L'arte bianca
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CROTONE Per consentire ai pazienti che si erano sottoposti alla consueta terapia di dialisi di lasciare la struttura sanitaria è stato necessario chiedere l'aiuto dei vigili del fuoco. È quanto accaduto al poliambulatorio di Mesoraca, nel Crotonese, che ricade nel territorio dell'Azienda sanitaria provinciale di Crotone.

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I locali nei quali si sottopongono i pazienti a dialisi sono infatti al secondo piano del poliambulatorio dove, da venerdì della scorsa settimana, è andato fuori uso l'ascensore e malgrado i solleciti dell'Associazione nazionale dializzati non è stato ancora riparato. Per questo, dopo la terapia, per poter lasciare il reparto i pazienti sono costretti a farsi sorreggere dai propri familiari mentre nei casi piu' estremi e' stato chiesto l'intervento dei vigili del fuoco.
Situazione analoga anche all'ospedale civile di Crotone dove il reparto nel quale si effettua la terapia di dialisi è al settimo piano dell'edificio. Anche in questo caso l'Aned ha sollecitato più volte l'Asp di Crotone a trasferire quei locali al piano terra, finora senza successo.
Intanto, dallo scorso Natale si è rotto l'ingranaggio di un cancello elettrico che consente ai pazienti di accedere più agevolmente al reparto nefrologia ma il pezzo malfunzionante, del costo di 100 euro, non è stato ancora sostituito.
Problemi strutturali a parte, l'emergenza deriva anche dalla carenza di medici. Su cinque sanitari in servizio nel reparto Nefrologia due hanno chiesto il trasferimento. Il direttore sanitario dell'Asp, per correre ai ripari, si è rivolto al rettore dell'Università Magna Grecia di Catanzaro chiedendo che vengano assegnati a Crotone almeno tre medici iscritti all'ultimo anno di specializzazione in Nefrologia».