“Non fare autogoal”, ultima tappa tra i detenuti della Casa circondariale
Conclusa la campagna di sensibilizzazione tra scuole e carcere per educare alla prevenzione dall'uso di fumo e alcol e alla promozione di stili di vita sani tra giovani e adulti

CROTONE Con l’ultima significativa tappa, tenutasi presso la Casa circondariale di Crotone, si è ufficialmente conclusa la campagna di sensibilizzazione “Non fare autogoal – I danni alla salute del tabagismo e dell’alcol”, promossa dall’assessorato all’Istruzione del Comune di Crotone, guidato dal professor Nicola Corigliano. Un’iniziativa che ha saputo coniugare rigore scientifico, impegno educativo e attenzione sociale, coinvolgendo un ampio spettro della cittadinanza, dagli studenti delle scuole superiori ai detenuti, nel nome della prevenzione e della salute pubblica.
L’ultimo incontro, tenutosi questa mattina, 20 maggio, all’interno dell’istituto penitenziario crotonese, ha assunto un valore simbolico e umano particolarmente forte. Per la prima volta, infatti, il progetto ha varcato i confini scolastici per raggiungere un contesto spesso dimenticato dalle campagne educative, offrendo anche ai detenuti un’occasione di riflessione consapevole sui danni provocati dall’abuso di alcol e tabacco.
A porgere i saluti istituzionali sono stati la direttrice della Casa circondariale, Mariastella Fedele, l’assessore comunale Nicola Corigliano e la referente della scuola, Domenica Scida. A relazionare, come in tutti gli altri appuntamenti, sono stati la dottoressa Tullia Prantera, già primario di Oncologia presso l’ospedale “San Giovanni di Dio” di Crotone, e il professor Romano Pesavento, docente di Diritto ed economia e presidente del Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei Diritti umani (Cnddu).
Il confronto è stato intenso, partecipato e umano: la dottoressa Prantera ha condotto un dettagliato percorso informativo sulle malattie legate al fumo e all’alcol, mentre il professor Pesavento ha messo in luce le gravi ricadute economiche e sociali delle dipendenze sul sistema sanitario nazionale, ribadendo l’importanza delle scelte consapevoli e del libero arbitrio nella cura di sé.
L’iniziativa ha suscitato vivo interesse e partecipazione da parte del pubblico, che ha accolto con attenzione e rispetto i contenuti proposti, ponendo numerose domande e riflessioni. L’evento ha dimostrato ancora una volta quanto sia importante diffondere la cultura della salute in ogni contesto.
La campagna “Non fare autogoal”, partita a febbraio 2025, ha fatto tappa in cinque istituzioni del territorio crotonese: Liceo scientifico “Filolao”, Polo tecnologico “Donegani-Ciliberto”, Polo tecnico professionale “Barlacchi-Lucifero”, Centro provinciale per l'istruzione degli adulti (Cpia) e, appunto, la Casa circondariale. In ciascun incontro, gli studenti e i partecipanti sono stati accompagnati da relatori in un percorso di consapevolezza sui rischi legati alle dipendenze, con l’obiettivo di promuovere una cultura della prevenzione fondata su conoscenza, responsabilità e benessere psico-fisico.
Il successo dell’iniziativa – sottolineato dall’attiva partecipazione e dal coinvolgimento emotivo e intellettuale dei presenti – rappresenta un chiaro segnale per il futuro. Come auspicato dall’assessore Corigliano e dai relatori, la speranza è che simili momenti formativi possano diventare appuntamenti permanenti all’interno del calendario scolastico e civico, contribuendo alla costruzione di una società più consapevole e attenta alla salute collettiva.
In un tempo in cui le dipendenze continuano a colpire soprattutto le fasce più giovani e vulnerabili, “Non fare autogoal” si conferma come un modello virtuoso di collaborazione tra enti pubblici, scuola e società, capace di lasciare un segno concreto nella comunità crotonese.