Santa Sede, monsignor Panzetta è alla guida dell'arcidiocesi di Lecce
Papa Leone XIV ha accolto le dimissioni del 74enne presule Michele Seccia di cui era stato fino a questo momento coadiutore
CITTÀ DEL VATICANO Lascia a 74 anni (con un anno di anticipo) la guida dell'arcidiocesi di Lecce monsignor Michele Seccia, le cui dimissioni per ragioni di salute sono state accolte da Papa Leone XIV che nei giorni scorsi ha voluto incontrare personalmente il presule per ringraziarlo.
A succedergli è monsignor Angelo Raffaele Panzetta, finora arcivescovo coadiutore della medesima arcidiocesi. Lo comunica la Sala Stampa della Santa Sede, precisando che la successione avviene secondo quanto previsto dal can. 409 1 del Codice di diritto canonico.
Panzetta, 61 anni, è originario di Pulsano, nella diocesi di Taranto e ha guidato la diocesi di Crotone-Santa Severina dal 2019 al 2024 quando è stato chiamato come coadiutore nella diocesi di Lecce, iniziando così il suo servizio accanto a monsignor Seccia. Oggi ne assume pienamente la guida pastorale.
Il sindaco Voce: «Crotone conserva con affetto e gratitudine il suo ricordo»
«A nome personale, dell'amministrazione e dell'intera comunità crotonese esprimo le mie più sentite congratulazioni a monsignor Angelo Raffaele Panzetta per la sua nomina ad arcivescovo di Lecce». È la soddisfazione espressa dal sindaco di Crotone, Enzo Voce.
«Monsignor Panzetta – commenta il sindaco – ha guidato la Diocesi di “Crotone - Santa Severina” con grande dedizione, saggezza e profondo spirito pastorale. Abbiamo potuto apprezzare non solo il suo carisma e la sua preparazione teologica, ma anche la sua vicinanza concreta ai bisogni spirituali e sociali della nostra comunità. Il suo impegno per il dialogo, la cura dei più fragili e la promozione dei valori cristiani ha lasciato un segno profondo nel nostro cuore, nel cuore di tutti i cittadini crotonesi. L'intera città di Crotone conserva con affetto e gratitudine il ricordo del suo servizio episcopale. Nel formulargli gli auguri per l'incarico che Papa Leone XIV gli ha affidato sono certo che anche in terra salentina continuerà a essere per la comunità una guida preziosa e luminosa».