«Il perché andrebbe cambiato il nome a piazza Pitagora in piazza Milone». È quanto propone in una nota Davide Pirillo, esperto in beni culturali e presidente associazione “Progetto Phayllos”.

Natale al Centro Comune di Crotone
Natale al Centro Comune di Crotone

«Ho già espresso i miei pensieri scrive Pirillo - sui tecnicismi su come attuare il rifacimento di piazza Pitagora. Oggi voglio fare una riflessione sulla questione culturale. C'è da dire che, da quando Crotone si è allargata fuori dalle mura, questa piazza ha cambiato almeno tre nomi, quindi non siamo in presenza di un toponimo antico e neanche d'epoca».
«Non credo che questa piazza, divenuta principale, debba portare il nome di Pitagora - sostiene Pirillo -, in quanto Pitagora seppur grande personaggio non era crotonese e non morì neanche a Crotone; sicuramente la sua fase di vita più importante culturalmente l'ha sviluppata a Crotone, ma rimane comunque personaggio da condividere con Samo e Metaponto».
«Indiscutibilmente il personaggio più bello e romantico che ci deriva dall'Antica Kroton - scrive Pirillo - è Milone, una figura così bella che oltre ad essere celebrato dal mondo antico, divenne uno dei soggetti più rappresentati artisticamente dalle correnti artistiche del barocco, decine di opere lo ritraggono e tanto da essere rappresentato anche da quel grande scultore considerato il Michelangelo di Francia che è l'artista Pierre Paul Puget».
«La piazza principale di Crotone propone il preisdente dela PRogetto Phayllos - non può che essere intestata a Milone, il più grande degli atleti di tutti i tempi ed ancora imbattuto; a colui che sono state dedicate tante opere, statue, nomi di città come Milo negli Usa, canzoni e cartoline commerciali di colossi multinazionali; al comandante eroico Milone che abbigliato come Eracle ha guidato le truppe a ribaltare una guerra impossibile, con quella che per i canoni antichi poteva essere considerata una megalopoli e che era la potentissima Sibari; a colui che sconfitta Sibari, donava a Crotone un vasto territorio d'influenza, che si estendeva da Caulonia fino a Paestum, rendendola capitale d'impero».
«Non fraintendiamoci - premette Pirillo -, Pitagora rimane un grande personaggio che ha fatto di Crotone la sua casa, ma Milone è il più grande Crotonese mai esistito e che, se celebrato con la piazza principale, potrebbe caratterizzare in maniera inequivocabile la crotonesità, senza dover condividere con nessuno la figura dell'uomo più forte e mitico di tutti i tempi. Solo un'idea».