CROTONE Dopo la lettera del comitato aperto "Fuori i veleni, Crotone vuole vivere" ai parlamentari, il primo a rispondere, con atti ufficiali, è stato Angelo Bonelli, deputato di Alleanza verdi e sinistra (Avs), che questa mattina ha presentato una interpellanza al ministro dell'Ambiente sul «tentativo di Eni Rewind, attraverso l'avvio di una nuova Conferenza dei servizi, di far rimuovere il vincolo che la obbliga a portare fuori dalla regione Calabria i rifiuti pericolosi derivanti dalla bonifica del Pob Fase 2 così da lasciarli a Crotone».

Natale al Centro Comune di Crotone
Natale al Centro Comune di Crotone

Nell'interpellanza dell'onorevole Bonelli si legge che «una nuova riunione della Conferenza dei servizi è stata fissata per il giorno 17 giugno 2024» e che «con deliberazione n. 269 del 12/03/2024 il Consiglio regionale della Calabria ha approvato il Piano regionale di Gestione dei Rifiuti, al cui paragrafo 32.2 Esclusione dal campo di applicazione dei criteri localizzativi dispone che “Fatte salve le norme sovraordinate, le previsioni relative ai criteri localizzativi non si applicano ai seguenti casi (…) lettera n) "discariche per la messa in sicurezza permanente e impianti di trattamento dei rifiuti realizzati nell’area oggetto di bonifica e destinati alle operazioni di bonifica dei siti contaminati secondo le procedure del titolo V del d.lgs. 152/2006, fermo restando l’obbligo di rimozione degli impianti di trattamento a bonifica conclusa”».
«Le dette disposizioni - avverte Bonelli - potrebbero essere utili ad Eni Rewind al fine di perseguire e raggiungere, dopo anni di condotta omissiva, la revoca dell’impegno di smaltire i detti rifiuti al di fuori del territorio della regione Calabria e di creare nuove discariche di scopo per tenorm con amianto all'interno del Sin».
Al netto di ciò, l'onorevole Bonelli chiede se «il ministro non ritenga necessario adottare atti di propria competenza affinché il Mase nella Conferenza dei servizi del 17 giugno 2024, si opponga alla richiesta da parte di Eni Rewind di procedere alla revoca dell’impegno gravante sulla stessa di smaltire i rifiuti speciali pericolosi industriali di Crotone fuori dal territorio della regione Calabria e affinché, dopo anni di condotta omissiva, si proceda tempestivamente all’attuazione del Piano definito (DM n°7 del 3 marzo 2020) e degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel Sin».