«Come richiesto dal comitato civico “Fuori i veleni - Crotone vuole vivere”, Occhiuto sospenda ogni autorizzazione avviata dal 12 marzo a oggi. Si tratta di un provvedimento transitorio e di emergenza per pianificare con la doverosa attenzione il futuro della Calabria. L'alternativa è sostenere in Europa una procedura d'infrazione sul nuovo piano dei rifiuti della Calabria».
«Quello che per sette volte è stato impedito, infatti, per effetto del vecchio piano rifiuti, ovvero la realizzazione di una nuova discarica in località Giammiglione con il nuovo piano rifiuti voluto da Occhiuto oggi è possibile realizzare. Oggi abbiamo due fatti davanti - prosegue - l'omessa bonifica di Crotone da parte di Eni e un nuovo piano rifiuti della Calabria che spalanca le porte a nuove discariche nel crotonese».
«Non solo vengono, infatti, individuati nuovi criteri localizzativi - incalza Baldino - per l'individuazione di aree idonee per gli impianti di trattamento e smaltimento da applicare indifferentemente ai rifiuti urbani e ai rifiuti speciali pericolosi ma addirittura al paragrafo 32.2 lett. n) si prevede che gli stessi criteri non si applichino alle discariche per la messa in sicurezza permanente e impianti di trattamento dei rifiuti realizzati nell'area oggetto di bonifica e destinati esclusivamente alle operazioni di bonifica».
Baldino conclude: «Il nuovo piano rifiuti è di fatto un vestito su misura per chi vuole lasciare a Crotone i rifiuti e per chi vuole fare la termovalorizzazione. Basta pensare che la richiesta di Eni Rewind di modifica del Pob 2 è partita pochi giorni dopo l'approvazione del nuovo piano rifiuti preparato da Occhiuto. È ora che Occhiuto dimostri di essere davvero al servizio dei calabresi e non delle multinazionali e dei potenti interessi economici. La Calabria merita un futuro pulito e sostenibile, non un destino di discariche e inceneritori».