accertare le imposte sulle strutture off shore, consolidando un orientamento destinato a fare giurisprudenza.
La sentenza avrà effetti favorevoli al Comune di Crotone anche per i tributi Imu relativi agli anni 2017, 2018 e 2019, per un imponibile complessivo superiore a 11 milioni di euro
È stata pertanto confermata, definitivamente, nel terzo grado di giudizio la piena legittimità dell'avviso di accertamento emesso per un importo complessivo di € 3.417.835 fra imposte, interessi e sanzioni.
«La Corte di Cassazione - spiega l'Amministrazione comunale pitagorica -, sposando integralmente le tesi fatte valere dall'amministrazione dal primo grado di giudizio, ha in particolare rigettato, oltre che la serie di eccezioni processuali rivolte, ogni questione relativa ad un presunto difetto di legittimazione attiva e di potere di accertamento del Comune per le piattaforme marine, il quale ne esce pienamente confermato attraverso un forte orientamento interpretativo destinato a fare giurisprudenza».
Rimangono da definire, evidentemente in conformità a tale storico precedente, gli ulteriori contenziosi relativi alle annualità 2017, 2018 e 2019
«Questo risultato - ha dichiarato il sindaco Vincenzo Voce, ringraziando i professori Salvatore Muleo e Bruno Sassani che hanno assistito il Comune nei tre gradi di giudizio - è la dimostrazione plastica dell'inversione di ogni logica del passato nel rapporto con Eni. Nel caso di specie, non rinvenendo la possibilità di definire un accordo vantaggioso per l'ente, l'ente ha emesso tutti gli avvisi di accertamento e avviato una partita contenziosa fino all'ultimo grado di giudizio che oggi ci vede vittoriosi».
«È forse il più importante risultato contenzioso mai conseguito da questa amministrazione», ha sottolineato il vicesindaco Sandro Cretella, convinto che il precedente orienterà anche gli altri giudizi pendenti.
Secondo l'assessore al Bilancio Antonio Scandale, circa 7 milioni di euro già accantonati in bilancio potranno ora essere immediatamente destinati a spese di investimento e a servizi per la città. Dal 2020, con l'introduzione dell'Impi, l'imposta immobiliare sulle piattaforme marine, la competenza in materia è stata trasferita allo Stato.