L'arte bianca
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CROTONE «Quello che è accaduto nelle ultime ore a Crotone è l'emblema di una città abbandonata, ferita dalla violenza e tradita nel silenzio. Un episodio subdolo si consuma nel silenzio: l'ordinanza illegittima del commissario per la bonifica Emilio Errigo del 3 aprile 2025». È quanto scrive in una nota Carmen Giancotti consigliera comunale a Crotone di Noi moderati.

«Un atto clamoroso, illegittimo - lo definisce la consigliera d'opposizione -, che impone l'inizio del conferimento dei veleni nella discarica di Sovreco, in barba al Paur (Provvedimento autorizzatorio unico regionale) della Regione Calabria, alle determinazioni assunte dalla Conferenza dei servizi e perfino ai rilievi e ai vincoli imposti dal Ministero. Un atto che calpesta le regole, la trasparenza, la partecipazione democratica e soprattutto la dignità dei cittadini crotonesi».

«In queste ore - ribadisce Giancotti - si sta scrivendo una pagina molto triste per la nostra città. È l'ennesima violenza, l'ennesimo strappo per Crotone. Ma com'è possibile che la pagina ufficiale del Comune di Crotone, che dovrebbe informare con correttezza e trasparenza, non abbia riportato neppure una riga su un atto così grave? È questa l'informazione che meritano i cittadini, o si tratta dell'ennesima vetrina di propaganda?».

«Cari concittadini, oggi stiamo assistendo – sollecita Giancotti - non solo a un atto illegittimo da parte del commissario Errigo, che con un'ordinanza impone il conferimento dei rifiuti nella discarica di Sovreco, ma anche a un'intenzione chiara: modificare il Paur entro 10 giorni, con un'accelerazione forzata che rappresenta un vero atto di forza. Un colpo di mano che non può e non deve passare sotto silenzio.

«Mi chiedo - prosegue Giancotti -: dove sono i consiglieri di maggioranza? Dove sono gli eletti che hanno ricevuto il mandato dai crotonesi per occuparsi di salute, ambiente, bonifica? Perché tacciono, proprio ora, davanti a una delle decisioni più gravi che riguardano il futuro della città? Si sarebbe dovuto alzare un muro contro l'ordinanza, non strofinarsi le mani in attesa di uscire nelle foto delle inaugurazioni in città».

«I cittadini non hanno votato - stigmatizza Giancotti - noi consiglieri per presenziare alle inaugurazioni del sindaco, per sorridere nei selfie o per partecipare agli eventi in pompa magna. Ci hanno votati per parlare in Consiglio, per difendere la bonifica, per opporsi agli scempi ambientali. E invece dalla maggioranza? Silenzio. Io non riesco davvero a capacitarmi».

«Ma dov'è finito l'orgoglio - s'interroga Giancotti - di questa città? Dov'è la dignità dei cittadini di Crotone? Il silenzio che avvolge tutto è inquietante, è complice, è il segnale più chiaro che qualcosa si è spezzato. Nessuno sembra capire che qui non stiamo parlando di politica, ma della salute dei nostri figli, del futuro di un'intera comunità! La bonifica non è uno slogan da sbandierare in campagna elettorale: è una questione di vita o di morte!». 

«Oggi il commissario Emilio Errigo firma un'ordinanza - incalza Giancotti - che prevede il trasferimento dei rifiuti del fronte mare a Sovreco. Ma come?! Lo stesso Errigo che un anno fa diceva l'esatto contrario? Lo stesso Errigo che sapeva bene cosa dice il Paur, che impone di portare quei rifiuti fuori dalla Calabria? È una contraddizione intollerabile, un insulto all'intelligenza e alla memoria dei crotonesi».

«E il sindaco - domanda ancora Giancotti -? Il sindaco lo sapeva. Lo ha detto, più volte, in interviste, in Consiglio comunale. Era perfettamente consapevole che i rifiuti sarebbero finiti a Sovreco, eppure si è nascosto dietro gli atti burocratici, dietro un ricorso al Tar, pur di non prendersi alcuna responsabilità. Ha delegato tutto a Regione e Provincia, ha lasciato che fossero altri a decidere per Crotone. Perché? Perché voleva uscirne pulito, perché aveva paura di dire la verità in faccia ai cittadini».

«Ma la verità - sostiene Giancotti - è questa: sapeva tutto, e ha taciuto. Ha lasciato che la città venisse condannata all'ennesimo sfregio ambientale, senza alzare la voce, senza combattere. E allora io dico: basta! Basta con i proclami sulla pagina istituzionale del Comune, usata come megafono per la campagna elettorale! I cittadini hanno diritto a sapere la verità! Questa non è una battaglia contro il sindaco, questa è una battaglia per Crotone, per il suo futuro, per la sua gente!», sbotta Giancotti.

«E se davvero ha a cuore questa città - suggerisce Giancotti -, consegni la fascia da primo cittadino al prefetto e venga a protestare con noi in piazza! Si metta a capo di questa protesta, dimostri che non tutto è perduto. Perché con la bonifica, il grande slogan del 2020, ha fallito, e lo sa bene. Ma a voi, cittadini, io dico: svegliatevi! Alzate la testa! Se non scendiamo in piazza a difendere la nostra terra, i veleni resteranno qui, tra le nostre case, nelle nostre vite».

«Quei mezzi che trasportano rifiuti pericolosi - avverte Giancotti - non possono nemmeno transitare per strada. Di cosa stiamo parlando se non di sanità pubblica? E un giorno, quando saremo tutti malati oncologici, quando il danno sarà irreparabile, ci guarderemo allo specchio e ci chiederemo: "Crotone, dove eri?"», conclude la consigliere.