L'arte bianca
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CATANZARO «Per la Calabria sono disponibili 9 miliardi e 900 milioni: 1,8 mld nella provincia di Cosenza; 701,2 mln nella provincia di Crotone; 1,6 mld nella provincia di Catanzaro; 823,7 mln nella provincia di Vibo Valentia; 1,7 mld nella provincia di Reggio Calabria, per coprire e portare a compimento 10.919 progetti di cui, però, solo 4.454 risultano validati».

Natale al Centro Comune di Crotone
Natale al Centro Comune di Crotone

Così la segretaria generale Uil Calabria Maria Elena Senese nel presentare il “Report sullo stato di attuazione del Pnrr in Calabria”. Alla presentazione, tenutasi presso la sede catanzarese del sindacato, c'è stato anche il segretario generale della Uil Fpl, Walter Bloise.
«Nello specifico dei finanziamenti previsti - riferisce la Uil - possiamo dire che 7 miliardi e 500 milioni di euro sono risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza, mentre 2 miliardi e 400 milioni di euro sono collocabili nella voce altre risorse. Se, invece, passiamo a fare un controllo del dato generale sul sito della Regione Calabria, che si basa come fonte sul Regis e risulta aggiornato a febbraio del 2024, quello che balza subito agli occhi è la differenza dei numeri sugli investimenti e dei progetti».
Secondo il report, da come si evince dal sito della Regione Calabria, sarebbero stati previsti investimenti per 11 miliardi e 309 milioni di euro e 12.142 progetti, di cui 777 risulterebbero chiusi. Passando alla destinazione delle risorse per ambito di competenza, la situazione che viene fuori scorrendo le tabelle presenti sul sito “Open pnrr” è la seguente: Digitalizzazione: 1 miliardi e 100 milioni di euro. Scuola: 954 milioni di euro circa. Imprese e lavoro: 295 milioni di euro circa. Cultura e turismo: 117 milioni di euro circa. Inclusione sociale: 482 milioni di euro circa 6. Infrastrutture: 5 miliardi e 200 milioni di euro. Transizione ecologica: 1 miliardo e 100 milioni di euro. Salute: 598 milioni di euro circa.
«Servono provvedimenti concreti - sollecita la Uil Calabria - per accelerare la messa a terra dei progetti, attraverso un piano di efficientamento della Pubblica amministrazione, con assunzioni di qualità e piani di riqualificazione per il personale già in servizio; servono assunzioni a tempo indeterminato nella pubblica amministrazione centrale e locale; occorre rivedere le deroghe sulle assunzioni; vi è la necessità di un cambio di paradigma per il coinvolgimento delle parti sociali solco del dialogo sociale rafforzato per l'attuazione, monitoraggio e valutazione del Pnrr; serve investire circa il 3% delle risorse previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza riferito alla Calabria, stiamo parlando di 300 milioni circa e di 30 milioni su base annua, per dare corso ad un nuovo piano occupazionale potrebbe, in parte, attenuare questi ritardi».