Da Ecomondo, Errigo: «Possibilita' di estrarre ''terre rare'' dai suoli contaminati»
CROTONE «Durante la XXVII edizione di Ecomondo, il principale evento annuale dedicato alla green e circular economy, si è svolto un importante panel di discussione sul caso di studio del Sito contaminato di interesse nazionale (Sin) di Crotone, Cassano allo Ionio e Cerchiara di Calabria. L'incontro ha trattato temi cruciali legati agli interventi di bonifica, alla riparazione del danno ambientale e alle innovative metodologie e tecnologie applicabili alle aree terrestri e marittime». È quanto riferisce in un una nota il commissario straordinario delegato di Governo, Emilio Errigo, in un comunicato stampa.
«I previsti interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale – riferisce Errigo –, le possibili nuove metodologie e tecnologie applicabili alle aree terrestre e marittime hanno generato un interessante panel a cura di Cisambiente. Questa realtà associativa voluta da Confindustria e guidata dal presidente Donato Notarangelo, promuove l’impegno delle imprese nella gestione sostenibile dei rifiuti e nel raggiungimento degli obiettivi di economia circolare».
«Al panel dedicato al Sin di Crotone – informa il commissario – hanno partecipato ricercatori dell'Università della Tuscia di Viterbo accompagnati dal professor Enrico Maria Mosconi, coordinatore del Corso di laurea magistrale di Economia circolare e laboratori tematici di ricerca marittima e costiera – portuale applicata».
A relazionare sul tema degli Interventi di bonifica e riparazione del danno storico ambientale, in corso di realizzazione è stato il commissario straordinario delegato di Governo, Emilio Errigo, il quale ha evidenziato ai numerosissimi studiosi e ricercatori, anche a latere del convegno, quanto sia «complesso, complicato e sempre più difficile, individuare in Italia e in territorio estero, siti idonei autorizzati per il conferimento e il trattamento dei rifiuti speciali pericolosi e dei residui dei processi industriali contenenti radionuclidi e amianto».
«Una delle principali aree di ricerca – sottolinea Errigo – riguarda lo sviluppo di nuove tecnologie per la riconversione e valorizzazione dei contaminanti; si sta infatti esplorando la possibilità di estrarre terre rare (17 elementi facenti parte della famiglia dei metalli) dai suoli contaminati. Questi metalli sono oggi essenziali per numerosi settori industriali, dalle economie rinnovabili a quelle militari e aerospaziali; la domanda di terre rare è infatti in forte crescita, soprattutto per la produzione di auto elettriche, fibra ottica, smartphone e altre tecnologie avanzate».
«Nel corso dell'evento, è stato siglato un Protocollo di cooperazione scientifica tra l’ispra-Snpa e Cisambiente – informa ancora Errigo –, alla presenza del direttore generale dell'Ispra, Maria Siclari, e del direttore generale di Cisambiente, Lucia Leonessi. Questo accordo mira a promuovere la mappatura delle antiche miniere italiane e la realizzazione della Carta mineraria italiana, che includerà le storiche miniere della Calabria, tra cui quelle di Mongiana, Stilo, Pazzano, Serre e dell'area del Marchesato in provincia di Crotone. A Ecomondo, tra gli altri, erano presenti quali relatori, gli esperti e i giuristi ambientali del ministero dell'Ambiente e sicurezza energetica, come l'ingegner Laura D'Aprile, l'ingegner Luca Proietti, l'ingegner Luciana Distaso, l'avvocato Giuseppe Le Pera e importanti studiosi del diritto dell'Ambiente europeo come il professor Angelo Salsi e il professor Corrado Clini, confermando l'importanza di un approccio integrato e scientificamente innovativo alla gestione dei siti contaminati e alla bonifica ambientale, in linea con i principi dell'economia circolare e della sostenibilità. Le sfide future richiedono collaborazione, ricerca avanzata e soluzioni tecnologiche all’avanguardia, ma anche un forte impegno delle istituzioni e delle imprese per un futuro più verde e sicuro», conclude Errigo.