L'arte bianca
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CROTONE Allarmismo per il nuovo Atto aziendale, ma il documento fatto circolare non è quello finale redatto dalla commissaria dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone, Monica Calamai. Per avere il documento finale ci vorranno ancora due o tre giorni

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Secondo quanto è dato sapere gli Uffici dell’assessorato alla Sanità della Regione Calabria avrebbero suggerito alcuni aggiustamenti per rendere appetibile l’Atto. Senza quegli inserimenti rischierebbe di non avere l’ok. L’approvazione da parte della Regione è determinante per evitare che l’Atto possa diventare carta straccia e fare così la fine del progetto presentato da Antonio Brambilla, che ha preceduto Calamai alla guida dell’Asp.

Occorre, quindi, qualche giorno in più rispetto alla prima tabella di marcia che prevedeva per oggi l’incontro con i sindacati e lunedì prossimo la riunione della Conferenza provinciale dei sindaci. Dopo avere apportato queste modifiche, quindi, il documento programmatorio della sanità della provincia di Crotone potrà essere sottoposto al giudizio dei sindacati e della Conferenza provinciale dei sindaci. 

Sindacati e sindaci non hanno, comunque, poteri vincolanti e potranno esprimere solo pareri. Ci si sta muovendo con la massima attenzione per evitare gli errori del passato. Il progetto di Brambilla era stato subito contestato anche dai sindacati e dai sindaci. Brambilla aveva presentato il suo progetto di sanità organizzando una “cena di gala” con tutti i soggetti coinvolti, ma la cena non era servita per appianare i numerosi dissensi.

I precedenti non sono rassicuranti, ma “Lady di ferro”, come la chiamano ormai in tutta Italia, ha deciso di andare avanti per raggiungere il suo obiettivo. Il viatico, comunque, potrebbe essere irto di difficoltà non potendo contare più sul gradimento del presidente dimissionario della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che tra l’altro continua a ricoprire la carica di commissario della Sanità calabrese. Da questa carica non si è dimesso.

Occhiuto ha esternato il suo non gradimento nei confronti di Calamai in una intervista rilasciata al Corriere della sera. L’intervista riguardava la vicenda delle dimissioni e in un passaggio ha fatto riferimento a Calamai, accusandola di avere annunciato di non volere continuare a stare alla guida dell’Asp di Crotone, dopo che lo stesso Occhiuto aveva ricevuto l’avviso di garanzia.

Era stato Occhiuto a nominarla il 17 febbraio scorso. Prima di andare via da Crotone “Lady di ferro” vorrebbe, quindi, farsi approvare l’Atto aziendale per lasciare il segno del suo passaggio ma, probabilmente, anche per incassare il beneficio economico previsto in caso del conseguimento dell’obiettivo. Il clima non è proprio favorevole per lei lo dimostra il fatto che qualcuno ha fatto circolare la polpetta avvelenata della bozza “fasulla”.

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