CROTONE Una nota della Prefettura di Crotone informa che «nella giornata di oggi sono stati sottoscritti dall’Anas Gruppo Fs italiane, dagli appaltatori dei lavori, dall’Ispettorato del lavoro di Catanzaro e Crotone, dal prefetto di Crotone e dalle parti sociali Cgil, Cisl e Uildue protocolli di legalità riferiti a lavori inerenti distinti itinerari lungo la Strada statale 106».

Natale al Centro Comune di Crotone
Natale al Centro Comune di Crotone

«I documenti - specifica la nota -, che per ciascuno dei due tratti stradali interessati, introducono, con riferimento ai soggetti firmatari, gli stessi impegni convenzionali riguardano, l’uno, il tratto: “Ss 106 Jonica Catanzaro-Crotone dallo svincolo di Simeri Crichi (Cz) al km 17+020 della Ss 106 Var/A allo svincolo di Passovecchio al chilometro 250+800 della Ss 106 - stralcio 1” Lotto 2; l’altro il tratto: “Ss 106 Jonica manutenzione e messa in sicurezza al chilometro 238+000 (aeroporto Sant'Anna)”».
«Lo scopo dei protocolli - spiega la Prefettura - è quello di vincolare tutti gli operatori che fanno parte della filiera di progettazione e realizzazione dei nuovi percorsi stradali all’osservanza di specifiche clausole inserite per prevenire i rischi di interferenza della criminalità organizzata, mediante l’assolvimento di obblighi comunicativi a carico del appaltatore e dell’affidatario riguardanti le imprese inserite nel ciclo realizzativo dei lavori. Le disposizioni pattizie indicano altresì la tipologia dei controlli cui saranno sottoposte le imprese unitamente all’operatività di un sistema sanzionatorio a fronte di eventuali irregolarità riscontrate».
«A tal fine - rende noto la Prefettura - è prevista la costituzione di una banca dati nella quale sono raccolte le informazioni relative ai soggetti che intervengono a qualunque titolo nella progettazione e/o nella realizzazione dell’opera al fine di estendere capillarmente, su ciascuno, il regime delle verifiche antimafia. Gli atti sottoscritti sono diretti altresì a costituire un monitoraggio e tracciamento dei flussi di manodopera impiegata mediante la condivisione delle modalità di assunzione della manodopera, nel rispetto degli adempimenti previsti dalla legislazione sul lavoro e dal Ccnl di categoria, secondo procedure improntate alla massima trasparenza e sempre per contrastare, anche in tale ambito, i pericoli d’infiltrazione della criminalità organizzata», conclude la nota.