L'arte bianca
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CROTONE La Corte dei conti della Calabria ha condannato l'ex governatore della Misericordia di Isola Capo Rizzuto (Kr), Leonardo Sacco, e l'ex parroco don Edoardo Scordio al pagamento di 34.904.090 euro in favore del ministero dell'Interno per il danno erariale causato con l'illecita gestione dei fondi destinati alla gestione del centro di accoglienza per migranti Sant'anna di Isola Capo Rizzuto (Kr), nella fattispecie per truffa e malversazione ai danni dello Stato che sarebbero stati commessi tra il 2006 e il 2015.

In sostanza avrebbero distratto ingenti risorse pubbliche in proprio favore ed in favore di terzi, ivi compresi soggetti appartenenti alle cosche locali. La sentenza e' stata emessa oggi dalla Sezione giurisdizionale della Calabria della Corte dei Conti presieduta dal giudice Luigi Cirillo

Sacco e Scordio erano stati arrestati con l'accusa di associazione mafiosa, oltre che di truffa e malversazione, il 15 maggio del 2017 nell'ambito dell'operazione 'Jonny' condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro che ha portato alla luce le ingerenze della cosca Arena nella gestione dell'economia di Isola Capo Rizzuto ed in particolare del centro di accoglienza per migranti.

Struttura che la Misericordia di Isola Capo Rizzuto, guidata da Sacco e Scordio (che ne era il correttore spirituale) aveva gestito dal 2006 fino, appunto, al 2017. Sacco, condannato in primo grado a 17 anni di reclusione ed in appello a 20 anni, e' tornato in liberta' nel 2023 a seguito della sentenza della Corte di Cassazione che ha annullato tutte le condanne per malversazione ed escluso il ruolo di organizzatore della cosca. Don Edoardo Scordio, invece, nel processo di appello, aveva subito una condanna ad otto anni ed otto mesi, poi annullata dalla Cassazione che ha ordinato un nuovo giudizio di secondo grado fissato per il prossimo 15 aprile

La Corte dei conti ha comunque ritenuto sussistenti le loro responsabilita' per la gestione illecita del centro di accoglienza per migranti di Isola Capo Rizzuto e gli episodi di truffa e malversazione a danno dello Stato. In via sussidiaria e' stata condannata anche la Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia al pagamento della somma di 10.398.053 euro e gli ex presidenti della stessa Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia, Gabriele Attilio Brunini (al pagamento della somma di 2.092.074 euro) e Roberto Trucchi (2.544.640 euro), in favore del ministero dell'Interno. A loro la Procura della Corte dei conti ha contestato «di avere omesso ogni controllo sull'utilizzo delle risorse e dei servizi resi da parte del subappaltatore Fraternita di Misericordia di Isola Capo Rizzuto».